gualtieri bettini

LA GUERRA CIVILE DEI SINISTRATI DE’ NOANTRI - "GUALTIERI È UN AMICO MA A ROMA FACCIA DA SOLO" - BETTINI SCARICA IL SINDACO E LASCIA LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA. POI SMENTISCE LA MINACCIA DI FAR FARE A GUALTIERI LA STESSA FINE DI MARINO: “PUÒ IMMAGINARLA SOLO CHI NON CONOSCE LA STORIA DI ROMA. LA SUA CADUTA FU UNA FERMA DECISIONE DI RENZI” – L’UOMO CHE SUSSURRA A CONTE “PUNTO DI RIFERIMENTO DEI PROGRESSISTI”, PARLA DI DRAGHI E DELLA PARTITA DEL QUIRINALE E LIQUIDA LA FEDERAZIONE CENTRISTA DI RENZI: “UN’AMMUCCHIATA CHE NON SERVE”

LA LETTERA: "COSÌ RINUNCIO AGLI INCARICHI"

LA lettera di Goffredo Bettini pubblicata da la Stampa

 

GOFFREDO BETTINI

«Cari amici, sono venuto a sapere che in un confronto istituzionale volto a ridefinire gli assetti delle realtà culturali romane, in particolare in riferimento alla Festa del cinema, sono emerse mie presunte indicazioni e volontà. Qualche parola che in passato ho espresso sull'argomento mi è stata richiesta. Ha rappresentato un mio atto di generosità volto a dare un contributo che non pretende minimamente di condizionare scelte la cui responsabilità è in primo luogo del Sindaco Roberto Gualtieri.

 

goffredo bettini

Vi prego quindi anche nelle discussioni istituzionali future di non chiamarmi in causa, in nessun modo e per alcun possibile risvolto delle vicende. Comunicherò anche al Presidente dell'Istituto Luce Chiara Sbarigia di sollevarmi immediatamente dall'incarico di rappresentare, nel consiglio di amministrazione di Cinema di Roma, l'istituto che ella preside. Vorrei non essere ulteriormente distratto dai miei impegni pubblici con discussioni che, nella loro dimensione e per l'assoluta indifferenza che nutro verso di loro, non rientrano negli interessi attuali del mio lavoro. Un caro saluto, Goffredo Bettini». Il testo con cui Goffredo Bettini si è dimesso dalla Festa del cinema di Roma.

 

 

BETTINI VS GUALTIERI

CARLO BERTINI per la Stampa

 

Goffredo Bettini, ma è vero che ha litigato con il suo amico Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma che era pure alla sua festa di compleanno?

GOFFREDO BETTINI

«È assurdo solo pensarlo. Ho una solidarietà politica e un'amicizia personale con Gualtieri che dura da decenni. L'ho sostenuto più di altri nella sua corsa per il Campidoglio. Sta lavorando bene. Gli ho raccomandato, semmai, di agire sempre con autonomia e autorevolezza. I veleni appartengono a chi è stato sconfitto».

 

Antefatto: sul Foglio esce un articolo che parla di uno scontro nel Pd romano, dove ad una riunione per decidere i vertici di società partecipate del comune, legate alla cultura, qualcuno avrebbe fatto presente che questo o quel nome non sarebbero stati graditi al potente Goffredo Bettini, fondatore con Veltroni del Pd del Lingotto. E il sindaco avrebbe replicato «Sono io che decido».

 

Ne nasce un caso, con smentite di Gualtieri e Zingaretti, con risposta ferma dell'interessato, che diffonde una mail indirizzata a sindaco, presidente di Regione e ministro della Cultura. Di questo tenore: «Cari amici, vi prego di non chiamarmi in causa in nessun modo anche nelle discussioni future». Quindi non è vera quella frase riportata dal Foglio, «Gualtieri attento che ti faccio fare la fine di Marino?».

CARLO FUORTES SALVO NASTASI GIUSEPPE CONTE MICHELA DE BIASE ROBERTO GUALTIERI

«Totalmente falsa. Può immaginarla solo chi non conosce la storia di Roma. Ho contribuito a proporre e difendere la candidatura di Marino contro una grande parte degli apparati del partito romano di allora. La sua caduta, anche nelle forme assai poco convenzionali attraverso le quali è avvenuta, fu una ferma decisione del gruppo dirigente nazionale che a quei tempi era guidato da Renzi. Piuttosto, per Marino ho pagato dei prezzi salati. È incredibile come si tenti di capovolgere la verità».

 

E allora se tutto ok perché ha scritto quella email di fuoco a Gualtieri, Zingaretti e Franceschini, dimettendosi dal cda della Festa del cinema?

tutti intorno a goffredone bettini

«L'email l'ho scritta proprio per sottolineare la volontà di non occuparmi della nuova organizzazione delle istituzioni culturali di Roma. Vede, ho fondato e diretto per anni la Festa del cinema e l'Auditorium, in questi anni non mi sono occupato minimamente di queste splendide "creature", alle quali sono legato sentimentalmente.

 

Ogni mio giudizio sarebbe, infatti, condizionato dagli straordinari ricordi del passato. Per questo ho anche chiesto di essere sollevato dal compito di rappresentare l'Istituto luce nel Cda della Festa del cinema. Per evitare anche la minima influenza indebita sull'assetto che la riguarderà».

 

Va bene, quindi se ne tira fuori e con Gualtieri sembra dire punto e a capo. Vedremo se ci saranno strascichi. Sulle strategie politiche della sinistra però qualche consiglio continua a darlo: per Conte e Letta, con i quali parla assiduamente, Draghi dovrebbe restare a palazzo Chigi. Lei ritiene che così si rischia di non averlo più neanche come premier entro pochi mesi?

goffredo bettini

«Sono stato il primo a segnalare il pericolo che uno stato di generale incertezza avrebbe potuto privare l'Italia del contributo di Draghi; in una condizione che non lo vedrebbe né presidente della Repubblica e né premier.

 

Comprendo che vi sia una preoccupazione circa la recrudescenza della pandemia. Ma sono diffidente verso ragionamenti "pelosi". Per questo dico: qualsiasi presidente verrà eletto (compreso Draghi) l'attuale maggioranza di governo dovrebbe completare la sua missione: domare il Covid, attuare il Pnrr, condividere una nuova legge elettorale di impianto proporzionale per ridare profilo ai partiti».

 

Il premier dovrebbe far capire ai partiti la sua piattaforma politica, come interpreterebbe la sua carica, prima di gettarsi nella mischia?

orlando gualtieri festa bettini

«La piattaforma politica del presidente della Repubblica è concentrata nel ruolo che la Costituzione prevede. Garantire i principi della nostra Carta e il corretto sviluppo della vita democratica. Io auspico un presidente politicamente forte in grado di essere il garante di una ripresa della dialettica tra il centrosinistra e il centrodestra».

 

Cosa ne pensa della federazione centrista di Renzi?

conte gualtieri festa bettini

«Che la politica nel suo insieme dovrebbe realizzare un sussulto positivo. Un'ammucchiata centrista senza anima e tecnocratica potrebbe solo peggiorare la situazione. Chi vuole tagliare le ali alla Repubblica rischia di giocare con il fuoco e di aumentare le acque dell'astensionismo».

 

compleanno bettini peppe provenzano giuseppe conte compleanno bettini goffredo bettini compleanno di goffredo bettini

 

goffredo bettini foto di bacco (2)goffredo bettini foto di baccoconte gualtieri orlando franceschini festa bettiniandrea orlando gaetano manfredi roberto al compleanno di bettini giuseppe conte al compleanno di bettini giuseppe conte claudio mancini roberto gualtieri

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)