enrico michetti nerone incendio.

“AHO, MO’ BASTA CON QUESTA STORIA DI ROMA ANTICA” – ANCHE GIORGIA MELONI SI È PENTITA DI AVER CANDIDATO ENRICO MICHETTI, IL MISCONOSCIUTO “TRIBUNO” CHE RISCHIA DI VANIFICARE IL VANTAGGIO DEL CENTRODESTRA SULLA CAPITALE – SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO DEL PD, MICHETTI È AL 29 (NON PORTA UN VOTO IN PIÙ ALLE LISTE, LA RAGGI AL 19, GUALTIERI AL 25 E CALENDA AL 21. E AL BALLOTTAGGIO RISCHIA LA TRANVATA… – VIDEO

 

 

Alessandro De Angelis per www.huffingtonpost.it

enrico michetti 3

 

“Michetti chi?”, e si capiva già dai manifesti che c’era la fregatura. “Michetti chi?”, come “Michele chi?”, idea presa a prestito dalla fantasia altrui. Nel senso di Santoro, che vent’anni fa o giù di lì pubblicò un libro proprio con questo titolo, come risposta alla risposta che diede Enzo Siciliano, appena designato al vertice Rai, a chi gli chiese lumi sul destino di popolare conduttore: “Michele chi?”, come un carneade qualunque.

 

GIORGIA MELONI ENRICO MICHETTI

E quello di Samarcanda, Rosso e nero, le piazze l’antimafia, provocatore quanto basta, guascone quanto necessario, insomma, dice, vediamo chi è il signor nessuno. “Michetti, chi”, con quella scritta “avvocato cavaliere al merito della Repubblica italiana”, mica pizza e fichi, si dice a Roma, che fa un po’ “lei non sa chi sono io”, un po’ Don Calogero, l’arrampicatore sociale vestito in frac che si ritrova al cospetto del principe di Salina, prima del suo debutto in società al palazzo di Guarnalnera. E, ostentata la sua onoreficenza di cavaliere, si sente rispondere: “Qui non è abbastanza”.

 

enrico michetti matteo salvini simonetta matone

Si capiva, insomma, che era arrivato per mancanza di alternative, però quando si è capito meglio dopo le prime uscite pubbliche, è dovuta intervenire la Meloni che lunedì gli ha dato una bella strigliata.

 

confronto tra candidati sindaci di roma 8

Perché poi, se nomini console o senatore, per stare in tema di Antica Roma, il tuo cavallo, succede che, comunque vada, ancora oggi si parla di Caligola, più che del cavallo. E se il cavallo in questione non tira, il risultato della corsa viene addebitato a chi l’ha scelto: “Aho, mo basta con questa storia di Roma antica”, il senso del franco rimbrotto, con annesso invito a studiare, parlare più dei rifiuti che degli “acquedotti romani”, il suo vero cavallo di battaglia, “dei ponti, delle strade” dei tempi di Cesare.

 

enrico michetti simonetta matone

Si gioca molto Giorgia, perché nel momento cruciale del suo assalto al cielo – Fini partì da Roma, Chirac da Parigi, Johnson da Londra – ha rinunciato a una facile vittoria, temendo di rimanere impaludata, però se non funziona anche un’eventuale avrà un valore nazionale.

 

confronto tra candidati sindaci di roma 7

E già sta accadendo qualcosa. Un sondaggio riservato per il Pd su duemila casi, registra che Michetti, trainato dalle liste è al 29, cioè non porta un voto in più delle liste, la Raggi è al 19, Gualtieri al 25, Calenda al 21, il che significa che sta pescando tra i moderati del centrodestra, in quel mondo che una volta votava Forza Italia. E, udite udite, al ballottaggio sia Gualtieri che Calenda batterebbero Michetti 60 a 40, perché, come noto, al primo turno contano le liste, ma al secondo si vede il valore del candidato, appunto.

enrico michetti 5

 

“Mo’ basta”, dice Giorgia, che la responsabilità della scelta ce l’ha per intero e sa che, in fondo, Salvini mica si straccerebbe le vesti se a Roma si perdesse per colpa sua. “Ora mi devi sentire”, ha detto al tribuno folk di Radio Radio, che racconta alla signora Maria la superiorità degli acquedotti sulle Piramidi.

 

confronto tra candidati sindaci di roma 5

Si riparte dall’abc. Regola numero uno: chi è in vantaggio non fa confronti, perché rischia solo di perdere. Regola numero due: si studia e si parla dell’oggi, possibilmente in modo asciutto ed efficace. Regola numero tre: magari aprire un sito internet, è l’unico candidato che non ce l’ha, dove mettere un programma (che non ha neanche quello).

 

ROBERTO GUALTIERI VOTA ALLE PRIMARIE DEL PD PER ROMA

Insomma, l’opposto di quanto fatto finora. Riassunto delle puntate precedenti. Se gli chiedi, come gli hanno chiesto, il suo progetto, lui risponde che “Roma è un sogno, perché nessuna civiltà è stata pari a quella romana, che dopo Giulio Cesare sembrava tutto finito, poi è arrivato Ottaviano Augusto”. Se gli chiedi, come gli hanno chiesto, il modello per il dopo Raggi, risponde “la Roma dei Cesari”.

ENRICO MICHETTI MATTEO SALVINI

 

Se gli chiedi di turismo, risponde che “Roma è il centro logistico di un’area archeologica vasta che parte da Ostia e arriva a Caserta”. Sui soldi del Pnrr, dove Calenda e Gualtieri conoscono pure le virgole, un gigantesco “boh”. Sentite questa: “La progettualità è in ragione della visione”.

 

carlo calenda

E la visione? “Tu guardi quello che serve alla città, a quel punto progetti, dopo di che devi rinvenire le risorse per realizzare quei progetti. E allora non sai se ti serve tanto o poco. Ti serve il giusto”. Morale della favola? “Quindi non lo puoi pianificare a monte. Il processo di finanziamento è un processo a valle”.

 

Sia detto senz’offesa ma nel pissi pissi sottovoce nel centrodestra è diventato una macchietta, perché veramente non parla d’altro, fino a declinare una singolare forma complottismo sulla memoria, chissà nemmeno ci fossero i Galli o Teutoni in agguato: “Vogliono oscurare la storia di Roma, la cosa più grande che c’è. Io non so se dietro c’è qualche disegno particolare, abbiamo avuto il Rinascimento, barocco e ci dobbiamo vendere alle grandi banche”.

confronto tra candidati sindaci di roma 3

 

Si dirà, la perfidia del cronista, accecato dalle frasi più appariscenti. E allora, rapido fact checking. Sui rifiuti ha dichiarato a Repubblica (11 luglio 2021) che non servono nuovi termovalorizzatori ma occorre portare la raccolta differenziata al 75per cento e avviare “un piano straordinario di porta a porta”.

 

enrico michetti 4

Le stesse promesse (disattese) che fece la Sindaca Raggi nel 2016. Poi nella sua consueta diretta del sabato su Radio Radio il 31 luglio 2021 ha cambiato idea cambia idea sostenendo che le linee di incenerimento di San Vittore (unico inceneritore del Lazio) possono essere aumentate.

 

confronto tra candidati sindaci di roma 10

Sui trasporti, la proposta principale è il ripristino del bigliettaio, grande classico delle campagne elettorali, ma poi mai realizzata perché raddoppia il costo del personale sugli autobus. Sul verde ha sostenuto che Roma ha perso il 40 per cento del patrimonio arboreo, praticamente quasi la metà degli alberi, peccato che, dati alla mano, siano molti meno. Ha pure proposto di demolire e rifare lo stadio Flaminio, peccato che è vincolato e dunque non può essere né ampliato né demolito. E così via. Michetti chi? Auto-presentatosi come il signor nessuno, un mister Wolf tutto da scoprire, pronto a risolvere problemi. Ora si è fatto conoscere, ed è già un problema. Per chi lo ha proposto e per chi lo ha mal digerito.

cinghiali a spasso per roma il video di michetti 4

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?