erdogan putin

CHI FERMERÀ PUTIN? TRAMONTATA L’IPOTESI DI UN NEGOZIATO GUIDATO DA ISRAELE (CHE FA AFFARI CON MOSCA) CRESCONO LE QUOTAZIONI DEL PRESIDENTE TURCO ERDOGAN, CONSIDERATO EQUIDISTANTE TRA RUSSIA E UCRAINA. PROBABILE UN FACCIA A FACCIA TRA I MINISTRI DEGLI ESTERI LAVROV E KULEBA. MA LA QUESTIONE SI RISOLVERÀ SOLO CON L’INTERVENTO DELLA MANONA DI SETA DI XI JINPING. PECHINO VUOLE FERMARE IL CONFLITTO E CONSERVARE PUTIN AL POTERE. UN CAMBIO DI REGIME AVVICINEREBBE TROPPO LA RUSSIA ALL'EUROPA, E QUINDI ALL'AMERICA

Francesca Sforza per “La Stampa”

 

ERDOGAN PUTIN

Salgono le quotazioni del presidente turco Erdogan come mediatore nella crisi ucraina: dopo una serie di contatti telefonici a più livelli che si sono succeduti nei giorni scorsi, aumentano le probabilità di un faccia a faccia - il primo dall'inizio dell'invasione - tra il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo omologo ucraino Dimitry Kuleba.

 

dmytro kuleba 7

Se quest' ultimo dovesse confermare la sua presenza - «nel mio Paese è in corso un attacco brutale», ha detto - i due dovrebbero incontrarsi l'11 marzo al Forum Diplomatico di Antalya, sulla costa Sud della Turchia.

 

La posizione della Turchia è in questo momento abbastanza equidistante dalle parti in gioco, perché se è vero che in passato Ankara scelse di acquistare i sistemi di difesa aerea russi S-400 provocando le dure reazioni americane e forti critiche da parte della Nato (di cui la Turchia è membro), è anche vero che ha mandato droni da guerra TB2 all'esercito ucraino attirandosi le ire di Mosca, e sin da subito ha condannato l'invasione russa senza ambiguità.

SERGEJ LAVROV

 

La richiesta di un cessate il fuoco da parte di Erdogan si è inoltre accompagnata a quella per la creazione di corridoi umanitari sul modello di quelli già negoziati in Siria, scacchiere su cui Russia e Turchia hanno già messo all'opera la loro capacità di cooperazione.

 

Gli interessi tra Mosca e Ankara sono molteplici, e vanno dal turismo (5 milioni di russi visitano la Turchia ogni anno) alla dipendenza energetica (il gasdotto russo Turkstream soddisfa, grazie alla partecipazione di Gazprom, il 40 per cento del fabbisogno turco), fino all'interscambio commerciale, tanto che la Turchia non ha applicato le sanzioni contro la Russia né ha interrotto il traffico aereo.

 

Le condizioni di Putin tuttavia, restano le stesse - riconoscimento della Crimea, delle repubbliche separatiste del Donbass, neutralità dell'Ucraina - e questo fa presupporre - come dimostra il nulla di fatto delle trattative in Bielorussia tra le delegazioni russa e ucraina - che la mediazione, se ci sarà, non sarà semplice.

 

VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI

Sembra invece essersi arenato il tentativo di mediazione israeliana: il premier Naftali Bennet infatti è stato accusato dagli ucraini di essere troppo vicino agli interessi di Mosca, e dunque di non essere un mediatore adatto.

 

Malgrado il suo attivismo dei giorni scorsi - che lo ha visto volare a Mosca, poi a Berlino, e infine telefonare a Putin per cercare di organizzare una trattativa - ieri Bennett è stato accusato dal ministro degli esteri ucraino Kuleba di aver acconsentito che la compagnia aerea di bandiera El Al accettasse pagamenti dalla rete russa aggirando le sanzioni internazionali sui sistemi bancari.

naftali bennett

 

«Mentre il mondo sanziona la Russia per le sue barbare atrocità in Ucraina, alcuni preferiscono fare soldi intrisi di sangue ucraino», ha scritto Kuleba in un tweet, definendo l'accaduto «immorale e un duro colpo per le relazioni ucraino-israeliane».

 

PUTIN ERDOGAN

Sullo sfondo, continua a muoversi la Cina, che ieri con le parole del ministro degli esteri Wang Yi ha definito la Russia il «partner strategico più importante» di Pechino, e ha continuato sulla linea di non condannare l'invasione dell'Ucraina.

 

Wang Yi, a margine della riunione annuale del parlamento cinese, ha inoltre detto che i legami con Mosca costituiscono «una delle relazioni bilaterali più cruciali al mondo» e che «non importa quanto sia pericoloso il panorama internazionale, noi manterremo il nostro focus strategico e promuoveremo lo sviluppo di una partnership globale Cina-Russia nella nuova era».

putin erdogan

 

Dalla Cina evidentemente non ci si attende alcuna mediazione in senso tradizionale, casomai un ritiro del suo sostegno incondizionato a Mosca, che potrebbe rendere quest' ultima più fragile sul piano internazionale. Ma non sembra che le recenti dichiarazioni vadano in questa direzione.

dmytro kuleba 6

 

Nella misura in cui la Cina non si allontana dalla Russia, si indebolisce anche la capacità di mediazione dell'India: ieri Narendra Modi ha contattato telefonicamente Vladimir Putin per esortarlo a cercare un confronto con la parte ucraina e poi ha chiamato il presidente Zelensky.

 

Fonti indiane parlano di 50 minuti di telefonate i cui esiti, tuttavia, non sembrano andare al di là di un aggiornamento sulla situazione sul campo. Nel frattempo l'amministrazione americana cerca di costruire un fronte il più possibile compatto per riequilibrare il prezzo del petrolio.

PUTIN ERDOGAN

 

Dopo aver contattato Caracas, il presidente Biden sta infatti organizzando una visita a Riad, sia per ricomporre i rapporti con l'Arabia Saudita, sia per cercare di sensibilizzare la monarchia del Golfo a una maggiore severità nei confronti di Mosca.

 

Tutte operazioni comprensibili, ma lastricate di difficoltà, non ultima quella di dover mettere da parte le questioni relative ai diritti umani per avviare trattative. Scomode, ma pur sempre trattative.

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

COME SI FERMA PUTIN? NE LE SANZIONI NE LO STALKING DIPLOMATICO DI MACRON STANNO CONVINCENDO ...

LA PARABOLA TRISTE DI PUTIN: DA ZAR DI TUTTE LE RUSSIE A LUKASHENKO DI XI JINPING - LA CINA...

XI JINPING GIOCA LA SUA PARTITA: SOSTIENE LE RIVENDICAZIONI RUSSE PER LEGITTIMARE LE PROPRIE...

MACRON E SCHOLZ INCONTRANO XI JINPING PER SPINGERE LA CINA A UN RUOLO DI MEDIAZIONE

IL DISCORSO PRO-UCRAINA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PARALIMPICO VIENE CENSURATO DALLE TV CINESI

POSSIBILE CHE XI JINPING NON SAPESSE NIENTE DELL'INVASIONE UCRAINA? - SECONDO IL \'NEW YORK TIMES\'...

PUTIN DIVENTERA IL LUKASHENKO DI XI JINPING - LA RUSSIA DIVENTERA UNO STATO VASSALLO DELLA CINA...

 

putin erdogan rouhaniPUTIN ERDOGAN SAN PIETROBURGOerdogan putin

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO