matteo salvini immigrati migranti

DAGOESCLUSIVO - SALVINI, ALLARME ROSSO: I SONDAGGI HANNO DROGATO LA LEGA, MA A BREVE ARRIVERANNO BRUTTE NOTIZIE DALL'ECONOMIA. LUI BOMBARDA IL GOVERNO SULL'IMMIGRAZIONE E ANCORA SOGNA IL VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE UN CONSENSO CHE RISCHIA DI SCIVOLARGLI DALLE MANI, COME PRECONIZZA IL COLLE - I GRILLINI NON CI PENSANO AFFATTO A FAR SALTARE LA LEGISLATURA E PERDERE 6.250 EURO AL MESE. E IN EUROPA, SIA IL CAPITONE CHE L'EX BIBITARO NON TROVANO ALLEATI - IL SOGNO IMPOSSIBILE DI INCONTRARE TRUMP E L'IRA DELLA LEGA PER LA SCOMPARSA DELLA FLAT TAX 

DAGONEWS

SALVINI CACCIA IL VU CUMPRA'

 

Salvini è in allarme: i sondaggi hanno drogato la Lega ma in un'epoca di consensi liquidi, possono sfuggire di mano in pochi mesi (vedi Renzi). Il Nord, poi, è in subbuglio: il cavallo di battaglia della Lega, cioè la Flat Tax, è sparita dall'agenda politica, occupata come un macigno in mezzo all'autostrada dal reddito di cittadinanza, con una spruzzata di pensioni dei dipendenti pubblici, due argomenti che al nocciolo duro leghista fanno venire l'orticaria.

 

Continuano gli incontri tra i colonnelli nordisti, ovvero Zaia, Fontana e Fedriga, ovviamente contrari al reddito per tutti (liquidato come un "regalo al Sud"), e infastiditi dalle mosse di Salvini sull'affaire Elisa Isoardi (e pure sulle conseguenti scelte in Rai).

 

Ma lui ormai si sente un piccolo Trump, in preda a un delirio di onnipotenza causato dal suo indubbio successo politico. Il suo sogno è proprio quello di una visita ufficiale a Washington, accolto dal suo idolo Donald che incontrò una volta durante la campagna elettorale americana. Purtroppo per lui, il cerimoniale della Casa Bianca non prevede incontri con i vicepremier, ma solo con presidenti della Repubblica e del Consiglio.

 

SALVINI CON IL CASCO DEI VIGILI DEL FUOCO

E a proposito di consigli, Salvini ha smesso di accettarne. Viaggia con la sua testa, decide tutto con lo staff della Bestia e con gli ''amici'' (ciao, amici!) di Instagram. La sua attuale ossessione è ''pescare quando l'onda è favorevole'', e incassare il prima possibile il suo consenso virtuale.

 

Non ha torto: se il suo popolo inizia a capire che con Quota 100 si perdono parecchi soldi rispetto a un pensionamento by Fornero, se il reddito di cittadinanza non fa da volano per l'occupazione (anzi), se l'Istat dovesse certificare che l'Italia è entrata in una fase recessiva…che ne sarà dell'amore per il Capitano detto Capitone?

 

I numeri che arrivano dal Natale non sono incoraggianti: il terzo trimestre, tra l'attesa per la manovra e la paura di una procedura d'infrazione, l'incertezza politica e il martellare dello spread, ha visto gli italiani parecchio spaventati, e le vendite sono state ben al di sotto delle attese.

zaia

 

Il problema resta sempre quello: Mattarella, a Salvini, le elezioni anticipate non gliele concederà mai. I 5 Stelle non sono ovviamente interessati, e questo diventa ancor più chiaro dopo la conferma della tagliola dei due mandati: certi di dover mollare per sempre la poltrona, i grillini alla seconda legislatura cercheranno di farla durare più a lungo possibile.

 

Anche perché, e questo non molti lo hanno capito, hanno smesso di rendicontare le loro spese dopo lo scandalo dei parlamentari furbetti che facevano bonifici e poi li cancellavano. Ora ciascuno si può tenere 3.250 euro netti come stipendio, più 3mila forfait per spese di viaggio, vitto e alloggio. E chi glieli ridà più 6mila euro al mese alle decine di ''reddito zero'' parcheggiati in Parlamento a schiacciare pulsantini?

 

FEDRIGA TOTI FONTANA ZAIA

Il Quirinale, insomma, non ha nessun interesse a sciogliere le Camere, anche se Salvini facesse cadere il governo, magari buttandola sull'unico tema forte che gli è rimasto, cioè l'immigrazione – le frasi di fuoco sullo sbarco della Sea Watch che riserva a Conte basterebbero da sole a far crollare tutto.

 

Ma nei prossimi mesi, è inevitabile, quel 33% di gradimento conquistato nel giro di 100 giorni, non potrà che calare, man mano che prenderanno forma le difficoltà economiche del Paese. E allora gli passerà la voglia del voto anticipato…

 

Salvini e Mattarella

E poi, per chiudere il fronte delle preoccupazioni salviniane, le Europee si annunciano un successo in Italia, ma è a Strasburgo/Bruxelles che i conti non tornano. I due sovranisti all'amatriciana non hanno infatti trovato molto supporto tra i partiti ''cugini''.

 

Certo, Salvini è alleato della Le Pen, ma i gilet gialli che potrebbero succhiare un bel po' di consensi all'ex Front National hanno appena rimbalzato l'offerta di Di Maio, e il leghista ha dovuto prendere le distanze dalle violenze dei black bloc che hanno infiltrato la protesta francese (e ci mancherebbe, essendo lui ministro dell'Interno).

 

matteo salvini e marine le pen ballano in pista 3

Aggiungi che Alternative fuer Deutschland non vuole niente a che fare con gli italiani spendaccioni, Kurz filo-tedesco tendenza ''zero deficit'' neanche, Orban preferisce restare dentro al PPE a manovrare finanziamenti della UE. Resta il Pis polacco, e poco altro. L'onda degli euroscettici ci sarà, ma metterli d'accordo per ribaltare l'Unione non sarà facile…

 

matteo salvini luigi di maiomatteo salvini viktor orban 2

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...