giuseppe conte luigi di maio

IL MIRACOLO DI LUIGINO: INTERVISTATO A GIORNALI UNIFICATI (“CORRIERE” + “REPUBBLICA”), DI MAIO RIESCE A NON NOMINARE MAI GIUSEPPE CONTE. MA INFILA COMUNQUE IL DITINO NELLA POCHETTE: “QUALCUNO STA SOLO CERCANDO IL PRETESTO PER GENERARE L’INCIDENTE DI PERCORSO. HO TROVATO DA IMMATURI INSCENARE DEI TEATRINI CHE HANNO MESSO IN IMBARAZZO IL GOVERNO A MADRID” – “LA SCISSIONE SUGGERITA DA DRAGHI? NON SCHERZIAMO. LA QUESTIONE È CHIUSA. DISPIACE PER CHI L'HA USATA PER FINI PROPAGANDISTICI CONTRO IL PAESE…”

LUIGI DI MAIO - INTERVISTA SU REPUBBLICA - 3 LUGLIO 2022

1 - DI MAIO "NON HO TRADITO COSTI DEVASTANTI PER TUTTI SE CADE QUESTO GOVERNO"

Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”

 

Ministro Luigi Di Maio, anche qui nella sua Pomigliano, dove ci sono attivisti, consiglieri e amministratori che l'hanno seguita subito, tanti altri sono rimasti delusi. Per loro, come per Grillo, lei è il "guaglione", il "Giuda traditore". Tanti chiedono: perché lui che diceva "se si cambia casacca, si torna a casa", ora ha cambiato idea?

«Guardi, è molto semplice. Tra otto mesi saranno i cittadini a decidere, loro si pronunceranno...».

 

Dieci, in realtà. Pare si voti a maggio, per le Politiche.

«Cambia poco. Ma questi prossimi mesi sono cruciali. E per quanto mi riguarda, dico semplicemente: non ho alcuna intenzione di creare un partito personale, o un movimento fittizio per la poltrona, o una zattera che serve solo ad arrivare a fine legislatura».

 

MARIO DRAGHI LUIGI DI MAIO

[…]  Quindi, ministro: "Insieme per il futuro" cos' è? E cambierà nome?

«Con Insieme per il futuro ho costruito insieme a tanti amici di percorso qualcosa in cui crediamo. Sono già 65 parlamentari, tanti».

 

[…] Sciogliamo anche questo nodo: è stato il premier Draghi a suggerirle la scissione, come sospetta Conte?

«Non scherziamo su queste cose».

 

Non scherziamo, spieghiamole.

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO

«Ecco, andiamo nei dettagli . In questo momento, se il governo cade, non so a quali livelli può schizzare lo spread: vecchia e temibile creatura con cui abbiamo già fatto i conti. Ma, certo, per le famiglie, i costi continueranno ad aumentare e i tassi sui mutui a salire, l'impatto sarà devastante. Perché nel mondo c'è grande fiducia in questo governo , nel premier Draghi e nel nostro Capo dello Stato Mattarella. Ed è un dato da cui non possiamo prescindere». […]

 

2 - «QUALCUNO CERCA IL PRETESTO PER CREARE UN INCIDENTE MA SE SI VA AL VOTO ADESSO SI PORTA IL PAESE NEL BARATRO»

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

Ministro, si è confrontato con la sua coscienza come le ha chiesto Conte? Resterà alla Farnesina nonostante la scissione?

«Per me l'Italia viene prima di ogni interesse di partito - risponde Luigi di Maio nella prima intervista dopo lo strappo -. Dopo aver tollerato in silenzio per mesi, io e oltre 60 colleghi e amici abbiamo dovuto prendere le distanze da chi ci stava portando dalla parte sbagliata della storia. Da chi voleva portare l'Italia su posizioni anti-Nato, da chi è troppo ambiguo sul sostegno all'Ucraina, da chi è rimasto in silenzio invece di prendere le distanze dall'endorsement di Mosca».

