nicola zingaretti concita de gregorio

LE DISAVVENTURE DELLA SORA CECIONI - COME MAI CONCITA DE GREGORIO DA FAZIO SI È DILUNGATA IN UN ELOGIO AL MINISTRO PEPPE PROVENZANO? ANCHE LEI TIENE FAMIGLIA: SUO FIGLIO, LORENZO CECIONI, È INFATTI UNO DEI CONSIGLIERI DEL MINISTRO DEL SUD (E CONCITA E' IN CORSA PER LA "GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO", MA IL PD SI SAREBBE MESSO DI TRAVERSO) – DOPO IL POST SUI “RADICAL CHIC” BY ZINGA, IL PD METTE NEL MIRINO ANCHE FABIOLO, CHE PER UNA VOLTA INVECE DI SUONARE LA GRANCASSA AI DEM HA LASCIATO CHE SAVIANO CRITICASSE LA REGIONE LAZIO, PRESIDENTE ZINGA, SUI VACCINI…

 

 

Paolo Bracalini per "il Giornale"

CONCITA DE GREGORIO

 

Siamo ai confini della realtà: dopo il Pd contro i giornalisti «radical chic» di Repubblica, ecco il Pd contro Fabio Fazio. È bastata una critica per far rivoltare i vertici Pd contro i loro più fedeli supporter mediatici, con toni da «editto bulgaro» che sarebbero giudicati inaccettabili se a farli fosse il centrodestra.

 

FABIO FAZIO NICOLA ZINGARETTI

Ma siccome si tratta del Pd, il regolamento di conti contro giornali e programmi tv è perfettamente democratico, nessun bavaglio in questo caso. Siamo al secondo round della rissa messa in scena da Nicola Zingaretti, offeso da un articolo di una firma di Repubblica molto vicina al suo partito come Concita De Gregorio, tanto da essere stata in passato direttrice dell' Unità, organo del Pd.

 

LORENZO CECIONI - IL FIGLIO DI CONCITA DE GREGORIO CONSIGLIERE DI PEPPE PROVENZANO

Ma si vede che i nervi sono tesi tra i Dem e che le critiche sono sempre legittime soltanto se i destinatari sono Salvini, Berlusconi o la Meloni. «È l' eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic, che vuole sempre dare lezioni a tutti, ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo. Che degrado» ha twittato l' altro giorno un risentito Zingaretti dopo l' articolo della De Gregorio che lo dipingeva come «un ologramma», ma «tanto una brava persona», insomma una schiappa di leader.

 

CONCITA DE GREGORIO OSPITE DI FAZIO

Non è finita lì perché un altro volto tv graditissimo (almeno finora) al Pd, Fabio Fazio, l' ha invitata a RaiTre dove la giornalista ha tirato altre frecciatine a Zingaretti. Notare che la De Gregorio è stata invece generosa con il ministro Peppe Provenzano («bellissimo il suo discorso ai funerali di Macaluso»), di cui suo figlio, Lorenzo Cecioni, è uno dei consiglieri al ministero per il Sud.

 

NICOLA ZINGARETTI REPLICA A CONCITA DE GREGORIO

Si noti anche che la De Gregorio è in corsa per la direzione della Gazzetta del Mezzogiorno e che, riferisce Dagospia, «è già stata a Bari e sta muovendo tutti i suoi contatti politici per non farsi sfuggire l' occasione di una nomina di prestigio». Tra i rumors gira voce che sia proprio il Pd ad essersi messo di traverso alla nomina della De Gregorio, che aspira ad una nuova direzione (dopo quella disastrosa dell' Unità, che ha chiuso).

 

ROBERTO SAVIANO DA FAZIO

Dettagli che aiutano ad inquadrare meglio la diatriba tutta interna al più esclusivo salotto democratico. A cui si aggiunge Roberto Saviano, firma della scuderia Fazio, che casualmente attacca la Regione Lazio («Lo scempio della prenotazione vaccini Covid nel Lazio») guidata appunto da Nicola Zingaretti.

 

roberto saviano 14

Lo sgarbo di Fazio, che per una volta invece di leccare il Pd ha dato voce alle critiche al suo segretario, ha molto irritato i Dem, indignati per «l' assenza di contraddittorio». Nei social del programma i sostenitori del Pd si sfogano contro Fazio e la sua ospite: «Non ha la schiena dritta, Zingaretti ha fatto bene a risponderle a tono», «È stata perfida contro il Pd e subito viene cercata dai talkshow», «Assurdo il giornalismo di sinistra attacca a testa bassa i leader che invece dovrebbe difendere», «Trovo scorretto che si inviti Concita e non la controparte. Fazio non va bene così», «Che delusione incredibile Repubblica», «Concita la bella signora radical chic che in tv si tocca sempre i capelli non si deve permettere di offendere Zingaretti che è una persona seria».

 

concita de gregorio l'unita'

Questi solo alcuni degli elettori Pd offesi dalla coppia Fazio-Concita da cui si aspettano evidentemente una militanza cieca verso il Partito. I dirigenti Pd pensano le stesse cose, qualcuno come Orlando, vicesegretario del partito, lo fa apertamente: «È assolutamente legittimo promuovere una campagna politica contro un partito e che una trasmissione televisiva dia spazio a questa campagna. Mi pare invece stravagante la pretesa che questo partito non risponda».

 

 

provenzano ultimo saluto a macaluso

L' ira Pd si salda con la linea dei renziani, ostili a Fazio, con in prima linea il deputato Iv Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai, che dopo mesi di martellamento sul superpagato conduttore di RaiTre ha trovato adesso un alleato nel Partito Democratico: «È positivo che il Pd si accorga finalmente dello scandalo Fazio, una costosissima trasmissione fuori dalle regole che non rispetta la Risoluzione contro i conflitti di interessi di autori e agenti» ha scritto recentemente il renziano Anzaldi. Tanto da far circolare l' ipotesi che il contratto pluriennale di Fazio, in scadenza proprio nel 2021, possa non essere rinnovato. Sarebbe un editto bulgaro clamoroso. Ma assolutamente Democratico.

concita de gregorio l'unita' 4michele anzaldi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…