lucia annibali alfonso bonafede

GLI HANNIBAL MANETTARI CONTRO LA ANNIBALI - PER AVER OSATO PROPORRE UN RINVIO DELLA RIFORMA BONAFEDE, LA DEPUTATA DI ITALIA VIVA È BERSAGLIATA SENZA SOSTA SUI SOCIAL, C'È PURE CHI FA IL TIFO PER CHI L'HA SFIGURATA CON L'ACIDO. HO SUBÌTO ATTACCHI SPROPOSITATI MA NON È LA PRIMA VOLTA. DA "EROINA" DELLA CRONACA NERA DIVENTAI PER ALCUNI UNA PERSONA ORRIBILE PER LE MIE SCELTE POLITICHE''

Alessandro Giuli per ''Libero Quotidiano''

 

Lucia Annibali non si spaventa: è una garantista tenace, una donna che conosce il peso della sofferenza privata ma al clamore e agli insulti pubblici reagisce con la forza dell' intelligenza. Non c' è alcun cedimento emotivo nel nostro colloquio sul Lodo che porta il suo nome e che per poco non ha fatto saltare per aria la maggioranza giallorossa: due emendamenti presentati da Italia Viva e votati dal centrodestra, ma bocciati per un pelo, che avrebbero sospeso per un anno la riforma della prescrizione targata Bonafede.

 

lucia annibali

La battaglia non è finita, anche se ha provocato un grande tramestio parlamentare con una sordida coda di attacchi sui social contro l' avvocatessa di Urbino eletta alla Camera nel 2018 e nota alle cronache come vittima, nel 2016, di stalking e di un tentato omicidio culminato con uno sfregio a base di acido.

 

Onorevole Annibali, chi gliel' ha fatto fare?

«Sono orgogliosamente esposta come capogruppo di Italia Viva nella commissione Giustizia. Occuparmi di questi temi è la mia responsabilità. Abbiamo presentato due emendamenti al Milleproroghe, sono stati dichiarati ammissibili, li abbiamo messi ai voti. Tutto qui: si tratta di ordinari strumenti parlamentari per portare avanti un' idea di buon senso».

 

Il Pd, che sembrava attestato sulle stesse posizioni garantiste, sostiene che abbiate rinunciato a ogni mediazione. Il premier Conte dice avete preferito mettervi all' opposizione.

«Non siamo stati noi a votare con le opposizioni ma loro a convergere sulla nostra iniziativa. Il punto è cruciale: stiamo conducendo una battaglia, anche se il termine "battaglia" non mi piace, per far tornare il sistema della giustizia a una narrazione corretta, senza strumentalizzazioni. Tutti dovremmo convergere insieme, in nome dello stato di diritto, di fronte alla visione giustizialista dei Cinquestelle. Invece ci siamo trovati di fronte a un muro inspiegabile, sia sul piano politico sia sul piano della cultura giuridica».

 

Per la verità una mediazione c' è stata: ne è nato il lodo Conte con un disegno di legge che controriformerà la riforma Bonafede e con essa il processo penale.

alfonso bonafede luigi di maio

«Intanto mi è sembrato surreale dover impiegare così tanto tempo a spiegare che l' istituto della prescrizione non è il male, anche se in passato qualcuno ne ha abusato. È ridicolo dire che noi non vogliamo riformare il processo penale, è una ricostruzione infantile. Dopodiché, sì, il ddl in questione introduce altri margini negoziali e temporali: ci vorrà almeno un anno di tempo per portare il dossier a conclusione. Non possiamo immaginare che la riforma possa essere completata in due mesi, in regime di bicameralismo paritario e con tutte le audizioni previste. Tanto valeva approvare la mia proposta e rinviare di un anno la legge Bonafede».

 

Ma nella nuova legge non c' è solo la sospensione della prescrizione, ci sono anche vincoli più stringenti per accelerare i processi.