 

MARIO DRAGHI AL TELEFONO AL MUSEO DEL PRADO DI MADRID

Pensa che Conte sia sensibile alle istanze del Cremlino?

«L'Ucraina è il Paese aggredito, Putin è l'aggressore e il suo esercito sta continuando a spargere sangue. Su questo una forza politica seria e responsabile deve agire con maturità, non in base al sentiment dei social e dei sondaggi. Cosa che non è stata fatta dai dirigenti del M5S».

 

Quali sono i «grandi successi» ai quali ha accennato il premier dopo il Consiglio Ue, il G7 e la Nato?

«L'Italia sta dimostrando protagonismo nella Ue e nei consessi internazionali. Stiamo portando avanti importanti battaglie come il tetto massimo al prezzo del gas, così da aiutare famiglie e imprese. Ma il successo di un governo dipende anche dalla sua tenuta.

di maio grillo

 

Quelle forze che giocano a colpire e indebolire il governo mentre partecipa a vertici internazionali non fanno il tifo per l'Italia, sono atteggiamenti irresponsabili».

Per Conte è lei l'irresponsabile e per Fico la scissione è un'operazione di potere.

«Non posso dimenticare che mentre mi trovavo a Lussemburgo al vertice Ue dei ministri degli Esteri, il presidente della Camera mi ha attaccato pubblicamente per questioni di politica interna, generando non poco stupore».

 

LUIGI DI MAIO - INTERVISTA SUL CORRIERE - 3 LUGLIO 2022

Le sembra opportuno che Draghi abbia lasciato uno storico summit Nato per le «beghe» di governo?

«Dice bene lei, beghe interne. Ma le pare possibile che mentre il governo lavora per ritrovare la pace in Ucraina e stanzia i fondi del Pnrr, ci sono forze politiche che litigano solo per la loro crisi di consensi? Ho trovato da immaturi inscenare dei teatrini che hanno messo in imbarazzo il governo a Madrid. Uno spettacolo indecoroso».

 

Crisi scongiurata, o Conte uscirà nonostante la mediazione di Mattarella?

«Il presidente Mattarella continua a essere una guida indispensabile e non smetteremo mai di ringraziarlo. Sulla crisi di governo ci auguriamo che prevalgano in tutti i leader di partito responsabilità, serietà e senso delle istituzioni.

 

Temo però che qualcuno stia solo cercando il pretesto per generare l'incidente di percorso. Sarebbe grave, perché premeditare un incidente per andare al voto anticipato significa non comprendere che siamo davanti a una situazione emergenziale».

di maio conte

 

Salvini può scavalcare Conte e uscire dal governo prima ancora del M5S?

«Tutti ci ricordiamo del Papeete, ho paura che qualcuno voglia emulare quel gesto.

Andare al voto adesso significa bruciare i fondi del Pnrr e rischiare di andare in esercizio provvisorio perché non potremmo approvare la legge di bilancio. Invece di trasformare questa fase in un momento di ripresa, porteremmo il Paese nel baratro».

 

Draghi dice che non guiderà un altro governo, dunque a cosa serve la sua «scialuppa» di salvataggio?

luigi di maio con iolanda di stasio al termine della prima assemblea dei gruppi di insieme per il futuro

«I gruppi parlamentari di Insieme per il futuro saranno in ogni caso i garanti della stabilità dell'esecutivo, che non può subire ricatti da nessuna forza politica. La libertà e il coraggio dei parlamentari, ai quali si aggiungono eurodeputati e consiglieri regionali e comunali, dimostrano che è finita l'era delle ambiguità, della propaganda, degli slogan. Siamo all'inizio ma già sui territori c'è entusiasmo. Hanno sposato questo progetto persone nuove, espressione di mondi diversi, che trovano coerenza nella nostra scelta e nelle nostre idee».

 

Draghi ha «suggerito» la scissione, come teme Conte?

Fico Di Battista Di Maio

«Per carità, facciamo i seri. Non si cerchino scuse per tirarsi fuori. Serve il sostegno di tutti, il governo va rafforzato sempre di più».

