ugo sposetti

CHE SFIZIO, IL VITALIZIO - DA BERTINOTTI A DINI (E CICCIOLINA), E’ NUMEROSO IL FRONTE DEGLI IRRIDUCIBILI CHE NON VOGLIONO MOLLARE L’INDENNITÀ - IL LEGHISTA FRANCESCO SPERONI SENZA VERGOGNA: “NON SIAMO NOI AD ESSERE PRIVILEGIATI. SIETE VOI AD ESSERE INVIDIOSI” - L’EX TESORIERE DEI DS, UGO SPOSETTI: “SONO GIUSTO DIFENSORE DEI VITALIZI, LA POLITICA NON SI PUÒ VIOLENTARE, PERCHÉ POI SI VENDICA…”

gabriella e fausto bertinotti

Fabrizio Roncone per “il Corriere della Sera”

 

È stato il giorno dei vitalizi ritrovati, riconquistati per ora solo al Senato ma poi chissà, vedremo, forse pure alla Camera e allora tutti noi - anche quelli più sfortunati che ancora aspettano un euro dalla cassa integrazione, o quelli che disoccupati sono e disoccupati resteranno - tutti abbiamo respirato, fuori e dentro i palazzi della politica, il sapore dolciastro dei soldi. Di quei soldi. Dei loro soldi. Anni passati a contarglieli, a capire se fossero meritati, o troppi. Immagini in dissolvenza.

 

2019 cicciolina a muccassassina

Ecco Fausto Bertinotti, prima sindacalista tra gli operai tessili di Sesto San Giovanni e poi formidabile consumatore di cachemire, il leader di Rifondazione comunista che Giampaolo Pansa chiama il «Parolaio rosso» e che, in età avanzata, scopre i preti, i salotti romani e il Dom Perignon, diventando così il mitico «BertiNight» (copyright Dagospia): eccolo seduto nella sua casa romana - tre Mao di Andy Warhol alle spalle - e la sua voce che rimbomba uscendo dal convegno «Morale e politica»: «Se rinuncerei al vitalizio? Domanda stupida a cui sarebbe stupido rispondere di sì».

 

francesco speroni

No, non hanno mai pensato a rinunciarci. Il leghista Francesco Speroni: «Non siamo noi ad essere privilegiati. Siete voi ad essere invidiosi». La pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina - eletta con il Partito Radicale, prima di traslocare con Moana Pozzi in quello dell'Amore, segretario Riccardo Schicchi - entrò nella buvette di Montecitorio urlando: «Prendevo 2 mila euro, ora ne prendo solo 800 Come pago la luce, il gas, il condominio?».

 

PIERO CRAVERI

Pura leggenda il caso di Piero Craveri: senatore per una settimana, dal 2 al 9 luglio 1987, poi contributi versati fino al termine della legislatura per prendere, al 31 dicembre 2008, un vitalizio da circa 2.300 euro al mese. Storie tragiche, stupefacenti, spudorate. Ieri, dagli interessati, pochi e composti commenti alla marcia indietro sul taglio deciso dalla Commissione Contenziosa del Senato (Contenziosa: potremo mai conoscere il genio che ha deciso di chiamarla così?).

 

lamberto dini

L'elegante soddisfazione espressa a corriere.it da Lamberto Dini, 89 anni, di ritorno dal lockdown trascorso in Costarica (voi, sul balcone di casa); le piccole dosi di malcelato rancore del presidente dell'associazione parlamentari, Antonello Falomi: «Provvedimento figlio della propaganda politica più che di leggi e Costituzione»; la voce al solito ferma di Ugo Sposetti, ex senatore ed ex tesoriere dei Ds, temuto conoscitore di molti segreti, irriducibile difensore dei vitalizi. («Tolga la parola irriducibile. Scriva: giusto difensore dei vitalizi».

 

Continui lei, allora. «Vede: la politica non si può violentare, perché poi si vendica». Limare i vitalizi fu una violenza? «Sì. È inaccettabile punire economicamente l'impegno politico, che invece, a mio parere, va riconosciuto, difeso e incoraggiato. No, dico: a personaggi come Emanuele Macaluso o Ciriaco De Mita come possiamo anche solo pensare di sfiorare il vitalizio?».

 

Emanuele Macaluso

Però ci sono stati degli eccessi odiosi. «Ci sono stati casi insopportabili, sì. Ma questo capita anche in altri ambiti. Avrà letto certamente di ciò che accade nella Chiesa, no? Quello che mette le mani nelle offerte dei fedeli, quell'altro che le mette da un'altra parte Ma si tratta di eccezioni. Che poi». Cosa? «L'avevano scritta così male, nel 2018, quella cosiddetta sforbiciata, che qualcuno, come D'Alema, avrebbe persino guadagnato più di prima. Detto questo, le chiedo: sa con che macchina giro, io?». Francamente, no. «Una Punto di dieci anni, che ha preso il posto di una Croma rugginosa e ammaccata, perché ad una certa età calcoli male le misure, e allora strusci, dai la toccatina».

 

Ciriaco De Mita

Cosa c'entra tutto questo con i vitalizi? «C'entra. Perché poi io arrivo al semaforo e sono circondato da Suv fiammanti, e tutti mi osservano un po' schifati dall'alto. Ecco, è proprio in quei momenti, che mi chiedo: Ugo, ma dove l'hai messo il malloppo di cui parla Di Maio?»).

 

Perché in effetti Luigi Di Maio, in quel memorabile ma inutile pomeriggio di luglio del 2018, con il gruppone grillino schierato sulla piazza di Montecitorio ad annunciare eccitato e frettoloso la «sforbiciata» ai vitalizi, parlò proprio di «malloppo». («Sì, Di Maio fu un filo avventato», dice ora Maurizio Paniz, avvocato di rango divenuto celebre per essere riuscito a far votare alla Camera il documento in cui si sosteneva che Berlusconi fosse davvero convinto di aver incontrato in Ruby la nipote dell'allora presidente egiziano Hosni Mubarak e ora, nel ricorso accolto giovedì sera, eroico difensore «di circa 300 senatori, oltreché anche di 700 deputati».

ugo sposetti foto di bacco

 

Soddisfatto? «No». Strano. «Da quando è partito il ricorso, sono morti 137 dei miei clienti. Quella delibera del Senato, non solo era incostituzionale, ma s' è accanita su centinaia di anziani parlamentari innocenti»). Così, a questo punto, la vicenda prende una piega anche un po' cimiteriale.

 

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO