“DA DRAGHI PAROLE DI TERRORE” - MENTRE SALVINI CORRE A FARSI VACCINARE E SI FA FOTOGRAFARE CON IL GREEN PASS SUL TAVOLO ("MA NON È UNA RISPOSTA A DRAGHI"), GIORGIA MELONI RINTIGNA SU FACEBOOK: “È UN ANNO E MEZZO CHE A PAGARE SONO SEMPRE GLI STESSI: BAR, RISTORANTI, IL SETTORE DELLO SPORT E DELLA CULTURA”. CARA GIORGIA, PAGHEREBBERO ANCORA DI PIÙ SE FOSSERO COSTRETTI A RICHIUDERE. È PROPRIO A QUESTO CHE SERVE IL CERTIFICATO VERDE - POI IN SERATA ANNUNCIA: "MI VACCINO, NON SONO NO-VAX..."

-

Condividi questo articolo


 

 

 

 

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

SALVINI SU TWITTER SPARA LA SOLITA FOTO "BUONGIORNISTA" CON CAFFÈ E UN "QR CODE" STRATEGICAMENTE IN BELLA VISTA: PARE SI SIA VACCINATO...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/vedi-come-si-quot-convincono-quot-no-vax-soci-correre-farsi-277514.htm

 

SALVINI, MI SONO VACCINATO MA NON È RISPOSTA A DRAGHI

(ANSA) - ANCONA, 23 LUG - "Stamani mi sono vaccinato, ma non è una risposta all'appello di Draghi": a dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, oggi a Macerata per sostenere il referendum sulla giustizia.

 

"La mia - ha detto - è stata una libera scelta, ma non ho alcun diritto a imporre niente a nessuno, soprattutto quando si parla di bimbi e ragazzi".

 

"Gli scienziati inglesi e tedeschi non penso che siano matti quando dicono che vaccinare giovani sotto i 18 anni, in salute, non è saggio. Ci sono da vaccinare ancora tanti settanta-ottantenni, senza rinchiudere di nuovo in casa i diciottenni che hanno già tanto sofferto" ha concluso.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

MELONI, MI VACCINO, NON SONO NO VAX 

(ANSA) - PIETRASANTA, 23 LUG - "Sì mi vaccino, non sono no vax, non sono contraria ai vaccini". Lo ha detto il leader Fdi Giorgia Meloni a margine della presentazione del suo libro al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). (ANSA).

 

SALVINI SI È VACCINATO: «SALUTE E LIBERTÀ VANNO INSIEME». IRA MELONI SU DRAGHI: «DA LUI PAROLE DI TERRORE»

GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

Francesca Del Boca e Alessandro Sala per www.corriere.it

 

Giorgia Meloni la prende decisamente male e accusa Mario Draghi di diffondere «parole di terrore» sui vaccini, evocando uno scenario di privazione delle libertà. Matteo Salvini, che pure era il destinatario indiretto delle osservazioni del capo del governo — rispondendo ad un cronista a margine della presentazione del Green Pass il premier aveva spiegato che «gli appelli a non vaccinarsi sono un appello a morire» — ostenta invece un sorriso radioso mentre in una foto pubblicata sul suo profilo Facebook sorseggia un caffé al bar.

giorgia meloni giorgia meloni

 

Ma non un bar qualsiasi: la colazione del leader leghista oggi è avvenuta ad un tavolino del Vapore 1928, locale annesso alla Fabbrica del Vapore, uno dei principali hub vaccinali del centro di Milano, facilmente riconoscibile sullo sfondo.

 

Sul tavolino, sotto la mascherina blu con l'effigie di Alberto da Giussano, un foglio stampato con in bella vista un Qr Code e la scritta Regione Lombardia. I cittadini lombardi notano subito la netta somiglianza con il certificato di avvenuta somministrazione di una dose di vaccino. Non è il Green Pass, ma un primo passo per ottenerlo.

 

«Siamo stupefatti»

SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

Il suo staff inizialmente non conferma e non smentisce, trincerandosi dietro il fatto che si tratta dati sanitari sensibili. Ma le agenzie di stampa non hanno dubbi e battono la notizia. Del resto lo stesso Salvini, che aveva sempre lasciato intendere di volersi immunizzare, non ha fatto nulla per nascondere le tracce.

 

Chi si attendeva una risposta dura al premier, insomma, probabilmente è rimasto deluso. Nel commento che accompagna la foto, il numero uno leghista si limita a scrivere che «Salute, lavoro e libertà devono stare insieme».

mario draghi 3 mario draghi 3

 

Aggiunge che «a volte nei palazzi della politica combattiamo da soli, ma il sostegno di milioni di italiani ci regala forza e coraggio. Vi si vuole bene amici». Con tanto di smiley sorridente.

 

La replica a Draghi resta affidata a non precisate fonti leghiste che attraverso l'Ansa fanno sapere che «non si è attenuata, con il passare delle ore, la sorpresa» per le «frasi molto dure». E ancora: «Per usare un eufemismo possiamo dire che siamo rimasti stupefatti». Oltre lo stupore, niente.

meme sul green pass meme sul green pass

 

«Questa non è libertà»

Di ben altro tono il commento di Giorgia Meloni, sempre via Facebook: «I numeri sembrano non contare più. Nonostante i dati delle terapie intensive siano ampiamente sotto controllo, il Green pass è diventato il nuovo mantra da imporre».

 

La leader di FdI parla di «scienza di governo» e di «parole inquietanti» e si chiede: «I Paesi europei che sconsigliano il vaccino a bambini e adolescenti stanno quindi invitando la popolazione a morire?».

meme su draghi e green pass meme su draghi e green pass

 

Poi il pensiero agli esercenti che il Green Pass finiranno col subirlo: «É un anno e mezzo che a pagare sono sempre gli stessi: bar, ristoranti, discoteche, il settore dello sport, della cultura e dello spettacolo. Mentre a beneficiarne sono sempre i soliti noti». Per concludere, sull’obbligatorietà del vaccino per ottenere il lasciapassare: «Non è accettabile che l’obbligatorietà del foglio verde costringa subdolamente i cittadini a vaccinarsi, pena l’esclusione dalla vita sociale. Questa non è libertà».

matteo salvini e giorgia meloni matteo salvini e giorgia meloni giorgia meloni giorgia meloni

mario draghi in conferenza stampa mario draghi in conferenza stampa

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...