 

Draghi ha smentito di aver chiesto a Grillo la testa di Conte, ma lui non ci crede. Il caso non è chiuso?

«Hanno smentito entrambi i diretti interessati. La questione è chiusa. Dispiace per chi l'ha usata per fini propagandistici contro il Paese».

 

Il governo reggerà al quarto decreto sulle armi?

LUIGI DI MAIO AL SENATO

«Le forze politiche hanno votato l'ennesima risoluzione per sostenere l'Ucraina. L'Italia è impegnata a ricercare la pace con tutte le forze, ma Putin non intende sedersi al tavolo e il suo esercito continua a uccidere innocenti. L'Ucraina ha il diritto di autodifendersi e va sostenuta».

 

Grillo le ha dato del Giuda. I suoi ex amici, Di Battista e Fico, la trattano come un «traditore» che si è venduto per una poltrona.

«Auguro loro di raggiungere altri successi come quelli di questi anni, ad esempio il 33% alle Politiche del 2018».

 

vincenzo spadafora primo di nicola luigi di maio iolanda di stasio

Se Insieme per il futuro non è una operazione per il potere, ci spiega perché l'Italia ha bisogno di questa nuova forza?

«Insieme per il futuro non è un partito personale, è la base di un nuovo progetto che deve aggregare e allargarsi sempre di più alla società civile, agli amministratori locali e regionali che più di tutti hanno aiutato gli italiani. Nei prossimi giorni aderiranno già i primi sindaci. Dopo l'estate lanceremo una grande convention di idee dove si parlerà di temi e di futuro».

 

Secondo il sondaggio di Pagnoncelli lei parte con il 2,3%.

«Questo progetto è solo la base di partenza di un percorso lungo e ambizioso. Questa convention ci darà l'opportunità di aggregare nuove personalità che vogliono costruire con noi questo percorso.

 

grillo fico di maio di battista

Stiamo già coinvolgendo chi ha voglia di mettersi in gioco e dare un contributo concreto per il Paese. La macchina si è messa in moto, sto programmando incontri con i tanti amministratori locali che ci riempiono di ottimismo, affetto e fiducia».

 

Sarà lei il federatore del centro «draghiano»? Dovrà vedersela con Sala, Calenda, Carfagna, Toti, Renzi

«Evitiamo di tirare in mezzo il presidente Draghi. Poi non c'è cosa più sbagliata di parlare di federatori e personalismi. Non esiste "io", ma "noi". Insieme possiamo fare qualcosa di innovativo».

 

Si batterà per una legge elettorale proporzionale?

ALESSANDRO DI BATTISTA COMMENTA LA SCISSIONE BY DI MAIO

«Le priorità sono altre, ma se abbiamo l'obiettivo di parlare al territorio serve una legge elettorale in grado di coinvolgere di più i cittadini».

 

Entrerà nel campo largo, o nel Pd? Ed è disposto ad allearsi con Conte per battere la destra sovranista?

«In questo progetto non c'è spazio per sovranismi, populismi ed estremismi».

 

La pace è lontana. La diplomazia ha fallito? E come sono realmente i nostri rapporti con la Russia ?

«La diplomazia è in azione, ma ogni tentativo di mediazione è fallito per colpa di Putin. Zelensky ha più volte dato segnali di apertura, che Putin ha sempre respinto. Con Mosca il canale resta aperto tramite la nostra ambasciata, che non ha mai smesso di lavorare. La via è la soluzione diplomatica, ma la tregua si raggiunge solo se l'esercito russo la smette di bombardare i civili ucraini»».

 

 Draghi definì Erdogan «un dittatore di cui si ha bisogno». Lei cosa si aspetta dalla missione in Turchia?

«È un Paese chiave, abbiamo molto apprezzato i tentativi di mediazione tra Russia e Ucraina. Il vertice ad Ankara sarà anche un importante passo per favorire il dialogo tra le parti e ritrovare la pace».

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…