IL CONFLITTO DEGLI ALTRI - SILURO DI RUTELLI A SOR-GENIO DE BENEDETTI: “L’EDITORE È IN CONFLITTO DI INTERESSI. SE ‘REPUBBLICA’ SCRIVE DI CLINICHE ED ENERGIA DEVE DIRE CHE HA INTERESSI IN QUEL SETTORE” - “SE GRILLO CHIEDE TRASPARENZA DEVE PUBBLICARE IL TESTO DELLA SUA CONDANNA PER OMICIDIO COLPOSO” - IL COMICO INVECE RINCARA LA DOSE CONTRO L'INQUINANTISSIMA CENTRALE A CARBONE CONTROLLATA DA DE BENEDETTI A SAVONA: “IL PD NON SPENDE UNA PAROLA SULLA TIRRENO POWER CHE HA NASCOSTO I DATI SU MORTI E L’INQUINAMENTO” - risposta: la centrale è in regola e cdb non ha nessun ruolo…

1- "GRILLO E DE BENEDETTI SIANO PIÙ TRASPARENTI" - RUTELLI: "L'EDITORE È IN CONFLITTO D'INTERESSI IL COMICO RENDA PUBBLICA LA SUA CONDANNA"
Caterina Perniconi per "il Fatto Quotidiano"

I corridoi di palazzo Giustiniani sono ancora deserti. Il Senato è chiuso e Francesco Rutelli si presenta in ufficio senza cravatta e con un paio di jeans slavati. "Stamattina è passato Mario Monti, siamo gli unici al lavoro". Televideo acceso, si agita ogni volta che arriva una notizia da Piazza Affari, balza in piedi e controlla lo spread sul computer. Parla di green economy, di un Paese che deve fare una "rivoluzione" economica e industriale, di società in evoluzione, si appassiona al destino degli operai.

Rutelli ma non era un conservatore?
Non vi rendete conto che il Paese non cresce da un decennio, che ci dovremo ridimensionare, che non basta leggere Latouche e che dobbiamo convertire il nostro apparato produttivo?

Sembra una via di mezzo tra Bertinotti e Pecoraro Scanio.
Non proprio come loro, ma dobbiamo parlare di questi temi, è importante. All'ordine del giorno ci sono l'Ilva, l'Alcoa e i minatori del Sulcis, ma le soluzioni non sono nelle industrie di 40 anni fa.

Poi apre l'Herald Tribune e indica un articolo relativo al licenziamento di un giornalista dal Guardian.
Sto per dirle un'altra cosa strana.

Prego.
Il Guardian aveva assunto un commentatore conservatore che ha scritto, tra gli altri, degli articoli sulla Malesia. Quando hanno scoperto che aveva lavorato per il governo malese senza dichiarare quindi un conflitto d'interesse, l'hanno licenziato.

Quindi?
Quindi ha ragione Padellaro, quando parla della centrale di Vado Ligure e dei conflitti d'interesse che ci sono dietro.

Si riferisce a De Benedetti?
(l'editore del gruppo Espresso controlla il 39% di Tirreno power attraverso Sorgenia, ndr)
Se il ministro della Sanità Balduzzi fa un'intervista a Repubblica e parla di Sanità, quel giornale deve dire che ha interessi nel settore sanitario. (De Benedetti attraverso il gruppo Cir controlla Kos che opera nell'assistenza socio sanitaria per lo più rivolta agli anziani, ndr). Così come nell'energia. I lettori devono saperlo. Anche voi avete un interesse.

Quale scusi?
Quello di vendere copie.

Un interesse trasparente.
Esatto, e infatti siete chiari. I conflitti d'interesse devono venire al pettine, soprattutto quelli di un gruppo che forma l'opinione. C'è un problema di trasparenza nel quarto potere.

Berlusconi ha fatto scuola?
Lui comunque c'ha messo la faccia. Ho presentato due volte la legge sul conflitto d'interessi, chi ne ha deve dichiararli. E un altro che dev'essere più trasparente è Grillo se vuole fare politica, pubblicando la sua sentenza di condanna. Io sono stato vivisezionato.

Il caso Lusi.
Devastante.

Il tesoriere aveva cambiato stile di vita, come poteva non sapere?
Lusi è in cella anche per avermi calunniato. Noi tutti ci fidavamo . Aveva un tenore di vita alto, ma dichiarava centinaia di migliaia di euro da avvocato. Non potevamo immaginare che avesse rubato milioni.

Ora l'Api quanto vale?
Nelle amministrative il 3,5%.

Ma da allora ci sono state diverse defezioni. È vero che vuole sciogliere il partito e tornare nel Pd?
No. Tra 15 giorni a Maratea decideremo che percorso fare, ma la candidatura di Tabacci alle primarie mi sembra un progetto chiaro.

