alfano bernini

GRANDE ITALIA! LA STATUA DEL BERNINI VOLA AD AGRIGENTO, CITTA’ NATALE DI ALFANO, PER LA SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE! - MA SI TRATTA DI UN TRASLOCO A RISCHIO PER LA FRAGILITA’ DELL’OPERA - LA SCULTURA E’ CONSERVATA IN UNA CHIESA CHE APPARTIENE A UN FONDO DEL VIMINALE

SALVATOR MUNDI BERNINISALVATOR MUNDI BERNINI

Tomaso Montanari per “la Repubblica”

 

Quando vedremo la Vocazione di Matteo di Caravaggio esposta alla sagra del tartufo di San Miniato? E la Pietà di Palestrina di Michelangelo spedita a quella della Sardella, a Trieste? Non deve mancar molto, perché tra dieci giorni un Bernini monumentale sarà prestato alla Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento.

 

Andiamo con ordine. Gian Lorenzo Bernini, il padre del Barocco europeo «prossimo ormai alla morte, e in età decrepita di ottant’anni, volle illustrar sua vita con un’opera che felice è quell’uomo che termina con essa i suoi giorni. Questa fu l’immagine del nostro Salvadore, in mezza figura ma più grande del naturale, colla man destra alquanto sollevata, come in atto di benedire. In essa compendiò e restrinse tutta la sua arte».

 

Morendo, Gian Lorenzo donò l’opera alla regina Cristina di Svezia, che la espose con tutti gli onori nel suo palazzo in Via della Lungara (l’attuale Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei), e poi la lasciò in testamento al papa, Innocenzo XI Odescalchi.

ALFANO BERNINIALFANO BERNINI

 

Alla metà del Settecento si perdono le tracce del Salvator mundi: fino al 1972, quando lo si identifica in un marmo del Chrysler Museum di Norfolk, in Virginia. Nel 2001 se ne scopre un’altra versione in San Sebastiano fuori le Mura a Roma, sulla Via Appia: quella che pressoché tutti gli studiosi di Bernini riconoscono oggi come l’originale tanto celebrato dalle fonti. E anche chi (come il sottoscritto) non è d’accordo, la ritiene comunque un’opera di eccezionale importanza storica.

 

Ora, una scultura di questo rilievo e di questa straordinaria fragilità (è un marmo, alto 103 centimetri, pieno di delicatissime creste e di sottili corpi aggettanti, come le dita) dovrebbe muoversi il meno possibile, e solo in casi di eccezionale spessore culturale: per esempio una mostra che riunisse gran parte dei marmi del Bernini tardo, e la potesse dunque affiancare all’esemplare di Norfolk per un giudizio risolutivo. Insomma, qualcosa di un po’ diverso dalla — mirabile, per carità — Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento.

Ma com’è possibile che stia per succedere una simile enormità?

 

È possibile perché — per un assurdo strascico della convulsa nazionalizzazione del patrimonio ecclesiastico avvenuta all’indomani dell’Unità d’Italia — moltissime tra le nostre più importanti chiese, tra le quali anche San Sebastiano, non appartengono al Ministero per i Beni Culturali, ma al Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, che non è guidato da uno storico dell’arte, ma da un prefetto.

angelino alfano e la moglieangelino alfano e la moglie

 

Bene, direte voi, ma perché mai un serio e severo funzionario dello Stato dovrebbe prestare un delicatissimo marmo berniniano ad una sagra paesana? Facile: dov’è la sagra? Ad Agrigento. E qual è la città, e quale il collegio elettorale, del capo del prefetto, cioè del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano? Ovvio: Agrigento.

 

BERNINIBERNINI

E non è una deduzione. Durante una sua visita in patria del giugno scorso, Alfano annunciò: «Come responsabile del Fondo Edifici di Culto, ho lavorato, nei giorni scorsi, insieme al prefetto, per realizzare un’importante esposizione di una o più opere provenienti dalle chiese che sono sotto la governance del ministero dell’Interno. Probabilmente si realizzerà a luglio, dovrebbe arrivare qui un Bernini».

 

Si ricordano pochi precedenti: l’esposizione del David bronzeo di Donatello alla Fiera campionaria delle qualità italiane di Milano, nell’aprile del 2009; o quella del (però farlocco) crocifisso di Michelangelo comprato da Sandro Bondi, che il senatore forzista Antonio D’Alì riuscì a far volare a Trapani, per il memorabile evento

ALFANO E BOSCHI  - naleALFANO E BOSCHI - nale

Fulget crucis mysterium.

 

Ma qui il responsabile del Fec e il politico agrigentino si confondono in un’unica figura di signorotto da antico regime, uno che smista i Bernini come se fossero casse di mandorle. Così, se qualcuno si chiedeva cosa succederà al nostro patrimonio culturale dopo che sarà attuata la Legge Madia e i soprintendenti obbediranno ai prefetti, ora ha una risposta concreta: tutti i nostri capolavori potranno esser messi al servizio della bassa cucina elettorale del politico di turno.

 

C’è, tuttavia, una speranza che il meccanismo si inceppi. Nonostante che il sito della Sagra annunci gioioso che «dal 20 febbraio sarà possibile ammirare nella chiesa di Santo Spirito il Salvator Mundi. .. dello scultore più corteggiato della storia», agli uffici del Ministero per i Beni culturali non risulta ancora pervenuta la richiesta di autorizzare il prestito, necessaria per legge. Conteranno di più le ragioni della tutela e del buon senso, o le promesse di Angelino Alfano alla Sagra del Mandorlo in Fiore?

ALFANO RENZIALFANO RENZIangelino alfano 2angelino alfano 2

 

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UNA DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIASI SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”