Olaf Scholz nuovo ministro delle Finanze
- SCHOLZ, TUTTI D'ACCORDO SUL BILANCIO DELL'EUROZONA
(ANSA) - "Il 90-95% del lavoro è fatto, resta ancora una parte cruciale da fare ma nel complesso è un successo" la riforma dell'eurozona. In particolare per il bilancio per l'eurozona "sono stato felice di vedere che nessuno è stato offeso dalla proposta franco-tedesca ma al contrario tutti sono stati d'accordo e c'è stato un dibattito molto cooperativo". Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz in una conferenza stampa congiunta con il collega francese Bruno Le Maire al termine dell'Eurogruppo.
luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria
"È stato un ottimo dibattito" tra i 19 all'Eurogruppo sul bilancio dell'eurozona, dove "sono stati fatti davvero buoni progressi perché nessuno ha detto 'questo non succederà mai'", ha sottolineato Scholz. "Oggi", infatti, ha aggiunto il ministro tedesco, "sono tutti consapevoli delle debolezze della zona euro, e tutti condividono la necessità di rafforzarla", per questo anche se "restano ancora alcune domande su come il bilancio potrà funzionare" in pratica "abbiamo fatto passi in avanti".
- LE MAIRE, VOGLIAMO BILANCIO EUROZONA ATTIVO IN 2021
(ANSA) - "Vogliamo che il bilancio dell'eurozona entri in vigore entro il 2021". Lo ha detto il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire al termine dell'Eurogruppo sulla riforma dell'eurozona, sottolineando che si tratta di "una svolta politica maggiore" considerato che "un anno fa non si poteva neanche pronunciare questa parola".
- SALVINI,SE CI DANNEGGIA DIREMO NO A BUDGET EUROZONA
(ANSA) - "Se danneggia l'Italia, come pare, ovviamente non ci sarà il nostro consenso". Lo ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini a chi gli ha chiesto se l'Italia dirà no alla proposta franco-tedesca di bilancio dell'eurozona, a margine di un evento in Regione Lombardia.
- UE: BRUNETTA, CONTE RIFERISCA SU ACCORDO DI MESEBERG
(ANSA) - "Come Forza Italia abbiamo già avuto modo di esprimere la nostra totale contrarierà all'accordo di Meseberg, ovvero all'idea di creare un bilancio europeo così come pensato dall'asse franco-tedesco e alla creazione di meccanismi concessionali basati sul paradigma "soldi in cambio di riforme". Certamente il tema è di rilevanza fondamentale e la materia complessa, dal momento che stiamo parlando del più grosso processo di riforma comunitaria dai temi del Trattato di Maastricht. Per questo motivo, riteniamo che sia assolutamente necessaria una discussione democratica, aperta a tutti i Paesi, evitando fughe in avanti da parte di Francia e Germania".
Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia. "Se è inaccettabile il fatto che le riforme europee vengano discusse solamente in incontri bilaterali da un ridotto club di Paesi - spiega -, è altrettanto giusto denunciare la totale assenza di questo Governo sul tema. L'Esecutivo Conte è stato informato da mesi della proposta di Meseberg, anche perché siamo stati noi stessi a farglielo presente pubblicamente ma, nonostante questo, l'Italia si presenterà agli incontri europei di questa settimana senza alcuna controproposta, totalmente impreparata per non aver compreso il fatto.
Mentre Francia e Germania si presenteranno a Bruxelles con le loro truppe di funzionari pronti a discutere, trattare e chiudere accordi - prosegue Brunetta -, il nostro Governo si presenterà con un ministro dell'Economia completamente isolato e indebolito dalla dura battaglia sulla Legge di Bilancio, prigioniero dell'antieuropeismo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In questo scenario, ci sarebbe da combattere per far sentire la propria voce e le proprie proposte.
Il problema è proprio quello che proposte da questo Governo non ce ne sono e che il potere contrattuale italiano è, purtroppo, sceso a zero. Conte venga in Parlamento al più presto: il futuro dell'Italia è cosa troppo importante per essere gestita (male) solo dal Governo", conclude.