LOTITO FOR PRESIDENT! - MA QUALI MONTI, LETTA, ALFANO! - ABBIAMO TROVATO IL PROSSIMO PREMIER, IL NEO CALCIO-CONDANNATO CLAUDIONE LOTITO: “VENGO SOLLECITATO DA PIÙ PARTI. FORSE NEL SOTTOSCRITTO VEDONO UNA PERSONA CHE HA LA TEMPRA DI FARE BATTAGLIE CORAGGIOSE” - “LA FESTA È FINITA GLI IMPRENDITORI SI SONO TRASFORMATI IN ‘’PRENDITORI’’ E I FAMOSI MANAGER, IN ‘’MAGNAGER’’” - “AL PAESE STAVOLTA APPLICHEREI LA STESSA POLITICA ADOTTATA PER LA LAZIO. QUALCOSA AL SISTEMA, A LIVELLO DI STRUTTURA GENERALE, MI PARE DI AVER PORTATO. O SBAJO?”…

Malcom Pagani per "il Fatto Quotidiano"

Alla fine contiamo quattro citazioni in latino, una in greco, sette in romanesco e un paio di devoti "ringraziando dio". Prima di poter parlare senza interruzioni: "Dopo, dopo", con Claudio Lotito servono 12 telefonate. Il presidente della Lazio, prima in classifica, è proiettato oltre il campo. Fermarlo è impossibile, interromperlo difficile. Berlusconi è a un passo dal crollo e Claudio si propone.

Tra l'autocandidatura e la visione neolotitica, l'intervista svela un'aspirazione. Il governo Lotito. Ieri il presidente della Lazio è stato condannato in primo grado a un anno e tre mesi nel processo Calciopoli. Ma questo in Italia non è certo un ostacolo per fare politica.

Presidente è pronto?
In che senso?

Per Montecitorio.
Non ho mai pensato di fare politica, ma poiché ho un alto senso dello Stato e uno spiccato rispetto per gli interessi della collettività, se si ravvisasse la necessità di dare un contributo non mi tirerei indietro.

Si sacrifica.
Sempre e soltanto con totale spirito di servizio, a tempo determinato e in una veste squi-si-ta-men-te tecnica.

Si capisce.
Mi piacciono le sfide, come pe' la Lazio. Valuterei la possibilità di essere disponibile.

A destra o a sinistra?
Oltre le appartenenze. Chi può dare un contributo, deve farlo.

Lei può fornirlo?
Vengo sollecitato da più parti. Forse nel sottoscritto vedono una persona che ha la tempra di fare battaglie coraggiose. Perché scusi, lei me ne deve dare atto.

Di cosa?
Io non parlo coi proclami o con le interviste. Io parlo coi dati de fatto.

Lei rilevò la Lazio nel 2004.
Affrontando una sfida che tutti consideravano impossibile. Avevamo 1.070 miliardi di debito e adesso siamo in attivo. Inutile dirle che c'è chi chiude l'esercizio con 95 milioni di perdita e chi con 88.

E la Lazio?
Co' dieci milioni di utili. E poi c'è la Salerno calcio, costruita in 20 giorni, prima pure quella. Vuordì che le capacità ci sono.

Alla Camera la si vede spesso.
È vero, ma che è un reato? L'ingresso è consentito a tutti quelli a cui viene rilasciato un pass.

Non sognerà un appalto per la sua impresa di pulizie?
Assolutamente falso.

Al suo arrivo si formano capannelli.
I deputati manifestano simpatia.

Il governo, comunque, la chiama.
Non voglio fa' ricette, sennò sembra il remake della storia dell'Alitalia, ricorderà.

Disse che nelle sue mani, l'avrebbe rilanciata in 5 anni.
La storia più o meno era quella, ma al Paese stavolta applicherei la stessa politica adottata per la Lazio.

Parla di economia?
Un bilancio è sempre composto da entrate e uscite. Bisogna bloccare le seconde. Tagliando le spese. Ma senza riforme strutturali, l'economia è un serbatoio bucato che alla fine... se svuota sempre.

Come propone di uscirne?
Per 40 anni gli italiani hanno avuto un futuro roseo grazie ai risparmi dei padri. Oggi quel patrimonio è dissolto, la festa è finita e anche gli imprenditori non esistono più.

E dove sono finiti?
Si sono trasformati in prenditori e i famosi manager, in magnager.

Cioè?
Quelli che se magnano tutto.

