L’ISIS È CON IL PETROLIO ALLA GOLA? IL RISCATTO DI 200 MILIONI CHIESTO AL GIAPPONE PER LIBERARE I DUE OSTAGGI, POTREBBE ESSERE LA CONSEGUENZA DELLE CASSE VUOTE, A CAUSA RIDUZIONE DEL PREZZO DEL GREGGIO VENDUTO AL MERCATO NERO

Non è però chiaro come Abe voglia rispondere alla sfida: ha inviato un collaboratore ad Amman per seguire la vicenda degli ostaggi e fonti giapponesi affermano di aver ricevuto informazioni di intelligence dagli israeliani - Il focus ora è sugli ostaggi: Kenji Goto è un contractor militare mentre Haruna Yukawa è un free lance noto in patria…

Condividi questo articolo


Maurizio Molinari per “la Stampa”

 

ISIS Goes Medieval on Gays 5.cached ISIS Goes Medieval on Gays 5.cached

Il Califfo sfida il premier giapponese Shinzo Abe minacciando di decapitare due suoi connazionali se entro venerdì non riceverà un riscatto di 200 milioni di dollari. Il video dello Stato Islamico (Isis) viene diffuso in coincidenza con il viaggio di Abe in Medio Oriente. Il premier è da poche ore a Gerusalemme, proveniente dal Cairo, quando i siti jihadisti postano il video di «Al Furqan» - centro di produzione di Isis - che mostra gli ostaggi Kenji Goto e Haruna Yukawa con la veste arancione dei condannati, inginocchiati sullo sfondo di colline brulle, con a fianco il boia mascherato che parla con accento inglese.

 

shinzo abe 000578 131 634x474 shinzo abe 000578 131 634x474

Torna John il boia 
È lo stesso killer che ha già ucciso cinque ostaggi occidentali ma questa volta si esibisce in una esplicita richiesta di riscatto. «Primo ministro giapponese, sebbene lei si trovi a 8500 km dallo Stato Islamico ha scelto di partecipare alla crociata contro di noi - dice il boia, impugnando un coltello - donando 100 milioni di dollari per addestrare gli apostati ad uccidere musulmani» dunque gli ostaggi saranno uccisi «entro 72 ore» se non sarà versata una cifra doppia. 

 

yukawa blooded s hreatens kill japan hostages yukawa blooded s hreatens kill japan hostages

Cifra esagerata
Nel riferimento ai 100 milioni di dollari c’è un’altra sfida di Isis ad Abe perché si tratta della cifra promessa dal premier, durante la tappa al Cairo, a favore dei rifugiati siriani: il Califfo fa capire di seguire con attenzione ogni passo della coalizione avversaria e di non tollerare intrusioni su quanto avviene nell’area dello Stato Islamico.

 

kenji goto jogo and haruna yukawa 04 image m 17 1421737817694 kenji goto jogo and haruna yukawa 04 image m 17 1421737817694

Anche in occasione della decapitazione di James Foley il Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi aveva chiesto un riscatto - 100 milioni di euro - ma allora la richiesta rimase segreta mentre ora è pubblica, a dimostrazione dell’intento di aprire un nuovo fronte di sfida agli «infedeli». Greg Ohannessian, arabista dell’Istituto di analisi militare di Dubai, ritiene che «dietro la richiesta di riscatto ci sono i problemi di bilancio causati a Isis dalla riduzione del prezzo del greggio» venduto al mercato nero. 
 

«Questo non è l’Islam»
La reazione di Abe arriva durante la conferenza stampa congiunta con il collega israeliano Benjamin Netanyahu: «Siamo indignati, è imperdonabile» afferma, tradendo evidente irritazione, prima di aggiungere che «questo estremismo è diverso dall’Islam» assicurando che «salvare la vita degli ostaggi è una priorità assoluta».

haruma yukawa, 0000578 752 634x477 haruma yukawa, 0000578 752 634x477 PETROLIO PETROLIO

 

Non è però chiaro come Abe voglia rispondere alla sfida: ha inviato uno stretto collaboratore ad Amman per seguire la vicenda degli ostaggi e fonti giapponesi affermano di aver ricevuto informazioni di intelligence dagli israeliani. Il focus ora è sugli ostaggi: Kenji Goto è un contractor militare mentre Haruna Yukawa è un free lance noto in patria.

 

Proprio oggi a Londra si incontrano 20 Paesi della coalizione anti-Isis per studiare nuove misure anti-terrorismo in risposta alla strage di Parigi. Fra le ipotesi sul tavolo c’è il rafforzamento della cooperazione di intelligence e leggi per consentire lo scambio di dati personali sui sospetti terroristi.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...