DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

-

Condividi questo articolo


IL CAMPO LARGO - MEME BY EDOARDO BARALDI IL CAMPO LARGO - MEME BY EDOARDO BARALDI

DAGOREPORT

Nei corridoi di viale Mazzini viene data per certa la nomina di Simona Agnes alla presidenza Rai in virtù del pronto soccorso in CdA del M5S, che otterrebbe in cambio la direzione del Tg3. Ma il do ut des, definitiva lapide ad ogni alleanza con il Pd di Elly Schlein, non sarà imminente: occorre aspettare l’esito dell’Assemblea Costituente del Movimento, annunciata da Giuseppe Conte per fine novembre (26 e 27).

 

Una volta che la pochette dal voto umano toglierà di mezzo definitivamente quel guastafeste vendi-cattivo di Grillo cassando la regola del secondo mandato, a quel punto Conte sarà libero di trasformare il movimento in un partito a sua immagine e somiglianza, svincolato da qualsiasi rapporto col Pd e libero di votare per il cartonato in gonnella sponsorizzato da Gianni Letta.

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

 

Ma gli esami non finiscono mai: prima della Costituente, ci sono altre due date che aspettano l’ex Avvocato del popolo al varco: il voto del 17 e 18 novembre per la Regione Umbria, dove nel 2019 il M5S si dovette accontentare di un misero 7,41%  (rispetto alle politiche 2018 il 39% degli elettori pentastellati non andò a votare).

 

Ecco: se per caso i grillini puri e duri nostalgici di Beppe-Mao e di Casaleggio, sabotassero Conte disertando le urne, come è successo in Liguria, riuscirebbe il partito di Conte a sopravvivere a un altro bruciante tracollo elettorale a pochi giorni dalla Costituente?

 

video di beppe grillo contro giuseppe conte video di beppe grillo contro giuseppe conte

 

 

 

 

(Gli ultimi risultati elettorali di Conte sono un fallimento dopo l’altro. Alle ultime politiche del 2022 i voti dei 5stelle si sono più che dimezzati (15,4%). Meno di un terzo degli elettori del 2018 ha confermato il voto al partito guidato questa volta da Giuseppe Conte. Un quarto si è rifugiato nell’astensione, come gli elettori della Lega,

ma 1 su 6 ha virato su FDI. Alle recenti regionali Liguria, nonostante l’arresto choc di Toti, il voto si è dimezzato: 5%.)

 

ABBIAMO ABOLITO GRILLO - LA PRIMA PAGINA DEL TEMPO SULLO SCAZZO CON CONTE ABBIAMO ABOLITO GRILLO - LA PRIMA PAGINA DEL TEMPO SULLO SCAZZO CON CONTE giuseppe conte beppe grillo giuseppe conte beppe grillo goffredo bettini gianni letta. giuseppe conte goffredo bettini gianni letta. giuseppe conte

simona agnes gianni letta simona agnes gianni letta monica maggioni mario orfeo simona agnes gianni letta monica maggioni mario orfeo simona agnes gianni letta

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”