FORMINCHIONI PINOCCHIONI - LE PROVE DEI RIMBORSI A DACCÒ NON ESISTONO! - IL CELESTE DICE DI AVER RESTITUITO I SOLDI AL FACCENDIERE OFFRENDOGLI CENE E ALTRO - MA NON AVEVA DETTO DI AVER BUTTATO LE RICEVUTE DEI RIMBORSI? - IL BURLONE HA ANCHE DICHIARATO DI AVER SPESO 5 MILA € QUANDO SOLO L’AEREO NE COSTAVA PIÙ DI 4 MILA - E STANNO PER ARRIVARE ANCHE LE CARTE SUI CONTI A LUGANO DEL FIDUCIARO DI DACCÒ…

Davide Carlucci per "la Repubblica"

Nuova versione di Roberto Formigoni nel Caraibigate, lo scandalo delle vacanze pagate da Pierangelo Daccò, il faccendiere in carcere per aver distratto all´estero quasi 80mila euro della fondazione Maugeri. «Io non ho mai affermato di aver dato soldi a Daccò: si vede che non c´è esperienza su cosa sono le vacanze di gruppo, dove uno paga una cosa e uno un´altra ed eventualmente si conguaglia. Non c´è stato bisogno di alcun conguaglio».

Il governatore della Lombardia spiega così che è inutile cercare prove delle restituzioni di denaro da lui a Daccò. Confermando quello che sta emergendo dalle carte della procura - come riportato da Repubblica - assicura che non ci sono bonifici né trasferimenti di denaro di alcun tipo dai sui conti a quelli dell´imprenditore arrestato. Ha saldato, a quel che si capisce, offrendo cene o qualcos´altro a Daccò.

Peccato però che all´indomani delle rivelazioni sui viaggi nei Caraibi, Formigoni abbia dichiarato al settimanale ciellino Tempi (presso la cui redazione uno degli arrestati, l´ex assessore Dc Antonio Simone, incontrava gli interlocutori con cui era in affari): «Le ricevute dei rimborsi delle spese anticipate da Daccò? Non le ho tenute, le ho buttate». Ora, invece, si scopre, che le ricevute non ci sono mai state: Formigoni ha contraccambiato in altro modo.

AI CARAIBI CON SOBRIETÀ
Domenica, intervistato dal Corriere della Sera, Formigoni aveva espresso il suo rammarico per aver speso cinquemila euro per quelle vacanze ad Anguilla, uno schiaffo alla crisi economica che sta colpendo le famiglie italiane. E qui i conti continuano a non tornare: come ha fatto a spendere appena cinquemila euro se solo il biglietto aereo - come dimostra l´estratto conto della carta di credito Viseca Raffeisen - è costato a Daccò, che ha pagato, 4080 euro?

A questo punto, non resta che un´ipotesi, assai improbabile: che il soggiorno all´Altamer Resort di Anguilla gli sia costato 920 euro. Un po´ difficile da credere, per un resort che, normalmente, ha tariffe da 45mila euro alla settimana. E ancora più incredibile se si ricorda che Giancarlo Grenci, il fiduciario svizzero di Daccò che ha mostrato ai pm le ricevute dei pagamenti dei viaggi a Saint Marteen, nel suo interrogatorio del 14 dicembre spiega che «risultano pagamenti di affitti di ville per 80/90mila euro ai Caraibi».

Ma a questo punto, stando alla versione fornita ieri, Formigoni non dovrebbe aver problemi a mostrare di aver effettuato, ad Anguilla, spese all´altezza di quelle riscontrabili nelle credit card di Daccò, che per i tre Capodanni trascorsi nei Caraibi, fanno registrare spese per 130mila euro, senza considerare i cospicui prelievi in contanti. Cosa lasciasse pagare a Formigoni resta ancora un mistero. Non molto, visto che dalle strisciate di Daccò risultano pagamenti di ogni tipo. Prendiamo per esempio il Capodanno 2008-2009: 3.639 euro per il Cap Juluca hotel, 1.310 per Diamond rent a car, 1355 ad Anguilla Air Services, 1256 per il ristorante Straw Hat, 1064 euro per Mango´s Limited...

I CONTI DALLA SVIZZERA
Intanto, in procura a Milano stanno per arrivare altre carte. Sono quelle che riguardano i conti gestiti a Lugano da Sandro Feyno, il fiduciario succeduto a Grenci nel ruolo di "traghettatore" verso i paradisi fiscali del denaro di Daccò. Dalle mani del venerabile maestro della loggia Bertone di Lugano, iscritto nel registro degli indagati per il reato di concorso in riciclaggio, sono passati circa 20 milioni di euro, compreso il denaro transitato dai conti correnti della moglie del gran cerimoniere, che aveva tra i suoi ospiti non solo Formigoni, ma anche il fratello Carlo e altri amici intimi del governatore.

LA RICHIESTA DI DIMISSIONI
«Il centrodestra non è più maggioranza in Lombardia», attacca nel frattempo il segretario regionale del Pd Maurizio Martina, alla luce del risultato delle amministrative. «Consiglio a Formigoni di prendersi qualche minuto in più e riflettere - ha aggiunto - Fuori dal palazzo il dato politico è chiaro, è sbagliato scegliere di arroccarsi».

 

ROBERTO FORMIGONI jpegROBERTO FORMIGONI FORMIGONIRoberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco FORMIGONI IN BRASILE FOTO ESPRESSOANTONIO SIMONE EX ASSESSORE REGIONALE LOMBARDO ALLA SANITA

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