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CAMPIDOGLIO A 5 STELLE - LA RAGGI GIA’ URLA AL “GOMBLOTTO”: “PREPARIAMOCI, IL GOVERNO RENZI CI RENDERÀ LA VITA IMPOSSIBILE” - PRONTO L’ANNUNCIO DELLA SQUADRA - ALLARME FONDI: 116 MILA EURO RACCOLTI NE ABBIAMO SPESI GIÀ 140 MILA - UN SOLO FACCIA A FACCIA CON GIACHETTI

Simone Canettieri per “Il Messaggero”

virginia raggi virginia raggi

 

«Prepariamoci: il governo Renzi ci renderà la vita impossibile da subito, dal primo giorno, ecco perché non dovremo dare l' impressione di andare in gita in Campidoglio». Il day-after di Virginia Raggi è un mix di cautela ed entusiasmo, ma anche di vertigini.

 

Di telefonate vorticose con parlamentari, candidati consiglieri, staff della comunicazione e, ovviamente, Beppe Grillo, che questa volta non ha trovato il telefono dell' avvocato scarico e quindi spento, al contrario di domenica notte.
 

 

LA STRATEGIA La candidata pentastellata è convinta di giocarsi il secondo turno con una relativa tranquillità, forte di quel vento che «ormai è cambiato, anche se questo è solo il primo tempo», ha ripetuto anche ieri durante la giornata di quasi relax passata in famiglia, con tanto di acclamazione di maestre e genitori nella scuola elementare frequentata dal figlio, nella periferia della Capitale. Una lunga sequenza di selfie e abbracci.

 

Amplificati da un post su Facebook: «Quattrocentocinquantatremila volte grazie». E cioè i voti incassati dal M5S alle comunali, 250mila in più rispetto al 2013, un exploit valso oltre il 10 % in più rispetto a Giachetti. E qui si entra subito nelle strategie di questi lunghi 15 giorni.

RENZI GIACHETTIRENZI GIACHETTI

 

L' ordine di scuderia è farsi inseguire ancora, apparire e scomparire. Creare l' attesa per ogni uscita. E, soprattutto, evitare tutti i confronti pubblici con il candidato del Pd. Schivare gli inviti. Finora l' unico faccia a faccia in programma, e potrebbe rimane tale, è quello di Sky in programma mercoledì 15 giugno in diretta dalla piazza del Campidoglio. Per il resto non dovrebbero esserci altre occasioni. Raggi punterà a consolidare i voti portati a casa domenica.

 

E quindi è attesa nei prossimi giorni nelle nuove enclavi grilline: Ostia e Tor Bella Monaca, dove i pentastellati hanno toccato vette del 40% con spese elettorali minime (poche centinaia di euro a candidato). Intanto, i militanti si metteranno subito ai banchetti: «Dobbiamo parlare con la gente, come abbiamo fatto finora». L' obiettivo sarebbe centrare l' impresa anche nei municipi - dove il Pd è avanti 9 a 5 - spina nel fianco di questo exploit che potrebbe dare un po' di vento alle vele di Giachetti.
 

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Insieme a questa strategia - concordata con la Casaleggio associati, non a caso domenica nel quartier generale grillino c' era Pietro Dettori, uomo macchina dell' azienda - c' è la ricerca della sostanza. «Rifiutiamo la logica dei primi 100 giorni - ha detto ieri Raggi a Porta a Porta - di sicuro subito, appena arrivati in Campidoglio, faremo uno screening sugli appalti in corso, l' audit sul debito e renderemo open i dati del Comune».

 

Nel mix di entusiasmo e vittimismo-complottista di queste ore («Renzi ci renderà la vita impossibile») Raggi sta mettendo a punto la squadra, annuncio rinviato e slittato da giorni. L' obiettivo è chiudere subito con quattro, cinque pezzi, tra tecnici e figure più politiche. Il resto, compreso il vicesindaco, si vedrà dopo il ballottaggio. E Grillo? Si sono sentiti. Probabilmente si vedranno.
 

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Forse anche pubblicamente («Se Beppe sarà presente ci farà piacere diversamente sarà comunque una grande occasione. Il M5s sta camminando sulle sue gambe, Grillo rimane comunque il garante»).

 

Ma non sono previsti eventi di chiusura come quello di piazza del Popolo di venerdì scorso. «La nostra impresa - dicono dal M5S - l' abbiamo già centrata riempiendo la piazza». Ma svuotando le casse: finora la campagna elettorale dei pentastellati ha raccolto 116 mila euro di sottoscrizioni, ma ne sarebbero usciti, tra pubblicità e l' evento di piazza del Popolo, circa 144mila. Troppi.

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