lotta continua tra giuseppe conte e beppe grillo - meme by edoardo baraldi m5s movimento 5 stelle

IL FANTASMA DI GRILLO ALEGGIA SU CONTE – SI È APERTA LA COSTITUENTE DEL M5S CHE DEVE APPROVARE I CAMBIAMENTI VOLUTI DA PEPPINIELLO APPULO. SI RINCORRONO VOCI E AVVISTAMENTI DI BEPPE-MAO A ROMA: MA L’IPOTESI DEL COLPO DI TEATRO, CON UN SUO INTERVENTO AL PALAZZO DEI CONGRESSI DELL’EUR, AL MOMENTO È IMPROBABILE – CRUCIALE LA QUESTIONE DEL QUORUM DA RAGGIUNGERE SUI QUESITI PER ELIMINARE IL GARANTE E IL TETTO DEI DUE MANDATI: SENZA LA MAGGIORANZA ASSOLUTA (45 MILA VOTANTI) LE MODIFICHE NON PASSERANNO – LE TRUPPE SONO SCHIERATE: CHI STA CON CONTE E CHI SPERA DI VEDERLO CADERE – DAVIDE CASALEGGIO AZZANNA CONTE: “QUESTO EVENTO CERTIFICA LA FINE DI UN SOGNO. MI SEMBRA L'ECLISSE FINALE. LA GESTIONE DALL'ALTO NON FUNZIONA”

1. CASALEGGIO, LA COSTITUENTE È L'ECLISSI FINALE DEL M5S

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

(ANSA) - "Questa iniziativa è figlia di un fallimento elettorale dopo l'altro. Hanno pubblicato quanti sono anzi, quanti dovrebbero essere, gli iscritti: sono dimezzati rispetto a quando sono uscito, tre anni fa. Questa gestione dall'alto non funziona, è in declino. Il M5s è nella vecchiaia avanzata. Questo evento certifica la fine di un sogno. Mi sembra l'eclisse finale". Lo ha detto Davide Casaleggio a Omnibus su La7 commentando l'Assemblea costituente del M5s.

 

Il proprietario della Casaleggio Associati, figlio del fondatore del M5s Gianroberto Casaleggio, parla di "un processo opaco, da cui uscirà un risultato che non darà una spinta. Si sta discutendo alla fine se dare un terzo mandato al Pd. Il tema - ha concluso - è che questo modello non sta funzionando, ha allontanato iscritti ed elettori. Questo modello ha portato a un'irrilevanza politica".

 

2. AVVISTAMENTI E VOCI IL FANTASMA DI GRILLO SULLA KERMESSE 5 STELLE

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

Il protagonista della vigilia è il convitato di pietra. Il nome di Beppe Grillo risuona di bocca in bocca tra i Cinque Stelle a poche ore dall’apertura della Costituente al Palazzo dei congressi dell’Eur. Il garante diventa come uno spettro per i contiani. Si moltiplicano avvistamenti e sospetti. «È stato visto giovedì a una convention di imprenditori legati al mondo dell’idraulica». «È in un hotel di Roma Nord». «No, è al Forum». «Qualcuno sa se interverrà?».

 

Il vortice di domande raggiunge livelli da psicosi, le ricostruzioni delle voci e delle indiscrezioni sono ai livelli fantozziani della mitologica partita Italia-Inghilterra. Circolano addirittura foto. Piovono smentite, accompagnate da mezze conferme. «Non è al momento a Roma», filtra dall’entourage del fondatore.

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

Eppure l’attesa è alta, sebbene le possibilità che Grillo si palesi e parli alla Costituente sono date in calo nelle quotazioni interne al Movimento. Ma il gioco del detto e non detto, dall’imminente eterno arrivo ha il vantaggio di alimentare la tensione e rendere l’ombra di Grillo una presenza più che concreta. All’hotel Forum, buen retiro romano del garante, scherzano: «Sì, è la tana del lupo. Ma il lupo ora non c’è». Ancora quarantotto ore e il mistero della partecipazione di Grillo sarà svelato.

 

Ma a destare preoccupazione tra i Cinque Stelle non è solo il blitz del garante. Dopo oltre 36 ore dall’apertura delle votazioni il quorum dei partecipanti non è stato ancora raggiunto. C’è chi fa notare come lo zoccolo duro dei militanti abbia però già detto la sua all’apertura del voto.

 

correnti nel m5s

L’obiettivo, assicurano diversi stellati, è «a portata di mano». Anche per questo motivo il battage per spingere altri attivisti alle urne (virtuali) si sta moltiplicando. E molti big intervengono proprio per superare l’asticella dei 45 mila votanti. Tra questi, anche Stefano Patuanelli, che punge i movimentisti: «Sento tanti parlare di origini, il M5S è nato con il principio del Quorum zero. Oggi invitare al non voto lo ritengo in contrasto con uno dei principi fondativi del Movimento 5 Stelle».

