LETTA COME IL MAGO HOUDINI: FA SPARIRE POSTI DI LAVORO – SOLO A NOVEMBRE NE SONO SCOMPARSI 57MILA, IN UN ANNO 448MILA - DISOCCUPAZIONE MAI COSÌ ALTA DAL 1977

Roberto Bagnoli per il "Corriere della Sera"

In un solo mese, lo scorso novembre, sono scomparsi 57 mila posti di lavoro, in un anno 448 mila. I disoccupati sono così arrivati a quota 3 milioni e 254 mila unità portando il tasso complessivo a 12,7%. È il peggiore degli ultimi 36 anni, dal 1977 quando vennero introdotte le serie storiche trimestrali.

Così come è la peggiore percentuale, nello stesso arco di tempo, di disoccupazione giovanile che è arrivata all'incredibile cifra del 41,6%, quasi uno su due ragazzi tra i 15 e i 24 anni, al netto degli studenti, non ha un impiego e vive con le risorse della famiglia. Chi ancora non si è reso conto della situazione drammatica in cui versa l'economia dell'Italia il cui Pil (la somma della ricchezza lorda) dal 2007 è crollato di 9,1 punti, ora non ha più alibi.

Sempre secondo l'Istat i giovani inattivi sono complessivamente 4 milioni e 424 mila, aumentati di quasi il 2% nell'arco di un anno. Nello stesso periodo hanno perso l'impiego 448 mila persone; la crisi ha colpito soprattutto gli uomini (+17,2%) rispetto alle donne (+6,1%). Brutte news anche dall'Inps per quanto riguarda la cassa integrazione: in sei anni sono stati erogati 5,4 miliardi di ore anche se nell'ultimo anno (2013) si è verificato un leggero miglioramento dell'1,4% dovuto in gran parte alla ordinaria e a quella in deroga. È schizzata del 19%, invece, quella straordinaria. Quasi due milioni le domande di disoccupazione in 11 mesi, con una crescita del 32,5%.

A novembre sono risultati occupati 924 mila giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo dell'1,3% rispetto al mese precedente (-12mila) e di 12,4% su base annua (-131mila). Il tasso di occupazione giovanile si è così ridotto al 15,4%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,1 punti su anno. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, sottolinea Istat, è la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi, occupati o disoccupati.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché studiano. Il numero dei giovani inattivi, rileva l'Istat, è pari a 4 milioni e 424mila, in aumento dello 0,3% su ottobre (+11mila) e dell'1,9% su base annua (+81mila). Il tasso di inattività dei giovani tra i 15 e i 24 anni è al 73,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali sull'ultimo mese e di 1,7 punti nei 12 mesi.

La politica ha reagito a modo suo. Angelino Alfano e Matteo Renzi si sono affidati a Twitter . Per il vicepremier, ministro degli Interni e leader del Nuovo centrodestra «dopo i dati Istat su disoccupazione, dobbiamo ancora parlare di matrimoni gay, legalizzare la cannabis e frontiere aperte a immigrati? No prima c'è il lavoro!».

Il segretario del Pd e sindaco di Firenze rilancia annunciando la bozza del JobsAct. Il segretario generale Susanna Camusso nei giorni scorsi ha avuto modo di dire che da sole le regole non bastano, ci vuole ben altro. E ieri ha rincarato la dose stigmatizzando come ««le previsioni che abbiamo davanti, anche per gli effetti della ristrutturazione del sistema industriale e produttivo, sono di una prosecuzione di questa riduzione dell'occupazione, di un aumento dei licenziamenti e delle difficoltà».

«Per questo diciamo che non c'è una svolta politica - aggiunge - se non si parte dal tema della creazione di lavoro e dell'investimento». I dati sono «il segno che l'onda lunga della crisi continua ancora a distruggere posti di lavoro più rapidamente di quelli che si creano», commenta il ministro del lavoro Enrico Giovannini. Un dato positivo, però, sottolinea ancora, c'è ed è quello relativo ai numeri di contratti attivati rispetto a quelli cessati nel terzo trimestre 2013 «che però non cambia la tendenza complessiva del dato».

Per l'ex ministro del Lavoro e ora presidente dei senatori Ncd Maurizio Sacconi «la maggioranza deve rivelarsi capace di produrre un massimo comune denominatore con riferimento tanto alla regolazione quanto alla riduzione del costo indiretto del lavoro».

Sulle regole Sacconi insiste nel chiedere «significativi correttivi alla legge Fornero, con particolare riguardo all'apprendistato e alle tipologie contrattuali diverse dal contratto a tempo indeterminato». E sul taglio del cuneo fiscale, chiesto a gran voce da imprenditori e sindacati in un documento comune del settembre scorso, «si deve realizzare con prioritaria attenzione al salario di produttività».

Mentre la politica nei prossimi giorni cercherà la difficile quadra, oggi si riapre il confronto che si preannuncia molto in salita tra governo, sindacati e imprese sul fronte della riforma degli ammortizzatori sociali. Si discuterà anche del decreto interministeriale con cui l'esecutivo intende riscrivere le regole sulla Cig in deroga che Cgil, Cisl e Uil avevano già contestato accusando il provvedimento di realizzare «un marcato arretramento della capacità di mantenere il sistema della protezione sociale».

Governo e sindacati la pensano diversamente e l'incontro di oggi rischia di aumentare le tensioni. Cgil,Cisl e Uil in sostanza difendono l'attuale meccanismo di Cassa integrazione - finanziato in gran parte con le risorse di imprese e lavoratori - e criticano quella in deroga che costa molto (alla collettività) e serve a poco. «Mi pare rischioso avventurarsi in una discussione su una riforma degli ammortizzatori sociali nel mezzo di una crisi che continua a essere pesante», commenta il segretario confederale Cisl Luigi Sbarra .

 

 

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE SACCOMANNI E LETTA LETTA E SACCOMANNI images RENZI E ALFANO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BRUNO VESPA Susanna Camusso Nicola Zingaretti

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...