il totoministri di giorgia meloni by macondo sergio mattarella mario draghi salvini berlusconi

“IL PROBLEMA NON È MATTEO CHE SI È IMPUNTATO SUL VIMINALE, È GIORGIA CHE NON TROVA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA” – SI COMINCIA BENE: IL CENTRODESTRA ANCORA NON GOVERNA E GIÀ LITIGA. COME PENSANO DI RIUSCIRE A DURARE A PALAZZO CHIGI? – SALVINI E BERLUSCONI SONO INSOFFERENTI: HANNO PAURA DI RIMANERE FUORI DAI POSTI CHE CONTANO. LA PREMIER IN PECTORE È PREOCCUPATA E MALEDICE IL GIORNO IN CUI QUEI DUE MAL-DESTRI, INSIEME A CONTE, HANNO FATTO CADERE DRAGHI…

Francesco Olivo per “La Stampa”

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

La pressione è forte e Giorgia Meloni è costretta a mettere un freno: «Lasciatemi lavorare». Quelli che le starebbero ostacolando il lavoro, assai improbo, di formare una squadra di governo sono gli alleati. Un motivo dicono di averlo: Lega e Forza Italia si sentono messe da parte da una trattativa di cui non riescono a cogliere punti fondamentali.

 

La premier in pectore resta chiusa nella sua stanza al sesto piano di Montecitorio e lascia trapelare poco, suscitando grande agitazione. Le rare notizie filtrate dai suoi sono state motivo di ira: tanto che, secondo quanto ha ricostruito il Foglio, Meloni sarebbe persino uscita dalla chat di WhatsApp dei parlamentari.

 

MURALE SALVINI MELONI BERLUSCONI A ROMA

La Lega manda messaggi molto secchi: «Il problema non è Matteo che si è impuntato sul Viminale, ma è Giorgia che non trova il ministro dell’Economia», dice una fonte di via Bellerio. Il Carroccio chiede alla presidente di Fratelli d’Italia di agire più velocemente. Salvini lo fa a modo suo, snocciolando ministeri che, a suo dire, potrebbero spettare alla Lega.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI 66

L’ultimo in ordine di tempo è quello della Famiglia «e della Natalità», come ha spiegato lui stesso ai militanti leghisti nell’incontro di Saronno di giovedì sera. Per la Lega sarebbe un posto chiave dal quale portare avanti le proprie battaglie identitarie, specie in un governo che rischia, è il timore di molti nel partito, di apparire schiacciato sui «dogmi europeisti» e quindi poco caratterizzato a destra.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

In corsa ci sarebbero Alessandra Locatelli, che questo ruolo lo ha ricoperto in passato e ora è assessore alla Famiglia e alla Disabilità della Regione Lombardia, ed Erika Stefani ministro uscente. Molte meno chance per Simona Baldassare, eurodeputata e responsabile del Dipartimento famiglia della Lega, esponente del movimento «pro-life», in prima fila contro il Ddl Zan.

 

Baldassarre nega di essere stata contattata: «Apprendo da voi di questa candidatura e sono a disposizione del partito. La mia figura è divisiva? No, mi sono battuta sempre per la vita e la difesa delle giovani ragazze che vogliono portare avanti la gravidanza ma, come hanno detto i leader, nessuno mette in discussione la 194, ma si applichi tutta».

 

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 5

Resta aperta la questione Viminale. Salvini fa sapere che «non ci sono veti contro di me». Le resistenze in realtà sono forti, il segretario ne è consapevole e quella di ieri è una mossa per stanare i suoi critici. Come per dire: «Ditemi in faccia perché non posso tornare al ministero dell’Interno». Insistere è fondamentale per poi chiedere delle compensazioni. I piani alternativi del leader leghista restano l’Agricoltura e le Infrastrutture e Trasporti, quest’ultimo dicastero ha la competenza sui porti e la guardia costiera, un posto chiave per le campagne anti immigrati. Per avere una lista di ministri completa passeranno ancora alcuni giorni, prima c’è un’altra scadenza: la scelta dei presidenti delle Camere.

 

SALVINI - MELONI - BERLUSCONI BY GIANNELLI

Il duello principale, a oggi, si svolge al Senato: Fratelli d’Italia vuole Ignazio La Russa, mentre la Lega chiede con molto forza di votare Roberto Calderoli. In questo modo, di fatto, Salvini toglie il suo appoggio a Giancarlo Giorgetti, indicato da molti come presidente della Camera (la Lega non può di certo guidare le due assemblee), lasciando il posto a Fratelli d’Italia (c’è l’ipotesi Francesco Lollobrigida, che però dovrebbe restare capogruppo).

 

Ma per FdI la guida di Palazzo Madama è strategica e Calderoli potrebbe tornare a fare il ministro per gli Affari regionali. In questa partita non dovrebbe entrare Forza Italia, anche perché Antonio Tajani ha detto di non essere interessato a presiedere l’aula di Montecitorio. Per lui si rafforza l’ipotesi Farnesina. Mentre Licia Ronzulli resta al centro di uno scontro: FdI denuncia una pressione eccessiva di Silvio Berlusconi per imporre la fedelissima.

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 3

 

Il braccio di ferro si potrebbe concludere assegnandole il ministero del Turismo. Gli azzurri continuano a credere di poter inserire nella lista Francesco Paolo Sisto, destinato alla Giustizia. L’avvocato barese nei giorni scorsi ha visto Guido Crosetto, ma la strada verso via Arenula è ricca di ostacoli: «È opportuno nominare un legale di Berlusconi? », si chiedono in FdI. Meno impervio il percorso di Adolfo Urso, nonostante l’attivismo di alcune alte sfere militari dentro al ministero. Alla Cultura spunta il nome dello storico Giordano Bruno Guerri.

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNYBERLUSCONI SALVINI MELONIsalvini meloni berlusconi piazza del popolo 4

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO