OBAMA PRIDE - STRIZZARE L’OCCHIO ALL’ELETTORATO GAY, DA SEMPRE TRA I PRIMI FINANZIATORI DELLA SUA CAMPAGNA ELETTORALE, RENDE BENE: IN UN’ORA DALL’ANNUNCIO PRO OMO-NOZZE RACCOLTI UN MILIONE E MEZZO DI $ - MA OBA OBA SI GUARDA BENE DAL PRENDERE UN IMPEGNO PER UNA PROPOSTA DI LEGGE - IL MORMONE ROMNEY ESTREMIZZA LE POSIZIONI OMOFOBE PER INTERCETTARE I VOTI DEI MODERATI - OBAMA VINCEREBBE, OGGI, SOLO CON L’UNO PER CENTO - PIATTI ‘FONDI’: 15 MLN $ ALLA CENA DI GEORGE “GLUTEY” (40 MILA $ A COPERTO)…

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Angelo Vitaliano per il "Fatto Quotidiano"

"A un certo punto, ho semplicemente concluso che per me, personalmente, è importante andare oltre e dire che le coppie dello stesso sesso dovrebbero avere la possibilità di sposarsi". Così Barack Obama in un'intervista con Robin Roberts, per la Abc, già diventata una pietra miliare nella storia dei diritti di gay, lesbiche e transgender. Secondo le prime stime potrebbe essersi giocato l'elettorato moderato che consegna Stati chiave per la vittoria finale, come Ohio e Virgina.

D'altra parte c'è un notevole pezzo d'America che gioisce, non soltanto la comunità dei social network: su Twitter l'hashtag #marriageequality ha fatto subito il botto di contatti. Ma le organizzazioni progressiste omosessuali hanno un loro peso sull'elettorato e sono ormai riconquistate. Il voto omosessuale è stimato sul 5% del totale, Clinton ne aveva conquistato stabilmente il 72%, Obama dovrebbe andare oltre.

"Ho esitato a proposito dei matrimoni gay, in parte perché pensavo che le unioni civili fossero sufficienti. Ero cosciente del fatto che per molti la parola matrimonio evocasse credenze religiose", ha continuato Obama, chiarendo le ragioni della sua lunga evoluzione, durata quasi due anni, e che lo ha portato a cambiare diametralmente posizione riguardo ai matrimoni gay.

E non fa mancare un riferimento alla sua fede Cristiana che, per molti, avrebbe dovuto tenerlo ben lontano dal prendere una posizione simile. "Alla base della fede c'è, non solo l'idea che Cristo si è sacrificato per noi, ma anche la ‘regola d'oro' che ci impone di trattare gli altri come noi vorremmo essere trattati. Io credo che questo è ciò che cerchiamo di insegnare ai nostri figli e che mi motiva come presidente".

E Sasha e Malia, le sue due figlie, avrebbero in qualche modo, sebbene "involontariamente", contributo a questa storica scelta di campo dal momento che molti genitori dei loro compagni di scuola sono coppie dello stesso sesso e, dunque, non riconoscerle come egualmente dignitose, invierebbe un messaggio sbagliato alle due ragazze. Queste le ragioni "contingenti" di una dichiarazione politicamente "rischiosa" perché relativa ad una delle questioni che maggiormente divide il Paese e che porterà inevitabilmente elettori indecisi a sostenere Mitt Romney. Il quale ha immediatamente ribadito, durante un comizio, che l'unica famiglia è quella composta da un uomo e una donna.

I Repubblicani, sempre più vicini a posizioni di estrema destra, più che conservatrici, possono ottenere una spinta in avanti soprattutto nei famosi "swing state" dove il testa a testa con Obama è davvero risicato e dove, spesso, sono proprio le battaglie per i diritti a fare la differenza . Proprio un'indagine di ieri, ad esempio, indicava che in Ohio, uno degli Stati "ballerini" per eccellenza, Romney ha guadagnato un altro punto avvicinandosi pericolosamente ad Obama che vincerebbe, oggi, solo con l'uno per cento. Sebbene rischiosa, tuttavia, la decisione del presidente era, in qualche modo, attesa da tempo e, ancora di più, nelle ultime settimane.

Una catena di eventi, infatti, aveva focalizzato l'attenzione dei media su quella che è considerata una battaglia per i diritti umani pari a quella combattuta per il riconoscimento dei diritti civili degli Afro Americani. Prima c'erano state le dimissioni di Richard Grenell, il portavoce di Mitt Romney, dichiaratamente gay, non gradito alla parte più conservatrice del partito.

Poi l'intervista per la trasmissione della Nbc "Meet the press", di domenica scorsa, durante la quale il vice presidente Joe Biden, da sempre un paladino dei diritti delle donne e dei gay, aveva dichiarato di non avere nessuna preclusione verso il matrimonio fra persone dello stesso sesso; lunedì gli aveva fatto eco, usando motivazioni simili, Arne Duncan, il ministro per l'Istruzione. Molti, dunque, attendevano un intervento di Obama in proposito che appariva "inevitabile sebbene rischioso".

Prevedibili le reazioni da un lato e dall'altro con i Repubblicani duramente critici nei confronti di Obama, inclusi i leader delle due organizzazioni gay vicine al Gop che si sono detti contenti di sapere che "il presidente Obama si è finalmente avvicinato alle posizioni di Dick Cheney". Cheney, infatti, la cui figlia è apertamente gay, aveva dichiarato di essere favorevole alle unioni fra persone dello stesso sesso.

L'intervista completa con le dichiarazioni di Obama è andata in onda ieri, nello stesso giorno in cui il presidente si è recato ad Hollywood per prendere parte ad una cena per raccogliere fondi, organizzata da George Clooney. Durante la cena sono stati raccolti 15 milioni di dollari, solo un terzo proveniente, però, dagli invitati (che hanno pagato 40 mila dollari a testa): il resto è arrivato da sottoscrizioni di piccole entità che davano diritto ad una lotteria il cui vincitore era allo stesso tavolo con Obama e Clooney.

 

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