silvio berlusconi luigi cesaro

GIGGINO 'A PURPETTA IMPANATO E FRITTO! LUIGI CESARO DAL SENATO AI DOMICILIARI - L’EX PLENIPOTENZIARIO DI BERLUSCONI IN CAMPANIA PRONTO A COSTITUIRSI: NON E’ STATO RIELETTO E TRA 72 ORE SCATTA LA MISURA CAUTELARE PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA - SEMBRA PASSATO UN SECOLO DA QUANDO CESARO SUSSURRAVA ALL'ORECCHIO DI BERLUSCONI...

Dario del Porto e Conchita Sannino per repubblica.it

 

ARMANDO E LUIGI CESARO

Doveva lasciare già dieci anni fa. Invece adesso passerà dal Senato della Repubblica direttamente agli arresti domiciliari. Luigi Cesaro, più noto come Giggino 'a purpetta, uno dei volti più noti dell'iconografia berlusconiana di un trentennio, non abita più lì: nel cuore del parlamento italiano. Tra settantadue ore, non più rieletto e dunque senza lo scudo dell'immunità, per l'ex fedelissimo del presidente di Fi scatterà l'esecuzione della misura cautelare per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sembra passato un secolo da quando Giggino sussurrava all'orecchio del Capo.

 

Come in quella foto che lo ritrae a una convention di Forza Italia, in piedi proprio accanto a Silvio Berlusconi, sulla stessa linea che, alla destra, vede in rapida successione l'allora compagna dell'ex premier Francesca Pascale, Maria Rosaria Rossi e Nunzia De Girolamo. Dall'altro lato, ma un passo indietro, si scorgono l'ex governatore Stefano Caldoro e Fulvio Martusciello, fresco di nomina come capodelegazione di Forza Italia al parlamento europeo e principale artefice della rifondazione del partito napoletano passata proprio attraverso l'azzeramento del triumvirato composto da Cesaro, Domenico De Siano e soprattutto dall'ex sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, passato prima di Giggino attraverso il tunnel che dall'immunità parlamentare conduceva direttamente agli arresti, nel suo caso addirittura in carcere. Ecco perché adesso comincia davvero un'altra storia.

 

berlusconi cesaro cosentino

 

Berlusconi rientra in Senato dopo il periodo di purgatorio giudiziario e la destra si appresta a governare il Paese con Giorgia Meloni. Cesaro dovrà costituirsi. Tutto è stato già programmato. Accanto a lui i suoi avvocati e soprattutto suo figlio, Armando. "Sono innocente e lo dimostreremo", lascia filtrare il politico di lungo corso. Sereno, lo descrivono.

 

Di fronte a un appuntamento che sembrava quasi scritto nelle evoluzioni di una carriera sempre ai vertici, il primo seggio alla Camera nel 1996, le rielezioni successive, la parentesi al Parlamento europeo, i tre anni alla guida della Provincia di Napoli tra il 2009 e il 2012, eppure sempre lambita da ombre o sospetti gravi.

 

LUIGI CESARO E NICOLA COSENTINO

"Preannunciata a giugno, la scelta personale di non ricandidarsi alle elezioni parlamentari è l'evidente segnale del riguardo che il senatore Luigi Cesaro nutre nei confronti del lavoro della magistratura e del rispetto degli elettori", affermano il professor Alfonso Furgiuele e l'avvocato Michele Sanseverino. E aggiungono: "Il senatore intende confrontarsi direttamente ed esclusivamente con l'autorità giudiziaria, confidando di poter contribuire all'accertamento dei fatti per i quali è stato accusato, per dimostrare in tempi brevi la propria innocenza".

 

Con l'insediamento delle nuove Camere, il provvedimento firmato dalla giudice Maria Luisa Miranda su richiesta delle pm Giuseppina Loreto e Celeste Carrano, che hanno coordinato il lavoro del Ros con il procuratore aggiunto Rosa Volpe, acquista efficacia e potrà essere eseguito. L'indagine riavvolge il nastro e riporta Cesaro nella sua città, Sant'Antimo, disegnando lo scenario allarmante di un "accordo a quattro mani" sancito fra il clan camorristico Puca e la famiglia del parlamentare. Un patto che aveva come obiettivo il condizionamento del voto e il controllo dell'amministrazione comunale.

 

SILVIO BERLUSCONI E LUIGI CESARO

Alle spalle di questa intesa, un "regista dietro le quinte": Giggino, appunto, ritenuto ancora oggi dagli inquirenti "in grado di mantenere contatti con le realtà criminali" sul territorio. La giudice Miranda ha derubricato in corruzione elettorale aggravata l'accusa di voto di scambio politico mafioso riferita alle elezioni comunali di Sant'Antimo del 2017.

 

E sull'ordinanza, confermata dal Tribunale del Riesame un mese dopo l'emissione, si è tenuto anche un lungo e complicato braccio di ferro in Senato, con Palazzo Madama che ha prima autorizzato l'utilizzo solo di 7 delle conversazioni intercettate dagli investigatori, poi la giunta per le immunità, a dicembre scorso, con 12 voti a favore e 7 astenuti, ha espresso parere negativo all'autorizzazione a procedere ipotizzando un "fumus persecutionis" nei confronti dell'indagato.

 

LUIGI CESARO E FRANCESCA PASCALE

Il filone principale dell'inchiesta è già a giudizio e vede imputati tre fratelli dell'ormai ex senatore, Aniello, Raffaele e Antimo, tutti ancora oggi agli arresti domiciliari. Le udienze si celebrano due volte alla settimana, il martedì e il giovedì. Sono anni che Cesaro e i suoi familiari più stretti devono affrontare le indagini della magistratura. Aniello e Raffaele sono stati assolti un anno fa dal tribunale di Napoli Nord dall'accusa di concorso in associazione camorristica ipotizzata in un diverso processo, relativo ai fatti legati al Pip del Comune di Marano, con il solo Aniello Cesaro condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per falso aggravato dalla finalità mafiosa.

 

luigi cesaro

Per il Pip di Lusciano, Luigi ha ottenuto l'archiviazione. Insieme al figlio Armando e ai fratelli Aniello e Raffaele è stato assolto dall'accusa di voto di scambio non aggravato relativa alle Regionali del 2015. Uno slalom fra i processi affrontato dal parlamentare senza apparentemente mai scomporsi. Ora però la scena cambia. Ci sono gli arresti domiciliari, l'interrogatorio di garanzia, le valutazioni dei pm, verosimilmente la richiesta di rinvio a giudizio. Quella foto dove Giggino applaudiva vicino al Capo appartiene al passato.

LUIGI CESARO E FRANCESCA PASCALE

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO