COM’È PERMALOSO IL SULTANO – ERDOGAN SI INCAZZA PER LA COPERTINA DI “CHARLIE HEBDO” CHE LO RAPPRESENTA MENTRE SOLLEVA L’ABITO DI UNA DONNA E QUERELA IL GIORNALE FRANCESE, DOPO AVER DETTO CHE MACRON HA “PROBLEMI MENTALI” - IL DITTATORE TURCO (MEMBRO DELLA NATO) STA SCHERZANDO CON IL FUOCO O IL SUO PIANO DI INTESTARSI LA RIVOLTA ANTI-OCCIDENTE È SERIO? È DIFFICILE NON VEDERE LA...

-

Condividi questo articolo


ERDOGAN MACRON ERDOGAN MACRON

Francesco De Remigis per “il Giornale”

 

Si alzano i toni e si riempiono le piazze. Un film già visto. Così, da scelte di spirito politicamente scorretto, Charlie passa al «ciò che è giusto» fare: una prima pagina con Erdogan in maglietta e biancheria intima, che tiene una lattina in una mano mentre con l' altra solleva l' abito di una donna, velata, che porta un vassoio e due calici di vino.

 

protesta a istanbul contro macron protesta a istanbul contro macron

Per il consigliere stampa del presidente turco, Fahrettin Altun, è frutto del «programma anti-musulmano di Emmanuel Macron». «Condanniamo il loro razzismo e odio culturale», scrive su Twitter. E mentre dai market della Mezzaluna spariscono i prodotti francesi, Erdogan prepara il partito alla rappresaglia: «Vogliono rilanciare le crociate» tuona in aula.

Charlie diventa ancora una volta il perno, le sue scelte editoriali un segno dei tempi, di una società già colpita dal terrorismo di matrice islamica, e di nuovo sotto minaccia, che deve scegliere come rispondere.

ERDOGAN NELLA COPERTINA DI CHARLIE HEBDO ERDOGAN NELLA COPERTINA DI CHARLIE HEBDO

 

Lo fa con pungente ironia: di fronte a natiche nude e paffute, il presidente turco, con la lingua di fuori, ride «Ouuuh! Il Profeta!». «Erdogan, nel settore privato, è molto buffo», è il titolo sul disegno firmato Alice. «Non ho visto la caricatura, sono furfanti» dice il sultano. Ma annuncia «necessarie azioni giudiziarie e diplomatiche».

 

In Francia uniti per difendere la libertà di espressione, anche la più dissacrante. Nel mondo arabo, cori di condanna. Dal Pakistan al Marocco. Tutti o quasi contro il capo di Stato francese che sostiene Charlie e le sue caricature. Erdogan, dopo aver messo in dubbio la «salute mentale» di Macron, ha invitato i funzionari europei a porre fine alla «campagna di odio» contro i musulmani «guidata» dall' Eliseo; invito rispedito al mittente dall' Ue.

 

macron sui giornali iraniani macron sui giornali iraniani

Dalle polemiche, il sultano è passato quindi all' azione: la Francia non si scusa. Tanto meno il settimanale, che rilancia pubblicando ieri un disegno proprio su Erdogan. Rappresaglia giudiziaria e diplomatica, dunque, ma dal movente religioso. Dall' Iran all' Egitto. «La rabbia non è dovuta al vile attacco alla mia persona, ma agli insulti contro il Profeta» insiste Erdogan. Più virulento, il suo ministro alla Cultura. Un tweet, in francese, con bersaglio Charlie: «Siete dei bastardi, figli di cani».

 

attentato a nizza 3 attentato a nizza 3

Due giorni fa, un fotomontaggio che raffigurava proprio un cane con la testa di Macron è stato bruciato ad Aleppo. Dalla Siria al Bangladesh, insulti ben oltre il dileggio. Che nel mondo islamico suonano come fatwa. Contro Macron, difensore delle libertà rivendicate dai vignettisti. E contro Charlie su cui, ieri, la procura di Ankara ha aperto un' inchiesta per offesa al capo dello Stato turco.

 

In passato, prima che la Francia subisse attacchi terroristici motivati dalla pubblicazione delle vignette di Maometto, Parigi aveva cercato di smorzare i toni della suscettibilità del mondo musulmano, talvolta prendendo le distanze dallo stesso settimanale. I «Sì, però» furono tanti, nel 2006. Macron, invece, tira dritto.

INDONESIA - FOLLA CONTRO MACRON INDONESIA - FOLLA CONTRO MACRON

 

Dopo la decapitazione del professor Paty, ucciso per aver mostrato in classe delle caricature, cambia approccio rispetto a Jacques Chirac, che a suo tempo bollò l' ironia di Charlie come «provocazioni da evitare»: le vignette danesi portarono il settimanale in tribunale. La corte riconobbe il diritto alla blasfemia, l' Eliseo disapprovò.

 

protesta a istanbul contro macron protesta a istanbul contro macron

Oggi il settimanale che ha cambiato l' agenda politica francese continua a influenzare la Storia. Ma c' è chi ancora fa dei distinguo: Bruno Retailleau, per esempio, presidente del gruppo gollista Les Républicains al Senato, dice «sì alla caricatura» ma «con rispetto». La paura colpisce l' aula. Ma le matite ben temperate di Charlie non si spezzano. Ankara scatena politici, avvocati, diplomatici. E Macron risponde colpo su colpo.

bandiere francesi e immagini di macron bruciate a ramallah bandiere francesi e immagini di macron bruciate a ramallah attentato a nizza 2 attentato a nizza 2 attentato a nizza 4 attentato a nizza 4 KUWAIT - FOLLA CONTRO MACRON KUWAIT - FOLLA CONTRO MACRON attentato a nizza 1 attentato a nizza 1 attentato a nizza attentato a nizza

recep tayyip erdogan recep tayyip erdogan

protesta a tel aviv di arabi contro macron protesta a tel aviv di arabi contro macron

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…