nato napoli

NATO PER SPIARE - LA FRANCIA FA ARRESTARE UN SUO AGENTE CHE LAVORAVA PER LA NATO A NAPOLI: AVREBBE PASSATO INFORMAZIONI TOP-SECRET A UN AGENTE DEI SERVIZI SEGRETI RUSSI. DOVRÀ RISPONDERE DI REATI GRAVISSIMI, TRA CUI IL TRADIMENTO.I CASI DI QUESTO TIPO IN FRANCIA SONO PIUTTOSTO RARI, MA PROPRIO LO SCORSO LUGLIO, DUE EX 007 SONO STATI CONDANNATI PER RIVELAZIONE DI SEGRETI ALLA CINA

Tullio Giannotti per l'ANSA

 

Spy Story a Napoli, dove un ufficiale francese di stanza alla base Nato ha fornito importanti informazioni top-secret ai russi. L'uomo è stato arrestato dai servizi segreti ed è ora in carcere a Parigi. Dovrà rispondere di reati gravissimi. Il giallo è totale sulle informazioni "sensibili" che possono essere state trafugate e trasmesse a Mosca. A finire nelle celle del carcere parigino della Santé, una decina di giorni fa, è stato un tenente colonnello dell'esercito distaccato alla Nato. Ad uno 007 di Mosca, che è stato visto più volte con lui a Napoli e dintorni, avrebbe fornito informazioni riservatissime, tali da nuocere "alla sicurezza dello stato", come annunciato questa mattina dall'emittente Europe 1.

 

BASE NATO NAPOLI

Già nella mattinata di oggi, la ministra della Difesa, Florence Parly, invitata proprio ai microfoni della stessa radio, era costretta ad ammettere che "una procedura giudiziaria" è in corso per "attentato alla sicurezza". Nel mirino un "ufficiale superiore", di cui al momento non è stata resa nota l'identità. La presunta spia francese lavorava al comando delle forze alleate che sorge vicino al capoluogo partenopeo, la sede della Nato dove vengono coordinate tutte le azioni strategiche per il sud dell'Europa.

 

L'uomo è sulla cinquantina, padre di cinque figli ed ha lontani ascendenti familiari russi, tali da permettergli di parlare la lingua di quel paese in modo corrente. In Italia - a più riprese - le sue cautele sono saltate e si è fatto vedere a contatto di un personaggio ritenuto una spia russa, un agente del G.R.U., il servizio segreto militare di Mosca. Quando i sospetti sono diventati più consistenti, Parigi ha deciso che non si potevano più correre rischi di lasciar agire l'ufficiale traditore: "Il ministero delle Forze armate ha preso l'iniziativa - ha spiegato la Parly - di investire del caso il procuratore della Repubblica invocando l'articolo 40 del Codice di procedura penale".

 

base Nato Napoli

Un articolo in cui si prevede che qualsiasi funzionario o militare venga a conoscenza di un reato ne informi immediatamente l'autorità giudiziaria. Immediatamente, la procura di Parigi ha aperto l'inchiesta e la DGSI, i servizi per la sicurezza interna, hanno arrestato - una decina di giorni fa - il militare sospetto. L'uomo era in procinto di rientrare in Italia dopo aver trascorso le ferie in Francia. Nei confronti della presunta spia francese pendono 4 capi d'accusa, il più grave dei quali - "fornitura di informazioni a una potenza straniera" - è il più grave, tale da fargli rischiare 15 anni di carcere.

 

Un pm sta già indagando, il sospetto è in cella ed è stato interrogato a più riprese. Resta il giallo più assoluto sul tipo di informazione che avrebbe fornito al collega russo, da quanto tempo la fuga di notizie andava avanti e per quali ragioni sia stata messa in piedi. I casi di questo tipo in Francia, spionaggio a favore di potenze straniere e in particolare la Russia (o ai suoi tempi l'Unione Sovietica) sono piuttosto rari, non più di una decina sono venuti ufficialmente a galla dai tempi della Guerra fredda.

 

Ma proprio lo scorso luglio, due ex 007 sono stati condannati per tradimento a favore della Cina. Nel 2001, un ufficiale francese . - anche in quel caso distaccato alla Nato - fu condannato per aver fornito nel 1998 informazioni alla Serbia sui raid della Nato contro il paese durante la guerra del Kosovo.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)