“ERA UN RAGAZZO NORMALE” - MANCAVA SOLO LA SOLITA FRASE DEI VICINI PER CHIUDERE IL CERCHIO DELL’ENNESIMA STRAGE AMERICANA COMPIUTA DA UN GIOVANE ARMATO FINO AI DENTI - IL KILLER DI BATMAN È JAMES HOLMES, 24 ANNI, HA APPENA LASCIATO IL COLLEGE. NESSUN PRECEDENTE, MA UN ARSENALE IN CASA E IN AUTO - OBAMA E ROMNEY SOSPENDONO LA CAMPAGNA: “TRAGEDIA, DOBBIAMO RIFLETTERE” - MA BLOOMBERG LI CAZZIA: “I DUE CANDIDATI NON DICONO COSA VOGLIONO FARE PER LIMITARE LE ARMI”…

1 - STRAGE DENVER: STAMPA, KILLER E' JAMES HOLMES
(ANSA) - L'uomo che ha sparato nel teatro di Denver è stato identificato nel 24enne James Holmes, nato il 13 dicembre del 1987. Lo riporta la stampa americana. Gli investigatori, compresi 100 agenti dell'Fbi sul luogo, stanno indagando sui trascorsi di James Holmes, che al momento risulta segnalato solo per una multa. E hanno contatto amici e parenti. Holmes è entrato nella sala dall'uscita di emergenza con indosso - secondo le ricostruzioni dei presenti - un giubbotto anti-proiettili e un elmetto.

2 - IL KILLER DI DENVER: «SONO UN TIPO TRANQUILLO»
Guido Olimpio per "corriere.it" - Emergono i primi dati, scarni, dell'uomo in nero. James Holmes, 24 anni, ha vissuto fino al 2001 nella zona di San Diego, poi si è trasferito ad Aurora, in Colorado, dove si è iscritto alla facoltà di neuroscienze. Ma, secondo i dirigenti dell'ateneo, ha lasciato gli studi in giugno. Quando era in cerca di un mini appartamento da affittare, James ha scritto sull'annuncio «sono una persona tranquilla».

GENITORI DISTRUTTI - Un vicino di casa a San Diego lo descrive come un «ragazzo timido» che «non era riuscito a trovare un lavoro dopo il master in una università pubblica della California». La madre è un'infermiera e il padre è un manager in una compagnia di software.I genitori, che risiedono a Rancho Penasquitos, hanno espresso tutto il loro dolore per le vittime e la madre, Arlene, raggiunta da una giornalista qualche ora dopo il massacro si è limitata a dire: «Devo chiamare le autorità...Devo andare in Colorado».

SOLO QUALCHE MULTA - Per la polizia James non avrebbe precedenti con l'eccezione di qualche multa. E l'Fbi ha precisato che il suo nome non rientra in alcuna lista di persone sospette. Ma è ancora presto, magari nel suo breve passato nasconde qualcosa. Oppure è solo follia omicida.

LA SUA BASE - L'abitazione del killer è distante circa 7 chilometri dal cinema ed è probabile che qui abbia preparato l'attacco. Era la sua base. Infatti, l'ha protetta con delle trappole esplosive definite dalla polizia «sofisticate». Un altro particolare che conferma la meticolosità del piano criminale.

ARMI NASCOSTE NEL CINEMA - Gli investigatori ritengono che abbia nascosto, in anticipo, almeno due armi da fuoco all'interno del cinema. Un luogo che, a giudicare da come si è mosso, conosceva bene. Quanto al suo arsenale, gli agenti hanno confermato che l'omicida ha usato un Ak 47 - il famoso Kalashnikov - con un caricatore da 30 colpi. Un'arma che si può acquistare senza troppi problemi. Poi aveva un fucile a pompa, due pistole e ordigni fumogeni o lacrimogeni.


3 - POLIZIA, CASA KILLER E' TRAPPOLA ESPLOSIVA
(ANSA) - L'appartamento di James Holmes, il killer di Denver, è una trappola esplosiva. Lo afferma la polizia di Aurora, sottolineando che gli esplosivi sono "molto sofisticati" e questo potrebbe richiedere che la polizia si fermi nell'area "per ore o giorni". L'area è stata evacuata. Le informazioni contraddicono le indiscrezioni precedentemente riportate dalla stampa americana, secondo le quali l'area era sgombra.