«Il tema va affrontato con la logica: non ha senso intervenire sulla prescrizione partendo dalla coda per arrivare alla testa. Dovremmo cominciare dai problemi prioritari: la prescrizione è il rimedio a una eccessiva lungaggine dei processi penali; nessuno nega che il processo accusatorio oggi non funzioni perfettamente, ma se il tempo medio per arrivare a sentenza è di 15 anni; se nella maggior parte dei casi lo Stato non riesce nemmeno a celebrare il primo grado di giudizio, non possiamo pensare che i cittadini restino in balìa dei tribunali. Di fronte a questo dato di fatto, la giustizia non può diventare una bandierina politica».

lucia annibali 3

 

Lei invece è diventata, suo malgrado, una bandiera della dignità femminile e politica oltraggiata dai soliti odiatori da tastiera l' hanno ricoperta di contumelie sui social network.

«Ho subìto attacchi spropositati ma non è la prima volta. Ce ne sono stati altri, fin dal 2016 quando mi espressi a favore del referendum costituzionale renziano. Da "eroina" della cronaca nera diventai per alcuni una persona orribile.

 

Poi, a fine 2017, quando collaboravo con la sottosegretaria Maria Elena Boschi, ci fu quell' episodio spiacevole con il direttore del Fatto, Marco Travaglio (lui si augurava che la legislatura venisse "sciolta nell' acido", lei replicò così: "Chi, come me, ha conosciuto gli effetti dell' acido, per sua sfortuna, si augura invece che questo non debba mai accadere a nessuno, nemmeno per scherzo", ndr). Quindi, con l' ingresso in politica, le aggressioni si sono moltiplicate».

LUCA VARANI FERMATO PER LO SFREGIO A LUCIA ANNIBALI

 

C' è un tizio in particolare, sul quale i pm hanno aperto un fascicolo per apologia di reato, che ha elogiato il suo sfregiatore definendolo «un mito» che ha fatto il suo dovere contro «una misera infame», che sarebbe lei.

« L' odio in rete colpisce molte donne, ma soprattutto le donne che fanno politica; se poi tuo malgrado sei conosciuta per un fatto personale di rilievo pubblico, ci mettono un carico ulteriore. La mia vicenda privata è stata mescolata con un tema tecnico come la prescrizione (e io ricordo che sono anzitutto una tecnica), così mi ritrovo rinfacciato il fatto di essere stata aggredita con l' acido Mi fa un po' innervosire il fatto che non capiscano l' aspetto tecnico della vicenda prescrizione; invece di approfondire il tema, gli odiatori mi dicono: proprio tu che sei stata ridotta così».

lucia annibali

 

Se esiste un identikit dell' odiatore medio, possiamo affermare che non è di destra né di sinistra: è soltanto una bestia eccitata dai social.

«Nessuno può sapere che cosa provo oggi dentro di me, qual è stato il mio percorso interiore, ed è molto triste. Se mi fossi dedicata ad altro rispetto all' impegno in politica, magari sarebbe andata diversamente. Ma il fatto che una donna si proponga in modo vincente ad alcuni non va giù. Ciò detto, e con tutte le implicazioni psicologiche che appesantiscono una realtà personale per me già tanto faticosa, sono stata educata a riprendermi la vita ogni volta che qualcuno tenta di portarmela via».

 

LUCA VARANI EX DI LUCIA ANNIBALI

Per fortuna lei ha anche ricevuto tanta solidarietà e in forma trasversale. Non soltanto da sinistra

«Sì, da Guido Crosetto a Giorgia Meloni e Roberto Calderoli: un bel segnale. Anche il ministro Bonafede è stato solidale, gli ho scritto in privato, siamo andati subito al di là della questione politica».

 

Lei è una persona schiva, mite, all' apparenza timida perfino. Preferirebbe tornare sui suoi passi oppure la politica è ormai un orizzonte professionale stabile?

«In questo momento sono una donna politica. Dopodiché io ragiono sempre sull' oggi. Ma devo dire che l' esperienza con Italia Viva rappresenta un motivo di forte crescita personale, ho conosciuto e sperimentato responsabilità diverse da quelle legate alla professione di avvocato».

 

Certo che se Renzi continua così, con le sue intemperanze politiche, c' è il rischio che torniate tutti a casa dall' oggi al domani

lucia annibali

 «Matteo è Matteo, gli vogliamo bene così. Non rimpiango la scelta di lasciare il Pd per Italia Viva e le assicuro che fra noi parlamentari renziani non c' è alcun disagio».

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...