L’ECOMOSTRO DI PISAPIPPA - MARCO BELPOLITI SCRIVE AL SINDACO DI MILANO PERCHÉ FERMI LO SCEMPIO DELL’AREA EX ENEL, DOVE PRESTO SARÀ COSTRUITO UN COMPLESSO DI OTTO/NOVE PIANI, ABBATTENDO L’EDIFICIO ATTUALE CHE SI TROVA PROPRIO DI FRONTE ALLA FABBRICA DEL VAPORE - DECISA DALLA MORATTI, L’OPERA È STATA CONFERMATA CON VOTO UNANIME DAL NUOVO CONSIGLIO: A PROGETTARE L’INTERO INTERVENTO, L’ARCHITETTO MILANESE, GIANCARLO PEROTTA, “NOTO PER LE SUE MODESTISSIME, SE NON DELETERIE, COSTRUZIONI E COINVOLTO IN UNA STAGIONE NON MOLTO POSITIVA DELLA CITTÀ, MANI PULITE”...

Lettera a Giuliano Pisapia di Marco Belpoliti (http://doppiozero.com/materiali/fuori-busta/lettera-giuliano-pisapia)
La lettera è apparsa sul Fatto Quotidiano di giovedì 29 dicembre 2011


Gentile Sindaco Giuliano Pisapia,

le capita mai di pensare alla bellezza? Di dedicare qualche momento della sua intensa attività di primo cittadino di Milano alla contemplazione della bellezza della sua città? Sono sicuro di sì, dato che lei conosce Milano, l'ha attraversata in lungo e in largo nel corso della sua vicenda umana, e ne ha seguito la trasformazione nell'arco degli ultimi decenni.

Ebbene, come Lei sa, Milano ha una bellezza particolare: ritrosa, discreta, persino segreta. Manifesta se stessa in pochi punti e momenti del tessuto urbano che, nonostante il degrado in cui è stato lasciato per lungo tempo - le "rovine di Milano" le ha chiamate di recente Giovanni Agosti - mantiene ancora una sua eccellenza.

Per questo vorrei richiamare la sua attenzione su un luogo importante della città, la zona antistante il Cimitero Monumentale, uno dei luoghi più noti anche all'estero, ricco di manufatti artistici, sculture e architetture, luogo di memoria. Lì, dove un tempo finiva la città delle case e delle abitazioni e cominciava la città delle officine e delle piccole fabbriche, c'è uno spazio che sembra uscito da un quadro di Sironi, con alti muri, vecchi capannoni novecenteschi, residui di costruzioni spontanee del secolo scorso. Mi riferisco alla zona battezzata "area ex-Enel", alla fine di via Bramante, prospiciente Piazza Cimitero Monumentale e via Procaccini, una superficie non indifferente abbandonata da anni.

Come ha scritto Gianni Biondillo, architetto e narratore, si tratta di un lotto occupato da un edificio storico dell'Enel che ha "una qualità e un'evidenza storico-artistica lampante".

Ebbene questa costruzione sta per essere sostituita da un manufatto architettonico decisamente orrendo, una costruzione fuori scala, di otto e nove piani, abbattendo l'edificio attuale che si trova proprio di fronte alla Fabbrica del Vapore, di recente recuperata per uso culturale e conservata nella sua quasi integrità architettonica.

Ma non basta. Lì a fianco verrà eretto un hotel di nove piani dalla forma decisamente obsoleta che ricorda una architettura modernista del socialismo reale. L'intera vicenda urbanistica, con piante, alzati, planimetrie, rendering, e altro ancora, è visibile ora in un sito ad hoc, www.areaxenel.com, cui la rimando perché possa rendersi conto direttamente dello sfregio edilizio che viene inferto a una zona centrale della città, a solo venti minuti a piedi da Piazza del Duomo. Guardando il tutto viene da chiedersi come sia possibile nell'anno 2012 erigere edifici di tal fatta che negano qualsiasi bellezza e riducono lo spazio urbano a una sorta di non-luogo spaesante e ben presto degradato.

La bellezza, cui spero lei dedichi qualche pensiero, ha un preciso valore morale, come ci hanno insegnato i greci antichi, e come ancor oggi è vivo nel senso comune. Mi appello dunque alla bellezza come fatto morale, quella bellezza che secondo Dostoevskij può salvare il mondo, perché è stata proprio la sua giunta Signor Sindaco ad approvare di recente con un voto unanime del consiglio comunale questo disastro urbanistico predisposto dalla precedente amministrazione guidata da Letizia Moratti.

Com'è stato possibile? Non avevate visto il progetto e analizzato la sua scarsa qualità architettonica? Di più. Come ha segnalato il sito areaxenel, e come rimarca in un suo intervento Biondillo, a progettare l'intero intervento, che si esplica in tre differenti aree limitrofe, è un architetto milanese, Giancarlo Perotta, noto per le sue modestissime, se non deleterie, costruzioni: i due grattacieli della Stazione Garibaldi, oggi rifatti, la Stazione Bovisa, un esempio perfetto di non-luogo, l'Ospedale San Paolo, il complesso residenziale di via Sesia, e altri ancora, tutti progetti invecchiati precocemente, di nessuna specificità architettonica, che costituiscono esempi non solo da non imitare, ma da demolire al più presto, prima che la loro bruttezza generi quel degrado urbano che abbiamo già visto all'opera in altri contesti italiani e stranieri.

Una città brutta, con brutti edifici, induce a vivere male, a pensare male, e persino a sognare male. Perché è stato affidato all'architetto Perotta questo prezioso recupero edilizio della zona? Inoltre, come lei saprà il progettista in questione appartiene a una stagione non molto positiva della città, Mani Pulite.

Lui come altri progettisti coinvolti in quell'inchiesta, chi più chi meno, sono tornati in modo prepotente negli ultimi anni a progettare e costruire complessi residenziali e architetture come se niente fosse (ad esempio, l'architetto Dante Benini nel complesso battezzato Cantiere del Nuovo).

E che architetture! Nessuna che possegga una qualità accettabile, ma solo mediocri rimasticature di forme moderniste già vecchie da decenni. Possibile che all'amministrazione comunale da lei diretta con tutta l'autorevolezza e il peso del proprio parere non abbia pensato di convincere i proprietari dell'area a indire un concorso per investire del progetto architetti di levatura internazionale? Perché abbandonare al proprio destino di degrado questo luogo importante di Milano?

E com'è possibile costruire un albergo di nove piani, manufatto orrendo, a duecento metri in linea d'aria dal Cimitero Monumentale aggirando un vincolo con l'aiuto di un piccolo escamotage da costruttori di terz'ordine? Sette mesi fa la sua elezione ha suscitato molte e forti speranze di un cambiamento, possibile che un uomo della sua esperienza e levatura morale scivoli sulla buccia di banana di un Perotta qualsiasi?

Mi aspetto - ci aspettiamo, vista la mobilitazione di uomini e donne di cultura, e non solo, intorno alla questione dell'area ex-Enel - una risposta adeguata.

Fermi Sindaco Pisapia un obbrobrio di cui con il voto della sua giunta è oggi diventato direttamente responsabile. Pensi più alla bellezza di Milano e meno agli oneri di urbanizzazione che il Comune può ricavare dal progetto-Perotta e dai 240 box da scavare lì sotto, che attirano solo auto. La città, si diceva un tempo, non si svende. Vale ancora?

Suo Marco Belpoliti

 

pisapiaLETIZIA MORATTIMarco Belpolitiil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enelil progetto dell'area Ex Enel

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…