4 - OBAMA, OGGI NO POLITICA, GIORNO RIFLESSIONE
(ANSA) - "Oggi è un giorno di preghiera e riflessione, per la politica ci saranno altri giorni". Lo afferma il presidente americano Barack Obama dopo la strage di Denver. "Non capiremo mai perché accadono queste cose, sono tragedie senza senso, oltre ogni logica". Lo ha detto Barack Obama parlando in Florida della strage di Denver. "Oggi abbiamo il cuore distrutto. L'unica cosa che capiamo è che la vita è un dono breve, un bene prezioso".

5 - ROMNEY, OGGI GIORNO DI DOLORE
(ANSA) - "Oggi è un giorno di dolore. Mi unisco al presidente, alla First lady e a tutta l'America nell'esprimere le condoglianze" alle famiglie delle vittime. Lo afferma il candidato repubblicano Mitt Romney.

6 - FAMIGLIA KILLER, NOSTRI CUORI CON VITTIME
(ANSA) - "I nostri cuori sono con coloro che sono rimasti coinvolti nella tragedia e con le famiglie e gli amici" delle vittime. Lo afferma, in una nota diffusa dalla polizia di Aurora, la famiglia del killer di Denver, James Holmes. Holmes dovrebbe comparire nel corso della giornata in tribunale.

7 - VICINI FAMIGLIA KILLER, ERA RAGAZZO NORMALE
(ANSA) - "Sembrava un ragazzo normale, non so cosa gli sia accaduto". Lo afferma Tom Mai, uno dei vicini della famiglia di James Holmes, il sospettato autore della strage di Denver. L'intera famiglia - riferisce Tom Mai secondo quanto riportato dalla stampa americana - frequenta la chiesa presbiteriana. Holmes è descritto dalle autorità come un solitario: è andato al liceo a San Diego e al College in Colorado. La madre, Arlene Holmes, vive a San Diego, a Rancho Penasquitos, e - secondo indiscrezioni - la polizia le starebbe offrendo una sicurezza rafforzata.

8 - PENTAGONO, MILITARI FRA VITTIME
(ANSA) - Fra le vittime e i feriti a Denver ci sarebbero anche alcuni militari Usa. Lo dice il portavoce del pentagono, George Little, sottolineando che non è ancora chiaro quanti militari siano rimasti coinvolti. Le indicazioni preliminari non indicano che James Holmes, il sospetto sotto custodia della polizia, fosse un militare.

9 - CAST BATMAN IN HOTEL PARIGI, ASSEDIO MEDIA
(ANSA) - Shock e tristezza davanti all'Hotel Bristol, uno dei più importanti alberghi di Parigi, scelto dalla Warner Bros per ospitare il cast di Batman in occasione della prima tappa del tour promozionale europeo. Dopo la strage a Denver, 12 morti finora, alla prima di mezzanotte dell'ultimo Batman, 'Il cavaliere oscuro - il ritorno', è stato annullata l'anteprima di stasera a Parigi, a cui doveva partecipare il cast al completo. Come anche il red carpet e le interviste all'hotel Le Bristol per promuovere il film. Mentre la star francese Marion Cotillard, che ha un ruolo nel film, ha annullato un suo intervento su Tf1 ed è stata vista in lacrime nei corridoi dell'albergo. A Parigi, per il tour di promozione, arroccati nell'albergo di Rue du Faubourg Saint Honoré, ci sono il regista Christopher Nolan, il protagonista Christian Bale e poi Morgan Freeman, Anne Hathaway.

"E' terribile. Hanno annullato tutto, non c'é più niente. Tutto finito", racconta all'ANSA Philippe, un fotoreporter giunto davanti all'albergo per cercare di strappare uno scatto di almeno uno dei protagonisti. "La prima di questa sera - prosegue Philippe - doveva essere un grande evento. Il più grande appuntamento prima della pausa estiva. E invece niente. Salta tutto". Grande delusione anche per Claude, fan di Batman da quand'era bambino. "Ero qui per festeggiare l'arrivo in Europa di questo grande film", spiega il ragazzo di 24 anni, che per attendere l'uscita degli attori si è portato da casa uno sgabello pieghevole.

