conte salvini

CHI SI SALVERA’ DA SALVINI? IL "CAPITONE" STUDIA LA MOSSA PER FAR PROCESSARE ANCHE CONTE PER IL CASO DELLA OPEN ARMS. NON A CASO L’UNICA ASTENUTA DI IERI A PALAZZO MADAMA (LA GRILLINA TIZIANA DRAGO) HA PARLATO DI "CORRESPONSABILITÀ DEL GOVERNO CONTE UNO IN QUELLA VICENDA". ECCO, ALLORA SERVITA LA CORREITÀ DELL'EVENTUALE REATO. È QUESTA LA CARTA CHE IL SEGRETARIO DELLA LEGA VUOLE GIOCARSI: SE LA DECISIONE DI NON FAR ATTRACCARE SUBITO LA OPEN ARMS FU UNA SCELTA DEL GOVERNO, PERCHÉ DOVREBBE PAGARE SOLO SALVINI E NON IL PREMIER?

Alberto Giorgi per il Giornale

 

conte salvini

Come da pronostico, nel tardo pomeriggio di ieri l’aula di Palazzo Madama ha dato il via libera all’autorizzazione a procedere chiesta dal tribunale dei ministri di Palermo contro Matteo Salvini, finito nel mirino dei magistrati per il caso della nave Open Arms.

 

Con 149 voti, il Senato ha respinto la richiesta della giunta per le immunità che chiedeva di non procedere contro l’ex ministro dell’Interno, e a sinistra è scoppiata la festa.

 

Quella di ieri è stata una giornata lunga e difficile. In mattinata il capo politico della Lega si è difeso con orgoglio nell’emiciclo, ricordando come nell’agosto del 2019 – poco prima che finisse l’esperienza del governo gialloverde – pensò semplicemente a difendere i confini italiani dalla Ong spagnola, che aveva caricato a bordo migranti recuperati al largo delle coste della Libia.

 

"In quel tribunale ci vado a testa alta e con la schiena dritta", così ha concluso il proprio discorso Salvini, già sicuro che il Senato lo avrebbe mandato a processo. E infatti una manciata di ore più tardi la ghigliottina della sinistra è arrivata puntuale, anche coi i voti di Renzi e dei renziani, che nei mesi scorsi si erano detti contrari a processo. L’ennesima giravolta, insomma.

giuseppe conte contro salvini in senato

 

 

E così Salvini, dopo il processo per sequestro di persona per il caso della nave Gregoretti – l’udienza preliminare del dibattimento è stata fissata al 3 ottobre – dovrà subire un altro procedimento, sempre per sequestro di persona. Reato che prevede una pena massima fino a 15 anni di reclusione. Secondo i 149 senatori che lo hanno mandata a processo, all’epoca dei fatti non agì per interesse nazionale, bensì per scopi delittuosi.

 

SALVINI CONTE

Non ci vuol molto a capire che si tratta di un processo politico per tagliare fuori il numero uno del Carroccio dalla contesa politica. "Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l'Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso.

 

salvini conte

Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori", è stato il commento a caldo di ieri di Salvini, che da oggi studia come portare con sé in tribunale anche chi avallò le sue decisioni sulla Open Arms: su tutti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 

Non a caso l’unica astenuta di ieri a Palazzo Madama – la grillina Tiziana Drago – ha parlato di "corresponsabilità del governo Conte Uno in quella vicenda". Ecco, allora servita la correità dell'eventuale reato ed è proprio questa la carta che il segretario della Lega vuole giocarsi: far processare anche l’inquilino di Palazzo Chigi. E magari anche gli allora responsabili del Mit e della Difesa, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta. D’altronde, se la decisione di non far attraccare subito la Open Arms fu una scelta del governo, perché dovrebbe pagare solo Salvini e non il premier?

matteo salvini e giuseppe conte in senato prima del discorso del premier 1salvini conte di maio

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…