diaco raggi

DIACO: ''SIT-IN DAVANTI AL CAMPIDOGLIO, VOGLIAMO LE DIMISSIONI DELLA RAGGI'' - E RILANCIA IL CONTRATTO FIRMATO DAI GRILLINI PRIMA DELLE ELEZIONI (QUI L'ORIGINALE), CHE IMPONE L'ULTIMA PAROLA DI BEPPE GRILLO SU TUTTE LE DECISIONI IMPORTANTI. OPPURE LA FAMOSA PENALE DA 150MILA EURO

ROMA: DIACO, SIT-IN DAVANTI CAMPIDOGLIO PER DIMISSIONI RAGGI

diaco rtl 102 5diaco rtl 102 5

 (ANSA) - "Urge una manifestazione-presidio di noi romani sotto al Campidoglio per pretendere le dimissioni di @virginiaraggi #raggidimettiti Ci state?". Il giornalista e conduttore Pierluigi Diaco, sul suo profilo Twitter, lancia l'idea, secondo un comunicato. "Mi auguro che i romani, per amore della città, chiedano un passo indietro al sindaco Raggi. La città - dichiara Diaco - ha bisogno di una guida forte, competente e autorevole. Credo che i romani debbano, con rispetto e determinazione, ma soprattutto senza bandiere di partito, far sentire il loro disagio e la loro amarezza per lo stato in cui versa la città più bella del mondo".

il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  4il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 4

 

 

ECCO IL VERO CONTRATTO SIGLATO DALLA RAGGI: "SUGLI ATTI IMPORTANTI VA CONSULTATO BEPPE"

Francesca Angeli per ''il Giornale''

 

La Raggi non poteva essere eletta perché non ha alcuna autonomia politica rispetto a Grillo, Casaleggio e a M5S.

 

Esiste un vizio di forma alla radice della formazione della giunta capitolina e l'arresto di Raffaele Marra non è il problema principale per il sindaco di Roma che ha le mani legate dal contratto firmato con Beppe Grillo e Casaleggio Associati. Proprio mentre impazza la bufera sulla squadra del Campidoglio ritorna alla ribalta la spinosissima questione del contratto stipulato dalla Raggi e da tutti gli eletti M5S alle elezioni amministrative di Roma.

il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  5il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 5

 

Monica Cirinnà, Pd, ha pubblicato sul suo sito l'originale del contratto firmato da tutti i consiglieri eletti in Campidoglio oltre che dalla stessa Raggi fornito dall'avvocato, Venerando Monello, che nel luglio scorso ha fatto ricorso alla magistratura. Per la Cirinnà quel contratto rappresenta un vulnus insanabile per la democrazia che di fatto avrebbe dovuto rendere ineleggibile l'attuale primo cittadino del Campidoglio.

 

il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  3il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 3

Il codice di comportamento imposto a tutti gli eletti del M5S a Roma è rintracciabile sul blog di Grillo ma la Cirinnà fa notare che l'originale firmato da lei pubblicato non è un semplice codice etico al quale attenersi ma un contratto vincolante. Documento dunque diverso da quello diffuso sul blog di Grillo «nella parte che contiene l'accettazione espressa da parte della Raggi di alcune clausole vessatorie tra le quali la penale di 150.000 euro», fa notare la Cirinnà. Non si tratta quindi, come sostengono Grillo e soci, «di un impegno di natura etica e non giuridica» ma, denuncia Cirinnà «di un vero e proprio contratto».

 

il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  1il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 1

E su questo punto torna all'attacco anche lo sfidante sconfitto nella corsa al Campidoglio. Roberto Giachetti sottolinea come la Raggi sia costretta a lasciare «le scelte più importanti e strategiche ad un soggetto privato che nulla ha a che vedere con la comunità che l'ha eletta». Contro la Raggi anche il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri che ha chiesto alla Procura di Roma il sequestro del documento. «Si tratta di un atto illegale», denuncia Gasparri.

il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  2il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 2

 

Sotto accusa in particolare il passaggio del contratto che prevede come tutte «le proposte di atti di alta amministrazione e le questioni giuridicamente complesse» debbano essere «preventivamente sottoposte a parere tecnico-legale a cura dello staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle». Insomma non governa la Raggi ma Grillo e Casaleggio. Se il primo cittadino si ribella violando «le regole contenute nel codice» non può sfuggire alla sanzione prevista dall'ammontare «minimo di 150.000 euro». Firmato Virginia Raggi.

 

 

beppe grillo virginia raggibeppe grillo virginia raggiraffaele marra virginia raggi raffaele marra virginia raggi il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle  6il contratto firmato dai candidati grillini m5s 5 stelle 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…