“È UNA FANFARONATA DAI CONTORNI VAGHI” – RINO FORMICA STRONCA LA RIFORMA DEL FISCO BY MELONI: “LA VAGHEZZA SERVE A CREARE UNA CONDIZIONE NELLA QUALE TUTTI POSSANO TENERSI LE MANI LIBERE. SARÀ UN PASSATEMPO PER DIMOSTRARE CHE IL PARLAMENTO FA QUALCOSA” – “LA MAGGIORANZA È MOLTO DEBOLE: SI PERDONO DIETRO A MICRO-CORPORAZIONI. CERCANO DI CONTENTARE TUTTI: QUALCHE MIGLIAIO DI CONCESSIONARI DI SPIAGGIA, AZIENDE PICCOLE E GRANDI. NON PUOI TOCCARE NEPPURE I CONCESSIONARI DEI TAVOLINI DA BAR…”

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rino formica rino formica

Estratto dell’articolo di Fabio Martini per “La Stampa”

 

Rino Formica […] accetta di passare al setaccio la riforma del fisco approntata dal governo e il suo esordio è questo: «Cos'è il fisco amico del quale parlano? Loro pensano ad un fisco col quale si trattano quotidianamente le possibili convergenze. Col concordato preventivo si reintroduce un sistema preistorico, si torna alle trattative che si facevano 60 o 70 anni fa nei Comuni con i commercianti, con le famiglie….».

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

L'impianto della riforma si intuisce, ma ci sono "pezzi" mancanti, che possono portare da una parte e anche in direzione opposta?

«Una riforma all'insegna dell'"avanti, c'è pane per tutti", ognuno ha la sua riduzione: una fanfaronata dai contorni vaghi. E la vaghezza serve a creare una condizione nella quale tutti possano tenersi le mani libere visto che per approvare, eventualmente, la riforma serviranno anni e anni. Sarà un passatempo per dimostrare che il Parlamento fa qualcosa».

 

Però alcune novità sono scritte nere su bianco, in alcuni casi non possono produrre anche utili semplificazioni?

giorgia meloni al mare giorgia meloni al mare

«Chiedo: fateci l'elenco delle agevolazioni fiscali in atto.  Costituite subito una struttura per l'incrocio di tutti i dati. Varate una norma di chiusura contro l'elusione fiscale, che ha fatto ricchi molti studi professionali e agevolato l'evasione fiscale dei potenti».

 

Politicamente parlando, che riforma è?

«La riforma vaga e futuribile di una maggioranza debole, davvero molto debole: si perdono dietro a micro-corporazioni. Cercano di contentare tutti: qualche migliaio di concessionari di spiaggia, aziende piccole e grandi. Non puoi toccare neppure i concessionari dei tavolini da bar. E d'altra parte un sistema fiscale è lo specchio degli equilibri politici e sociali di un Paese. Non è casuale che la presidente Meloni si sia richiamata all'anniversario dell'Unità italiana…».

maurizio leo giorgia meloni maurizio leo giorgia meloni

 

[…]  Uno dei capisaldi della riforma è il concordato preventivo: solo una scorciatoia o può incoraggiare il contribuente recalcitrante?

«E' una forma di primitivismo fiscale!».

 

Uno dei suoi aforismi? L'irresistibile amore per la battuta?

«No. Siamo entrati in una fase che somiglia ai vecchi accordi che si facevano nei Comuni per esempio dai commercianti che trattavano come categoria un abbassamento daziario per le imposte di consumo, mentre i singoli trattavano l'imposta di famiglia con un concordato preventivo che valeva per gli anni successivi…».

 

MAURIZIO LANDINI E GIORGIA MELONI CON MARIO SECHI E PATRIZIA SCURTI ALLE SPALLE MAURIZIO LANDINI E GIORGIA MELONI CON MARIO SECHI E PATRIZIA SCURTI ALLE SPALLE

[…] La presidente del Consiglio ha spiegato al congresso della Cgil, senza arretramenti o compiacenze, la sua riforma del fisco e se ne è andata persino con un mezzo applauso: bravi sia l'ospite che i padroni di casa?

«Ho l'impressione che si sia recitata una commedia. La presidente Meloni ha rinunciato ad accanirsi contro il sindacato che negli ultimi 30 anni ha faticato a difendere salari e diritti. Ha fatto solo un accenno, come per dire: attenti a non attaccarmi, altrimenti…

E infatti anche la Cgil ha rinunciato ad attaccare il governo e abbiamo scoperto che il dialogo serve per poter ascoltare e successivamente per essere ascoltati».  […]

giorgia meloni parla al congresso della cgil 6 giorgia meloni parla al congresso della cgil 6

 

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