tabaccai pos

LA DESTRA HA PREMIATO I SUOI ELETTORI: NO POS E PARTITE IVA – NELLE LEGGE DI BILANCIO APPENA VARATA IL CENTRODEATRA HA FATTO CADERE L’OBBLIGO DI ACCETTARE PAGAMENTI COL POS SOTTO I 30 EURO. RICONOSCENDO DI FATTO UNA VITTORIA ALLA CORPORAZIONE DEI TASSISTI – E ALLE PARTITE IVA HA GARANTITO UN FORFAIT AL 15% DI TASSAZIONE FINO A 85 MILA EURO. MA SE LA PARTITA IVA LA APRE UN LAVORATORE DIPENDENTE FORFAIT PER LUI NON C'È…

giorgia meloni giancarlo giorgetti

Alessandro Camilli per www.blitzquotidiano.it

 

Si può fare, l’hanno fatto. In Legge di Bilancio. Non è reato, non è peccato, non è scandalo. E’ una scelta. La scelta di far figli e figliastri in materia fiscale. La scelta evidente di ringraziare in solido il proprio elettorato. E di ignorare se non punire l’elettorato altrui.

 

protesta tassisti a roma 4

Ad esempio l’esito di una battaglia di principio e di fatto, quella tassisti contro Pos. Tassisti, soprattutto da Roma in giù la categoria in percentuali crescenti ha boicottato, rifiutato la legge. Quella che imponeva di accettare pagamenti col Pos. Rifiuto spesso muscolare. La ribellione dei tassisti alla legge ha vinto, hanno vinto i tassisti, Taxi Driver ideologico nel testo di governo che annulla l’obbligo di accettare pagamenti col Pos sotto i trenta euro.

 

PAGAMENTI CON IL POS

Una vittoria grandemente simbolica. Del pensiero tassista, della corporazione tassisti. E anche, ovviamente, del pensare e operare del piccolo commercio. Gli anti Pos hanno ottenuto soddisfazione. La soddisfazione del farsi pagare cash. Non tanto e non solo per occultare parte del reddito al fisco. Soprattutto soddisfazione culturale e ideologica. Contro le banche, i controlli, i Poteri, lo stato, a maiuscole invertite.

 

Partite Iva pure e impure

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

Figli e figliastri anche e di più (al limite della Costituzionalità) quando si tratta di partite Iva. Il lavoratore autonomo con partita Iva pagherà forfait tasse 15% fino a reddito 85 mila euro (il limite era a 65 mila). Quindi 12/13 mila euro di tasse con reddito 85 mila. Un lavoratore dipendente con 85 mila euro di reddito paga di tasse circa 35 mila euro. Quasi il triplo dell’autonomo con Iva. Si argomenta: il reddito dell’autonomo è incerto, quello del dipendente certo. Si argomenta: l’autonomo non ha ferie e malattie pagate come il dipendente. Si argomenta: l’autonomo ha spese produzione reddito maggiori del dipendente.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Mezze verità che, anche fossero intere, non riempirebbero il gap di una tassazione tripla sul lavoro dipendente rispetto a quella sull’autonomo. E si potrebbe argomentare: il dipendente ha la ritenuta alla fonte, cioè la certezza obbligata di pagare le tasse sul reddito fino all’ultimo centesimo, l’autonomo questa certezza proprio non ce l’ha e non la dà.

 

Ma il più arriva se il lavoratore dipendente apre una partita Iva per una sua attività: in questo caso per lui il forfait non vale, il dipendente con partita Iva non ha diritto al 15% flat tax. Perché evidentemente viene considerato un intruso, una patita Iva…impura.

 

La sinistra i suoi elettori invece li tassa

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Sinistra politica e sindacale hanno lavorato duro nei decenni per stabilire di fatto che a 2.500 euro netti al mese si è ricchi da tassare senza dolcezza alcuna e da tenere ai margini se non fuori dalle prestazioni welfare. La sinistra politica e sindacale, in questo il Pd e la Cgil in comunione di intenti, sono le uniche forze in Europa che sistematicamente tassano pesante coloro che li votano, e cioè i lavoratori dipendenti a reddito medio (prima o poi si stuferà, il reddito medio, non il Pd e la Cgil).

 

Non così la Destra che in materia mostra idee chiare e immediatezza operativa: hanno vinto le elezioni e nella prima Legge di Bilancio hanno premiato i loro elettori: meno tasse per gli autonomi e fichi secchi, anzi gusci di noci, per il lavoro dipendente a reddito fisso, peggio che mai se reddito medio.

 

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

 

PAGAMENTI CON IL POS 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?