COSA C’È DIETRO LA MOSSA DELL’AMBASCIATA RUSSA DI METTERE IL CAPPELLO SULLA MISSIONE DI SALVINI? – IL SOSPETTO CHE AGITA LA MAGGIORANZA È CHE MOSCA VOLESSE FAR CADERE IL GOVERNO DRAGHI, RITENUTO L’ANELLO DEBOLE DELL’OCCIDENTE – SE IL “CAPITONE” AVESSE PORTATO QUALCHE RISULTATO DALLA VISITA A MOSCA, MARIOPIO SAREBBE STATO SPEDITO A CASA - UN’OPERAZIONE STUDIATA DALL’AMBASCIATORE RAZOV GRAZIE ALLO SCONOSCIUTO ANTONIO CAPUANO, CHE GLI HA PERMESSO DI STRINGERE UN RAPPORTO CON SALVINI: IL DIPLOMATICO DEVE AVER PROSPETTATO ALL’EX TRUCE UN SUCCESSO PLANETARIO E LUI...
IL TWEET AL VELENO DI RULA JEBREAL: "SALVINI E' COMPROMESSO..."

Condividi questo articolo


 

Francesco Grignetti per “La Stampa”

salvini a mosca salvini a mosca

 

Nel preciso momento in cui l'ambasciata russa ha emesso la sua nota ufficiale, e sostanzialmente ha messo il cappello sulla missione di Salvini, ecco, dentro la maggioranza è scattata un dubbio che è quasi una certezza: il viaggio del Matteo leghista era il tentativo di dare una spallata al governo Draghi, inteso come anello debole della compagine occidentale.

 

IL VIAGGIO DI SALVINI A MOSCA BY ELLEKAPPA IL VIAGGIO DI SALVINI A MOSCA BY ELLEKAPPA

Ragionano ad alta voce, e all'unisono, diversi membri del Copasir: che la nostra opinione pubblica stia vistosamente ondeggiando, lo hanno capito anche all'ambasciata di Villa Abamalek; che ci sia una batteria di media più che bendisposti alle ragioni russe, è altrettanto evidente; e infine ci sono Lega e M5S che scalpitano. Sono dati oggettivi. «Ora - dice uno - pensiamo a che cosa sarebbe accaduto se Salvini avesse incontrato Lavrov a Mosca, o perfino Putin. E che al termine, Lavrov gli avesse graziosamente concesso gli ostaggi inglesi o gli avesse fatto un qualche altro "regalo". Chissà: qualche nave piena di grano. Salvini avrebbe potuto gridare al successo del "suo dialogo" al posto delle armi. Ai russi non sarebbe costato nulla.

 

ANTONIO CAPUANO E LA COMPAGNA Madeleine Mbone PER LE STRADE DI ROMA ANTONIO CAPUANO E LA COMPAGNA Madeleine Mbone PER LE STRADE DI ROMA

Da noi, invece, Draghi sarebbe stato clamorosamente sconfessato. Ne sarebbe disceso un maremoto emotivo. La maggioranza non avrebbe retto». Dice un altro: «Il Pd con la sua posizione ferma a sostegno della resistenza ucraina sta già pagando un prezzo altissimo nei confronti dell'anima pacifista...». Sottinteso: se il 29 maggio Salvini avesse avuto un pur minimo successo, ora il governo Draghi non ci sarebbe più. E aggiungono: se cade l'Italia, cade tutta la linea; guardate le ambiguità della Germania e pure quelle della Francia.

 

RAZOV RAZOV

A giudizio delle teste più attente della maggioranza, insomma, era una operazione più che sapiente, quella che l'ambasciatore Razov stava portando a segno. Grazie allo sconosciuto Antonio Capuano, aveva stretto un rapporto pressoché segreto con Salvini all'insaputa del suo stesso partito.

 

Nelle cene gli aveva fatto balenare la possibilità di un successo planetario, che neanche Erdogan o Macron avevano ottenuto. E Salvini, che è un giocatore d'azzardo, si era buttato, non dicendo nulla al premier, non calcolando che avrebbe travolto l'esecutivo o forse sì.

L'operazione stava per scattare. Il guaio di Salvini è che si è fidato di un intermediario che forse ha voluto strafare: Capuano infatti gli ha organizzato anche un incontro di altissimo livello in Vaticano, con il cardinale Parolin, il segretario di Stato. Per arrivarci, Capuano si era affidato a sua volta a una intermediaria non ortodossa, la famosa Cecilia Marogna, la dama dei fondi neri, sotto processo in Vaticano assieme a monsignor Becciu.

antonio capuano antonio capuano

 

Marogna vanta contatti con il mondo dell'intelligence, non solo italiana, e non s' è mai capito se siano millanterie o no. Fatto sta che è la nemica giurata di un'altra dama di quegli ambienti, Francesca Immacolata Chaouqui, protagonista dello scandalo Vatileaks 2. Quel che una fa, l'altra provvede a disfare. Tra loro è una guerra senza quartiere. Nulla di più facile che i segreti di Salvini e dell'ambasciatore Razov siano usciti da questa disfida.

 

ambasciatore russo a roma razov ambasciatore russo a roma razov

Ora i nemici di Salvini approfitteranno della sua débâcle. «L'Ambasciata russa - scrive il parlamentare di Forza Italia Elio Vito, membro anche lui del Copasir - conferma di avere pagato i biglietti aerei per il viaggio di Salvini a Mosca. Si tratta di un fatto gravissimo. Salvini dovrebbe dimettersi, è sempre più fonte di imbarazzo e preoccupazione per il suo partito, per gli alleati, per il centrodestra, per l'Italia». «Il capo della Lega chiarisca come mai un leader della maggioranza che ha votato le sanzioni alla Russia si fa organizzare e finanziare la trasferta proprio da quel governo. Basta ambiguità», dice anche Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.

Antonio Capuano con Nuri al Maliki Antonio Capuano con Nuri al Maliki ANTONIO CAPUANO ANTONIO CAPUANO antonio capuano 2 antonio capuano 2 SERGEY RAZOV SERGEY RAZOV sergey razov ambasciatore russo sergey razov ambasciatore russo ambasciatore razov ambasciatore razov maxxilaquila razov melandr le 1921 maxxilaquila razov melandr le 1921 sergey razov a piazzale clodio 4 sergey razov a piazzale clodio 4 sergey razov a piazzale clodio 2 sergey razov a piazzale clodio 2 antonio capuano antonio capuano ANTONIO CAPUANO ANTONIO CAPUANO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."