Parliamo di Sanità?
Non sono più gli anni Settanta dei Guido Tersilli, con le buste intere di medicine comprate in farmacia e poi buttate. Ci vuole una sanità pubblica al servizio dei meno abbienti e un'alternativa per chi può permettersela. Ci vogliono gestioni serie. Chi sbaglia, me lo cacci.

Evasione fiscale?
Non evadono solo i grandi contribuenti, ma anche i piccoli. Bisogna trasformare la mentalità delle persone che pensano: ‘La scuola nun me funziona, gli ospedali nun me funzionano, tanto vale non pagare'.

Punizioni dure?
Senza se e senza ma.

Spietato.
Io pago tutto e taglio tutto. Se pretendi moralità devi restituirla.

Al Welfare Lotito cosa farebbe?
Certe pensioni particolari, concesse in virtù delle appartenenze politiche, non hanno più motivo di esistere.

Lei ce l'ha con la sinistra. Di Veltroni disse le cose peggiori.
Non mi ricordo.

Ha trasformato Roma in una città africana, sostenne.
Non mi ricordo e dell'ex sindaco non parlo. So solo che se Roma ha 12 miliardi di debiti la colpa non può essere solo di chi è arrivato ieri.

Voterebbe a sinistra?
Vedo e valuto solo la persona. Se mi porta qualcuno di valido, ci penso.

Al di là delle ideologie.
Esatto. Non è più il tempo dei proclami, ma dei fatti come già detto illo tempore.

Lei ci sarà.
Ognuno di noi ha una storia che rivela l'indole interiore. Una volta si facevano i conti col pizzicarolo. Qui c'è il debito, qui ci sono le persone che lo saneranno. Ma oggi chi ha carattere, carisma e l'autorevolezza acquisita dai comportamenti e non dalle chiacchiere? Ma... ma io vojo sapè.

Cosa presidente?
Quando mai questi che amministrano hanno mai amministrato qualche cosa in vita loro?

Lei qualcosa ha amministrato.
Ci vuole discontinuità. Il medico pietoso fece la piaga purulenta. Prenda me, se avessi agito con diplomazia avrei perso. Ho creato una linea di demarcazione e ho intaccato i privilegi. Altrimenti oggi non avrei la scorta. Non so' tempi di fioretto, per eliminare la parte malata ce vole il bisturi.

Nella sua squadra, escluso Petrucci, porta qualcuno dallo sport?
Perché dice escluso Petrucci?

Avete litigato sulla vicenda stadio.
Io misuro le persone su quello che fanno, ma non voglio prendere un altro deferimento. I comportamenti di quel signore sono sotto gli occhi di tutti, negativi o positivi non sta a me giudicare.

Ci faccia un nome. Rosella Sensi, De Laurentiis, Agnelli?
Si giudica con i curricula e non con " i curriculum". Il latino bisogna conoscerlo, non come quel qualcuno che lei ha nominato poco fa [Petrucci, ndr].

Con Cicchitto avete fatto pace?
Non ci ho mai litigato, ma lui è romanista e io so' laziale.

Lotito oggi si sente uno statista?
Per carità. Sono tutti presidenti della Repubblica, del Consiglio, allenatori. Socrate diceva Gnosis auton. Ognuno deve conoscere se stesso, i propri limiti. Qui tutti pensano di poter fare tutto, non è così.

Lei cosa cerca di fare?
Apprendere e non commettere errori. Qualcosa al sistema, a livello di struttura generale, mi pare di aver portato. O sbajo?

Eccome.
Allora se devo dare un contributo, lo devo in modo utile, in termini concreti.

Un dicastero?
Non credo potrei far del bene da semplice parlamentare. Però non so' io che posso decide. Sarebbe come andare dall'oste e chiedere se il vino è buono.

Ministro dell'Interno?
Ecco, io ho una precisa filosofia della repressione e del rispetto delle regole.

In passato venne minacciato. Ora è tranquillo?
Er sor Tranquillo è morto l'altro ieri.

 

CLAUDIO LOTITO CLAUDIO LOTITO CLAUDIO LOTITO lotito foto mezzelani gmt CLAUDIO LOTITO LOTITO foto mezzelani gmt lotito foto mezzelani gmt CLAUDIO LOTITO GNAM CLAUDIO LOTITO E VIPS CLAUDIO LOTITO - copyright Pizzilafio37 claudio lotitoVELTRONI WALTER 1md28 gianni petrucciRosella Sensi

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOTENENTE DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI ALLEGRI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO DI LARIANO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, L'EX FILOSOFO DER COLLE OPPIO PRENDE IL TELEFONO E PARLA DIRETTAMENTE CON GIORGIA MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....