matteo renzi salvini

“RENZI? NON QUERELO QUASI MAI NESSUNO, TANTO LO STANNO GIUDICANDO GLI ITALIANI” – MATTEO SALVINI RISPONDE ALLE ACCUSE DELL’EX PREMIER SU UNA PARTE DEI 49 MILIONI DELLA LEGA USATI PER CREARE “LA BESTIA”, "LO STRUMENTO DELLA DISINFORMAZIONE DELLA LEGA" – IL SENATORE DI RIGNANO: "SONO CURIOSO DI CAPIRE SE SARÒ QUERELATO", MA IL TRUCE FA SPALLUCCE...

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

matteo renzi in senato 2

L' accusa è precisa: «Affermo pubblicamente che Salvini ha usato parte dei 49 milioni di euro (i fondi spariti al centro di varie inchieste per riciclaggio e finanziamento illecito, ndr) per creare La Bestia, lo strumento di disinformazione della Lega». La sfida è chiara: «Sono curioso di capire se sarò querelato».

 

Matteo Renzi torna in pista, con una lunga intervista su Repubblica, e sembra annusare nell' aria capitolina guai grossi in vista per il capo del Carroccio. Un po' come, nell' ormai lontano 2009, Massimo D' Alema «fiutò» l' aria delle procure attorno al governo Berlusconi e avvertì che, di lì a poco, sarebbero arrivate «scosse» e che l' opposizione doveva essere «pronta» ad affrontarle.

 

MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI

Ora l' ex premier Pd affonda il colpo sui 49 milioni, dei cui oscuri passaggi di mano e destinazione si stanno occupando diverse procure, e aspetta la risposta. Che arriva, esattamente nei termini che Renzi aveva previsto: «Non querelo quasi mai nessuno - spiega il vicepremier leghista- Se avessi dovuto querelare Renzi tutte le volte che mi ha insultato... Tanto lo stanno giudicando gli italiani».

 

Insomma, Salvini preferisce lasciar cadere l' accusa di aver usato quei fondi (su cui i tribunali hanno calato la mannaia del sequestro) per alimentare la sua macchina della propaganda denominata, in modo poco rassicurante, «La Bestia». Ma Renzi non molla l' osso, evidentemente convinto che «il tempo è galantuomo» e quei nodi, per il capo leghista e per i partiti che guadagnano voti diffondendo «fake news» facendo «pagare il contribuente», arriveranno al pettine: «Nei prossimi mesi ci saranno novità», assicura, e «Salvini ha una paura matta della verità».

SALVINI LUCA MORISI

 

Poi avverte: «Salvini non è un pericolo per la democrazia. Dirlo lo trasforma in martire e ci porta a giocare la partita che lui vuole giocare. Salvini è qualcosa di diverso, forse persino di peggio: un seminatore di odio, un predicatore di intolleranza. Il pericolo per la democrazia casomai deriva dall' utilizzo spregiudicato di fake news sui social». Ed è di questa operazione di diffusione di contenuti destinati a provocare «paura e intolleranza» che l' ex leader del Pd accusa la macchina comunicativa del capo del Carroccio.

 

matteo salvini pollice verso a renzi

Macchina costosa, la «Bestia», che serve a produrre e propagare i continui messaggi social del Capitano, calibrati nei toni e nei destinatari dall' ampio staff guidato da Luca Morisi: martellamento costante di autopromozione, che ora è quasi interamente a libro paga del Viminale: il «Sistema Intranet» che gestisce le pagine social di Salvini, è curato da Morisi e Andrea Paganella, oggi stipendiati rispettivamente come consigliere strategico e capo della segreteria. Sotto di loro lavorano i quattro membri del «team social» salviniano (tra cui il figlio di Marcello Foa), tutti assunti al ministero.

matteo renzi in senato 1

 

Il costo totale, per le casse pubbliche, è di 314mila euro l' anno, senza contare i 90mila del capo ufficio stampa Pandini: la «Bestia», ha calcolato l' Espresso, ci costa circa mille euro al giorno. Ma è sulla fase precedente all' arrivo al governo di Lega e Cinque Stelle che si concentra l' attenzione di Renzi, che da tempo chiede una commissione parlamentare d' inchiesta «sulle fake news», sui legami tra «La Bestia» di Salvini e le aziende pubbliche, per capire se parte dei 49 milioni sottratti dalla Lega sono finiti a Morisi e se la Casaleggio Associati prende soldi da soggetti pubblici». In Parlamento è stata anche depositata, nel novembre 2018, una interrogazione Pd che poneva le stesse questioni al ministro dell' Interno. Interrogazione rimasta senza risposta. Ora però attorno Salvini sembra crescere l' assedio: il caso Siri, l' inchiesta lombarda che lambisce Giorgetti, la procura di Genova che dà la caccia ai 49 milioni. E Renzi si dice certo che qualche «novità» sia in arrivo.

LUCA MORISIMatteo RenziLUCA MORISImatteo renzi presenta il libromatteo renzi in senato legge il suo libro

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...