Per tornare nel Pd.
Per allearci.

E se non ci saranno le coalizioni?
Entreremo in una lista.

Sempre quella del Pd.
Al Pd non mi iscrivo! Ma sono propenso ad andare con Bersani. Prima però ci sono da stabilire programmi e regole d'ingaggio.

Sarà lui il nuovo presidente del Consiglio?
Il presidente del Consiglio lo scelgono gli elettori. Ma Monti per me non è fuori gioco.

La legge elettorale sembra disegnare questo scenario.
Per carità, stanno preparando un Furbastrellum.

Contrario all'accordo?
È un sistema che sproporzionalizza la legge e dà i voti a chi non li ha presi. Se quattro anni fa i due partiti maggiori avevano oltre il 70% ora hanno il 45%. Vogliono recuperare a tavolino.

Come?
In quattro tappe: una correzione con il metodo D'Hondt per dare più seggi ai grandi partiti; la ripartizione dei voti su base territoriale; il premio a partito o coalizione vincente e lo sbarramento al 5% che fa fuori i piccoli.

Quindi anche voi.
No lo condividiamo, ci aggregheremo e ci saremo.

Che fine ha fatto il "Grande centro"?
Il Terzo polo è stato dichiarato chiuso tempo fa. Ma ha avuto il merito di portare via molti deputati Pdl e far cadere Berlusconi. Con le elezioni in Sicilia comunque potrebbe esserci un terremoto politico e cambiare tutto di nuovo.

A quel punto è pronto a rispostarsi al centro.
Vedo difficile unire tutte le proposte, dal super liberista Gianni-no ai solidaristi di Todi.

Meglio allearsi con Vendola?
Se chiarisce che le sue posizioni sul governo Monti non sono ideologiche e dice di non rinunciare all'europeismo.

La stessa Europa che boccia la legge 40 e chiede le unioni omosessuali?
La società cambia, bisogna difendere i valori e riconoscere i diritti. Anche Fini diceva che non avrebbe affidato i figli a insegnanti gay, poi ha giustamente cambiato idea. Il mio consigliere, da sindaco, per i diritti degli omosessuali è diventato preside nella scuola dei miei figli e io ne sono stato fiero. Posso dirle un'ultima cosa?

Prego.
Sono d'accordo con voi anche sulla necessità che il governo si costituisca parte civile nell'inchiesta Stato-mafia. È un atto dovuto, l'esecutivo è parte offesa.


2- PD A CARBONE
Da www.beppegrillo.it

"Recentemente si è scoperto che la centrale a carbone ‘controllata' dal tesserato numero 1 del Partito Democratico De Benedetti ha tenuto nascosti per 6 anni alla cittadinanza gli inquietanti dati sull'inquinamento ambientale di Savona, con valori elevatissimi, mai riscontrati in Italia! Chi è il fassissta?

Il PD non ha speso una parola di sdegno sull'occultamento alla cittadinanza da parte di Tirreno Power dei dati di grave inquinamento del territorio. Chi è il fassissta?
Il PD vuole nuovi gruppi a carbone di maggiore potenza, che dureranno per altri 50 anni, nonostante la contrarietà di 18 comuni e della popolazione. Chi è il fassissta?
A Savona ci sono state 2.664 morti premature in più in 16 anni; se in Italia (ogni anno su 100.000 abitanti) muoiono 7 donne per tumore ai polmoni, a Noli ne muoiono ben 36. Più di 5 volte tanto. E il PD non ha mai voluto dare una probabile spiegazione del perché.
Chi è il fassissta?

Da anni volevano provare a convincerci, con comunicati stampa e sponsorizzazioni, che 'andava tutto bene, che si poteva persino ampliare la centrale a carbone, ma ci hanno tenuto nascosti dati devastanti di inquinamento del territorio, valori in molti casi molto più alti dei valori massimi mai riscontrati in Italia.

Nel frattempo, anche le indagini ambientali dei periti della Procura di Savona pare stiano evidenziando 'sofferenze pesanti' e dati allarmanti di inquinamento, nell'ambito del fascicolo aperto per omicidio colposo plurimo (per adesso a carico di ignoti).
Malgrado ciò, PD e PDL vogliono egualmente ampliare la centrale, con nuovi gruppi a carbone di maggiore potenza che inquineranno per altri 50 anni e questo incuranti del volere contrario della grande maggioranza di cittadini, associazioni, partiti, incuranti delle delibere contrarie dei 18 Comuni interessati, incuranti del parere dei medici e degli esperti, incuranti dei molti esposti, delle diffide legali, delle interrogazioni parlamentari, delle petizioni, incuranti dell'inchiesta della Magistratura per i gravissimi reati di "lesioni colpose e omicidio colposo plurimo", incuranti dell'interessamento di tv e giornali nazionali, dell'opposizione dei principali intellettuali italiani, incuranti dei tassi di mortalità altissimi nella provincia di Savona (con migliaia di morti premature in più rispetto alla media regionale).

Questo pur ben sapendo della insufficiente misurazione delle nocive polveri PM2,5 e PM1 da parte dell'ARPAL (i cui dirigenti regionali peraltro sono indagati dalla Procura di Genova in altre circostanze proprio per falso e turbativa d'asta), della mancanza di controlli pubblici delle emissioni delle ciminiere della centrale (il controllo è effettuato dalla stessa Tirreno Power: il controllato è anche il controllore!), della mancanza di controlli pubblici degli scarichi idrici (il controllo è effettuato dalla stessa Tirreno Power), della non ottemperanza di molte prescrizioni, della mancanza da anni di Autorizzazione Integrata Ambientale dovuta per legge, di valori di inquinamento di aria, acqua e terreno fuori norma (l'inquinamento dei fondali marini davanti agli scarichi della centrale arriva a essere anche 100 volte superiore ai limiti di legge!), dell'assenza di una indagine epidemiologica, dell'assenza di una Valutazione di Impatto Sanitario, dell'assenza di un Registro Tumori, in generale, del non allineamento di Tirreno Power ai valori previsti dalle normative italiane e europee.

Attendiamo da più di 20 anni il depotenziamento e la completa metanizzazione di questa "centrale in città" come richiesto autorevolmente dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Ordine dei Medici." MoVimento Cinque Stelle - Savona

3- TIRRENO POWER A GRILLO, CENTRALE SAVONA RISPETTA NORME - 'DE BENEDETTI NON HA ALCUN RUOLO NELLA SOCIETA
(ANSA) - La centrale di Vado Ligure "opera nel pieno rispetto delle normative italiane e comunitarie vigenti" e tutte le ricerche effettuate "non evidenziano alcuna significativa anomalia epidemiologica". In questi termini la società Tirreno Power replica all'affondo sul presunto "grave inquinamento del territorio" denunciato oggi da Beppe Grillo sul suo blog. La società sottolinea inoltre che "l'ing. De Benedetti", anch'egli chiamato in causa dal comico genovese, "non ha alcun ruolo in Tirreno Power" e si riserva di avviare "tutte le opportune iniziative di tutela legale" nei confronti di chi "afferma o diffonde notizie lesive della reputazione" della stessa Tirreno Power.

"In riferimento alle notizie e ai commenti apparsi in questi giorni su vari organi di stampa che enfatizzano una presunta situazione di inquinamento attribuita alla centrale termoelettrica di Vado Ligure, osservando ancora una volta come tali tipo di accuse rispondano con significativa puntualità ad altre motivazioni che nulla hanno a che fare con i temi ambientali ed industriali - si legge nella nota - la società Tirreno Power ribadisce quanto segue: la centrale di Vado Ligure è una centrale che opera nel pieno rispetto delle normative italiane e comunitarie vigenti; che tutte le ricerche effettuate ad oggi dagli enti pubblici preposti non evidenziano alcuna significativa anomalia epidemiologica; che la centrale è oggetto di investimenti produttivi per 1,2 miliardi di euro che ridurranno ulteriormente del 70% le emissioni già oggi a norma".

"Infine desideriamo sottolineare ancora una volta come sia del tutto inesatto e strumentale - continua Tirreno Power - presentare il progetto di Vado Ligure come un'iniziativa dell'ing. De Benedetti, che non ha alcun ruolo in Tirreno Power. La società non fa parte del gruppo Cir. Sorgenia, società del gruppo Cir, è il secondo azionista di Tirreno Power con una quota di circa il 39%. Il resto del capitale è posseduto da GDF Suez, Hera ed Iren. La società valuterà tutte le opportune iniziative di tutela legale da avviare nei confronti di chi afferma o diffonde notizie lesive della reputazione di Tirreno Power".

 

FRANCESCO RUTELLI Carlo De Benedetti Vado Ligure PIERFERDINANDO CASINI FRANCESCO RUTELLI GIANFRANCO FINI FRANCESCO RUTELLI E LUIGI LUSIIL TRIO ABC ALFANO CASINI BERSANI jpegVENDOLA-BERSANI-DI PIETROvado ligure centrale TIRRENO POWER VADO LIGURE sorgenia LOGOBEPPE GRILLO LOGO GDF SUEZCARLO DEBENEDETTI E IL FIGLIO RODOLFO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...