"Ora spero solo che non si tenti di amalgamare i messaggi veicolati da Batman, che sono positivi, e quello che è successo a Denver. Le due cose non c'entrano nulla, la strage è il gesto di un pazzo furioso". Di fronte all'ingresso del Bristol - proprio a due passi dall'Eliseo - sostano, ormai da diverse ore nonostante il freddo e un cielo grigio minaccioso, un centinaio di fan, anche giovanissimi, e una folla di fotografi, cameramen e giornalisti. Un'attesa che - dicono in molti - può rivelarsi vana, visto che che il cast, per non farsi vedere in questo momento così triste, potrebbe decidere di uscire in incognito dal parcheggio interno.

A spezzare l'attesa dei paparazzi, ci ha pensato Paul Anka, star planetaria della musica anni '60, che e' uscito dall'albergo insieme alla moglie ed Anna e al figlio Ethan, prestandosi agli scatti dei fotografi. L'accesso al Bristol è bloccato da un ingente dispositivo di sicurezza e tutti i giornalisti non accreditati sono stati invitati ad allontanarsi dall'altra parte del marciapiede. L'anteprima europea era stata fissata per questa sera al cinema Gaumont degli Champs-Elysees. In una nota diffusa dopo il tragico evento, la Warner Bros e tutto il cast tecnico e artistico di Dark Knight Rises - Il cavaliere oscuro - si sono detti "profondamente tristi" per questo "scioccante avvenimento".

10 - BLOOMBERG ATTACCA OBAMA E ROMNEY SU ARMI
(ANSA) - Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, condanna la strage a Denver e attacca i due candidati alle elezioni, il presidente Barack Obama e Mitt Romney. "Devono dire cosa vogliono fare in merito alla violenza" afferma Bloomberg in un messaggio trasmesso via radio, riferendosi al mancato chiarimento della loro posizione in merito al porto di armi negli Stati Uniti. Le armi sono finora un argomento tabù nella campagna elettorale.

11 - STRAGE DENVER: NODO ARMI, LA LEGGE IN COLORADO
(ANSA) - La strage di 'Batman' a Denver rischia di riaprire, così come accaduto per quella di Tucson dove è stata ferita la deputata Gabrielle Gifford, il dibattito sulle armi negli Stati Uniti. Lo confermano le affermazioni del sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha attaccato il presidente Barack Obama e Mitt Romney, perché chiariscano cosa vogliono fare in merito alla violenza. In Colorado il trasporto di armi, cariche o scariche, a bordo di un veicolo è consentito dalla legge se queste servono per difendersi o per difendere una proprietà.

La normativa - si legge sul sito del Colorado State Patrol - consente anche di avere una pistola in casa o sul luogo di lavoro, ma vieta la possibilità di portare con sé armi nascoste. Per portare armi che non siano visibili o identificabili da parte di altri è necessario ottenere un permesso dallo sceriffo della contea interessata, che lo può rilasciare solo a fronte del rispetto di alcuni requisiti da parte del richiedente: il permesso e un valido documento di identità devono essere portati con sé ogni volta che si circola con un'arma. "Il permesso non è richiesto e una pistola non è considerata nascosta quando una persona si trova in un'auto privata o in altri mezzi privati".

Lo stato del Colorado proibisce la registrazione di un'arma. A regolare il possesso di armi negli Stati Uniti è una legge federale, che varia però da stato a stato. Il secondo emendamento della Costituzione americana assicura il diritto ad avere armi. Il dibattito sull'interpretazione dell'emendamento é però aperta. Nel 2008 la Corte Suprema ha ammesso il diritto dei cittadini al possesso di armi, dichiarando di fatto incostituzionale la decisione del District of Columbia di vietarne il possesso ai residenti.

 

JAMES HOLMES - FOTO DELL ANNUARIO SCOLASTICOJAMES HOLMESIL CINEMA DI DENVER DOVE è AVVENUTA LA STRAGEDOPO LA STRAGE DI DENVERUNA DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI DENVERIL BIGLIETTO DELLO SPETTACOLO IN SALA 9 DOVE IL KILLER DI DENVER HA FATTO LA STRAGEUNO DEI FERITI ALLA STRAGE DI DENVERBARACK OBAMA E MITT ROMNEY BLOOMBERG E LA FIDANZATA DIANA TAYLOR DARK KNIGHT RISES - IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCUROPRIMI SOCCORSI AL CINEMA DELLA STRAGEBATMAN CONTRO BANE IL CATTIVO DE IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)