“NON RIENTRO NEL PD: ANCORA CREDETE A QUEL CHE DICE RENZI?” - BERSANI A “CIRCO MASSIMO” ESCLUDE IL RITORNO A CASA DOPO LA SCISSIONE DI MATTEUCCIO: "MI GIRANO QUANDO MI PARAGONANO A RENZI. NOI CE NE SIAMO ANDATI PERCHE’… - IL GOVERNO CONTE? BALLERA’ MA REGGERA’. ORA A SINISTRA ORA BISOGNA LANCIARE UNA COSA NUOVA  - L’EMILIA? PERDERLA SAREBBE UNO DEI DISPIACERI PIU' GROSSI DELLA MIA VITA" – E SUL CASO SOZZANI…

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da Circo Massimo - Radio Capital

 

RENZI BERSANI RENZI BERSANI

Di scissione in scissione. L'addio di Renzi al Pd ha ricordato a molti un'altra rottura recente, quella che portò parte dei dem a uscire dal partito per fondare Articolo Uno. Fra loro c'era Pier Luigi Bersani, che però rifiuta il paragone:

 

"Quando mi danno dello scissionista e mi paragonano a Renzi, mi girano un po'", dice Bersani a Circo Massimo, su Radio Capital, "noi non siamo stati dei girovaghi, e non è che ce ne siamo andati perché c'era antipatico Renzi, ma perché si era aperto un problema politico grosso come una casa. Dicevamo che tagliando i rapporti con un pezzo del nostro mondo si sarebbe aperto un varco nei ceti popolari per una destra nuova e regressiva. Non se ne poteva neanche discutere. Ce ne siamo andati per dire 'non in nostro nome'. E questa cosa è successa".

 

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La famosa mucca nel corridoio che proprio Bersani evocò con una metafora rimasta celebre: "E la mucca si è presa le roccaforti, da Sesto San Giovanni a Imola", ricorda l'ex ministro. Che non è stupito dalla mossa di Renzi: "Renzi fa quello che ha sempre provato a fare anche nel Pd, cioè un partito personale, orientato al centro, che tagliasse le radici anche simboliche con tutte le sinistre di domineddio di questo Paese", attacca l'ex ministro, "è stato un segretario di un grande partito che si è fatto una fondazione sua, che aveva un appuntamento programmatico, la Leopolda, suo... me l'aspettavo, ovvio! Di cosa discutiamo? Chi si è abbandonato a questo tipo di logica però rifletta, perché questi nuovi fatti non aiutano questo governo.

 

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Non lo faranno cadere ma lo terranno in scacco. L'esecutivo ballerà, ma reggerà". Il primo giro di valzer c'è stato ieri, quando la maggioranza è andata sotto alla Camera, che ha votato contro l'autorizzazione a procedere contro il deputato di Forza Italia SozzanI: "Non nego la diversità di sensibilità di opinione sui temi della giustizia, ma se uno avesse seguito bene il dibattito in Parlamento farebbe titoli più prudenti. Non sta in piedi buttarla in politica quando si parla dell'arresto di una persona", sminuisce Bersani, "I partiti danno indicazioni più o meno blande e ognuno vota come vuole, su un tema francamente opinabile. Facciamola a metà 'sta cosa".

 

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Il presidente di Articolo Uno esclude un rientro fra i dem e fa una proposta alternativa: "Pensiamo di risolvere questo problema con le porte girevoli nel Pd? Bisogna darsi un'orizzonte e lanciare una cosa nuova. Se fossi nel fratello maggiore di quest'area, cioè in Zingaretti, farei un appello largo, bisogna convocare un'assemblea fra quelli titolati a ritenersi di una cultura democratica di sinistra disposte a costruire un'alternativa a questa destra, gente che non crede in ipotesi centriste che non esistono ma in ipotesi alternative, riunirle, mettere insieme un gruppo per portare un programma di dieci punti fondamentalmente su temi sociali.

 

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Se il percorso porterà a una federazione o a una roba tipo L'Ulivo o a un nuovo soggetto politico... lasciamolo al percorso. Stare sui vecchi passi", insiste Bersani, "non è sufficiente. E sul piano politico bisogna rompere la barriera fra l'elettorato dei 5 stelle e quello del centrosinistra. La cosa non si risolve con il Pd e i cespuglietti intorno. Sono popoli che hanno contiguità". Intanto, sì al patto per le regionali: "Sarei del tutto d'accordo. Suggerisco di prenderla con cautela, senza forzature che possono determinare dei rigetti.

 

RENZI E BERSANI RENZI E BERSANI

Città per città, regione per regione, bisogna vedere intanto dove c'è la possibilità, e dare tempo al tempo". Sì di Bersani anche alle liste civiche in Umbria ("non credo sia questione di travestimento, c'è stato un terremoto che induce molti a considerare di avere una pausa sul piano strettamente politico, non credo che sia un trucco ma che ci sia qualcosa di serio") ma non in Emilia: "Lì è più complicato, c'è una storia di cambiamenti e di conquiste. Perdere la regione sarebbe uno dei dispiaceri più grossi della mia vita e per la politica sarebbe un colpo micidiale". Alla patrimoniale chiesa dal segretario della CGIL Landini, il deputato risponde: "Direi che ci mettiamo d'accordo subito. Di patrimoniali in questo momento incassiamo 46 miliardi l'anno fra IMU e bolli sui prodotti finanziari.

 

IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI

Io dico l'anno prossimo di prenderne comunque 46 ma progressivi. Così esento e azzero i redditi più bassi. Si può ragionare di patrimoniale abbassando le tasse a chi ha meno". Sui social c'è chi vuole Bersani presidente della Repubblica: "Ci sono anche i matti come i cavalli", risponde con una battuta, "gli voglio bene, lo dico in modo affettuoso. Ma vedrete che non capiterà".

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