L'EX SINDACO DI SIENA, PIERLUIGI PICCINI, DISTRUGGE LA FAVOLA DELL’INDIPENDENZA POLITICA DI MPS - “IL PD HA SEMPRE GOVERNATO IL MONTE DEI PASCHI. L'INGERENZA È STATA ED È NOTEVOLE” - “HO SUBITO PRESSIONI DA D’ALEMA PER FAR SPOSARE MPS CON BNL. LUI, FAZIO, AMATO E LUIGI BERLINGUER MI CACCIARMONO DAL PARTITO” - “ANCHE RENZI HA USUFRUITO DELL’ACCORDO FRA MUSSARI E CECCUZZI PER ALCUNE NOMINE IN SOCIETÀ CONTROLLATE DA MPS”...

Condividi questo articolo


Camilla Conti per "Il Fatto Quotidiano"

"Il Pd ha sempre governato il Monte dei Paschi. L'ingerenza è stata ed è notevole. L'indipendenza della banca dalla politica è una barzelletta che purtroppo non fa più ridere". L'ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, fa nomi e cognomi. "Giuliano Amato, Luigi Berlinguer, Massimo D'Alema che voleva far sposare il Monte con la Bnl". Ma anche Matteo Renzi, "perché anche lui ne ha approfittato".

ie39 dalema amatoie39 dalema amato

Ma il primo attacco è per l'ex ministro del Tesoro, Vincenzo Visco che al Corriere della Sera ha detto: "Mps non è un problema del Pd, è un problema di Siena", vantandosi poi di essere stato l'unico a scardinare il sistema, per esempio firmando il decreto per impedire all'allora sindaco di Siena di diventare presidente della Fondazione Mps.

PIERLUIGI PICCINIPIERLUIGI PICCINI

È vero quel che dice Visco, Piccini?
Falso. Io fui bloccato perché ero troppo autonomo rispetto alla linea del partito che ha sempre pesato, sia a livello locale sia nazionale, sulla gestione del Monte dei Paschi. E poi nella sua versione della storia Visco non ricorda un elemento importante: Bnl.

Che c'entrava Bnl con la nomina della Fondazione Mps?
C'entrava eccome. Bisogna fare un salto indietro all'estate del Duemila quando il sottoscritto subisce pressioni da D'Alema per sponsorizzare il progetto di mandare a nozze Mps con la romana Bnl. Ipotesi che mi ha subito lasciato molto perplesso. In queste pressioni vedevo un palese conflitto di interessi con il mio ruolo di amministratore.

berlinguer luigi 001berlinguer luigi 001

E dopo che successe? D'Alema si rifece avanti?
Nel 2001 arriva una lettera del ministero del Tesoro, firmata dall'allora direttore generale Mario Draghi, che solleva una incompatibilità fittizia: come sindaco avrei potuto nominare una parte della deputazione amministratrice della Fondazione che a sua volta avrebbe dovuto decidere sulla mia nomina, innescando così un potenziale conflitto di interessi. Io non sarei stato più sindaco e ci sarebbe comunque stata una nuova deputazione. Nel 2003 la Corte di Cassazione annulla quella lettera come atto illegittimo. Bisogna chiedersi allora cosa, e chi, ci fosse dietro quella lettera.

ANTONIO FAZIOANTONIO FAZIO

Chiediamocelo.
La mia risposta è che D'Alema ma anche l'allora governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, così come Giuliano Amato e Luigi Berlinguer fossero convinti che io non ero più affidabile. Che ero diventato difficile da governare, non avevo dato garanzie sufficienti alla fattibilità del progetto con Bnl. Nell'ottobre 2003, durante un colloquio nei corridoi della Camera, alla presenza di testimoni, Pier Luigi Bersani e Visco mi rimproverarono perché ero stato troppo tiepido sull'ipotesi di fusione con Bnl e non avevo detto pubblicamente che sarei stato d'accordo.

E come è finita?
Nel 2004 sono stato espulso dal partito.

Pierluigi PicciniPierluigi Piccini BERSANI-RENZIBERSANI-RENZI

Ora cosa accadrà al Pd locale?
A livello nazionale il Pd sta facendo quadrato e aspetta che passi la tempesta, altrimenti D'Alema non avrebbe mai preso la parola come ha fatto in questi giorni. A Siena, si aspetta di conoscere il verdetto elettorale delle politiche. Poi si apriranno i giochi sul rinnovo della giunta, ora commissariata, in primavera. Secondo me il Pd si sbarazzerà di Ceccuzzi (l'ex sindaco di Siena che si ripresenta dopo aver vinto le primarie nelle scorse settimane, ndr) e troverà una terza soluzione. Magari una donna o un candidato giovane.

E Matteo Renzi e i renziani?
Penso che Renzi non abbia più un ruolo autonomo, che le sue scelte siano subalterne al gruppo dirigente del partito. E Renzi non è credibile perché alle Invasioni Barbariche, su La7, commentando il caso Mps, ha citato Banca 121 dimenticandosi che i problemi del Montepaschi nascono nel 2007 con l'acquisto di Antonveneta, con il bond Fresh lanciato nel 2008 per finanziare l'operazione e poi con i derivati. Se vuole essere credibile Renzi deve entrare nel merito. Ma non può farlo.

CECCUZZICECCUZZI

Perchè? Non ci dica che anche Renzi...
Anche Renzi ha usufruito dell'accordo fra Mussari e Ceccuzzi per alcune nomine nella Firenze Parcheggi e in alcune società controllate da Mps.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."