 

Intanto se Grillo è uno spettro che si aggira nel mondo M5S, l’altro protagonista dello scontro ai vertici, Conte, prova a calamitare le attenzioni sui quesiti chiave (oltre al ruolo del garante). Il leader insiste. «Ci siamo definiti progressisti. Abbiamo attuato un’azione nel campo progressista. Se questo fosse messo in discussione con una soluzione diametralmente opposta ne trarrei le conseguenze. Questa si chiama coerenza»: ribadisce così, intervistato al Tg1 , l’importanza strategica della linea politica.

 

BEPPE GRILLO INVECCHIATO DIGITALMENTE ASPETTA LE RISPOSTE DI CONTE - POST DEL 3 OTTOBRE 2024

[…] Ma proprio sulla Costituente si consuma l’ultima polemica a urne aperte: «Come mai alcune tematiche di chiara natura statutaria sono state relegate a semplici quesiti d’indirizzo? Tesseramento e numero minimo per parire un gruppo territoriale sono in contrasto con l’attuale statuto», fanno notare nel Movimento.

 

3. CONTE, IL MOMENTO DELLA VERITÀ

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per www.lastampa.it

 

[…] A fronte di una netta maggioranza che sostiene il presidente e auspica che alla guida del Movimento resti lui, c’è chi non si straccerebbe le vesti nel caso l’ex premier si trovasse costretto al passo indietro, ad esempio di fronte a un voto contrario alla collocazione nel campo progressista.

 

ROBERTO FICO A IN MEZZORA IN PIU

I “contiani” in questi ultimi giorni non si sono risparmiati, per dare man forte al leader nell’invitare la base a partecipare alle votazioni online, visto che la preoccupazione maggiore dei vertici di via di Campo Marzio è che non si raggiunga il quorum necessario per le modifiche statutarie.

 

L’ex presidente della Camera e membro del Comitato di garanzia, Roberto Fico, dopo mesi di silenzio ha concesso interviste in serie per sottolineare le origini progressiste del Movimento e la necessità di proseguire sulla strada delle alleanze a sinistra.

 

PAOLA TAVERNA GIUSEPPE CONTE

Concetti simili a quelli espressi dalla vicepresidente M5s, Paola Taverna, protagonista di tutte le trattative per le Regionali e le Amministrative, plenipotenziaria 5 stelle per la formazione delle coalizioni a livello locale. Poi Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato, che ha registrato un video per esaltare il “grande momento di partecipazione” e fare il suo appello al voto.

 

E il collega che guida il gruppo a Montecitorio, Francesco Silvestri, con la sua vice Vittoria Baldino, l’altro vicepresidente Riccardo Ricciardi, la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia. Senza dimenticare la presidente della Sardegna, Alessandra Todde, grande sponsor dell’alleanza con il Pd e tra i nomi più apprezzati dagli attivisti. […]

 

Poi ci sono quelli che non ci stanno. Quelli ancora sensibili al richiamo della foresta di Beppe Grillo, quelli che hanno nostalgia delle origini e si sentivano a loro agio a non essere “né di destra, né di sinistra”.

 

DANILO TONINELLI MOSTRA GLI ADDOMINALI

Il più esposto è, senza dubbio, l’ex ministro Danilo Toninelli, tuttora membro del Collegio dei probiviri M5s, animatore di una comunità online che segue le sue dirette social, durante le quali spara a zero contro Conte e la sua gestione del Movimento. Come Grillo, ha sollevato dubbi sulla reale trasparenza del processo costituente e ha esplicitamente invitato gli iscritti a non votare i quesiti che puntano a eliminare o ridimensionare la figura del garante (per i quali serve il quorum del 50% più uno degli aventi diritto).

 

La pensa in modo simile, anche se negli ultimi tempi ha preferito non esporsi pubblicamente, Virginia Raggi: l’ex sindaca di Roma, anche lei nel Comitato di garanzia, ha preso posizione a sostegno di Grillo, quando il fondatore ha rivendicato invano il suo potere di mettere paletti al dibattito assembleare. Oltre ad aver supportato il comico genovese, con le sue competenze e conoscenze da avvocato, nel valutare la possibilità di un’azione legale contro Conte.

 

chiara appendino foto di bacco (9)

Un’altra che sta alla finestra e aspetta un passo falso dell’ex premier è Chiara Appendino, tra le più accese contestatrici dell’alleanza con il Pd, tanto da aver fatto di tutto per impedirla (con successo) alle elezioni in Piemonte. L’ex sindaca di Torino, vicepresidente del Movimento, dopo i risultati negativi alle ultime Regionali, è tornata all’attacco, paventando il rischio di vedersi “fagocitare” dai dem ed esprimendo una linea politica divergente da quella del presidente.

 

Se quello in corso fosse un congresso, la sua sarebbe una mozione di minoranza. Alla quale probabilmente aderirebbe anche Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato, […] Infine, tra quelli che hanno ruoli di responsabilità, ma non seguirebbero Conte bendati, c’è anche il tesoriere Claudio Cominardi, amico di Grillo e suo abituale visitatore quando il fondatore scende a Roma. […]

L AUTOINTERVISTA DI BEPPE GRILLO SUL BLOGconte grilloDAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…