LA PACCHIA E’ FINITA! ANCHE IL FISCO HA IL SUO GRANDE FRATELLO E POTRÀ SPULCIARE NEI NOSTRI CONTI BANCARI

In nome della lotta all’evasione, il Fisco da lunedì potrà controllare entrate e uscite di ognuno - Perciò, per tutte le transazioni sopra ai mille euro, conviene tenersi da parte ricevute e quant’altro - In caso non si sia in grado di dimostrare le spese, scatteranno gli accertamenti...

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Paolo Russo per "La Stampa"

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1 - «NEL MIRINO LE CIFRE SOPRA I MILLE EURO»
Domande a Gianluca Timpone tributarista

A cosa dovranno stare attenti i contribuenti con la nuova Anagrafe tributaria?
«A non buttare via niente, scontrini, fatture, ricevute, qualsiasi cosa serva a giustificare entrate ed uscite di denaro. Con questo non dico che dovremo conservare anche gli scontrini dei bar, perché i controlli non scatteranno sicuramente su movimenti inferiori a mille euro.

Però se non sono in grado di motivare una determinata spesa o se non ho una fattura che spieghi un versamento queste somme per il fisco si tradurranno in reddito e se alla fine quello dichiarato non sarà congruo potrebbe arrivare una richiesta di chiarimento».

E come dovremmo "giustificarci"?
«Mostrando la documentazione che spieghi entrate ed uscite. Se ad esempio si è prestato o ricevuto denaro da qualcuno d'ora in avanti sarà bene fare prima una scrittura privata che con data certa dichiari il prestito.

logo agenzia delle entratelogo agenzia delle entrate

Per chi non sarà proprio in grado di giustificarsi davanti al fisco partirà l'avviso di accertamento. A quel punto o si sceglie di patteggiare pagando il 40% del dovuto, ma per importi inferiori a 20mila euro, o si fa una richiesta di accertamento con adesione, che consente al contribuente di portare nuove prove della sua fedeltà fiscale o ci si affida al giudizio delle Commissioni tributarie».

E chi ha scudato i capitali esportati illegalmente all'estero è al sicuro?
«Apparentemente si perché l'Agenzia delle entrate ha chiarito che essendo già stati oggetto di una sanatoria su quei capitali non scatteranno i controlli. Ma in questo caso non dormirei sonni troppo tranquilli perché le annualità diverse da quelle scudata potranno invece essere controllate. E probabilmente chi ha esportato capitali è già in una black-list del fisco, che facilmente andrà a spulciare in quegli anni non protetti dallo scudo».

Ma questo Grande fratello tributario funzionerà?
«A me sembra più un cane che abbaia ma non morde perché spetterà sempre all'amministrazione finanziaria dover smontare le giustificazioni dei contribuenti. E con quelli più accorti, che avranno messo per tempo nero su bianco le spiegazioni di ogni movimento bancario o finanziario non sarà facile».


2 - DA LUNEDÌ DATI BANCARI APERTI AL FISCO

Tutte le spese potranno essere verificate dagli agenti del Fisco
La Finanza: irregolare 1 scontrino su 3

L'Agenzia delle Entrate potrà verificare pagamenti e incassi per rendere la vita difficile agli evasori
C'è il via libera sulla privacy: le cifre saranno controllate dagli agenti solo in caso di incongruità

Mancava il via libera dell'Authority per la privacy. Che ha dato ora la sua benedizione al nuovo Grande fratello stana evasori. Il Sid (Sistema di interscambio flusso dati), l'Anagrafe tributaria che da lunedì passerà al setaccio ogni movimento di denaro (e non solo) di contribuenti e imprese.

Agenzia entrateAgenzia entrateAttilio Befera e Marco StaderiniAttilio Befera e Marco Staderini

A darne l'annuncio è stato ieri il Direttore dell'Agenzia delle entrare, Attilio Befera, spiegando che il Garante ha chiesto e ottenuto «che per poter acquisire i dati dei conti dei cittadini italiani che riguardano la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, fosse creato un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali». Appunto «Sid», che senza intervento di personale umano e quindi a garanzia della privacy dei cittadini dalla prossima settimana renderà più dura la vita agli evasori.

Banche, Poste italiane, società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio e assicurazioni su richiesta dovranno trasmettere all'Agenzia i dati su quasi tutti i nostri movimenti di denaro e beni finanziari che possano servire al Fisco per capire se i redditi denunciati dal contribuente sono da considerare "congrui" oppure no. Sotto la lente d'ingrandimento tributaria passeranno tutti i dati relativi a entrate e uscite sul nostro conto corrente.

Attilio Befera con la moglie Anna RitaAttilio Befera con la moglie Anna Rita

Per mesi è rimasta in sospeso la sorte dei conti scudati, quelli che in passato hanno utilizzato la sanatoria per rimpatriare e regolarizzare i fondi esportati illegalmente all'estero. Le vere lobby finanziarie insomma, sulle quali non potrà accendere le telecamere il nuovo Grande fratello tributario.

Attilio Befera e Brachetti PerettiAttilio Befera e Brachetti Peretti

E se da lunedì il Fisco potrà controllare i conti dei contribuenti sospetti, a partire dal 31 ottobre, quando inizieranno ad affluire i dati relativi al 2011 per verifiche retroattive. Quelli del 2012 saranno invece inviati entro il 31 marzo del prossimo anno. Poi il rito si ripeterà entro il 20 aprile di ogni anno per i movimenti finanziari dell'anno precedente.

A queste scadenze ogni singolo operatore finanziario, banche in testa, dovrà avviare le procedure di registrazione al Sid. Poi tutto passa in mano a Serpico, il "cervellone" dotato di un immenso data-base che già dallo scorso ottobre gestisce la mole di dati proveniente da conti correnti, carte di credito e titoli.

ATTILIO BEFERAATTILIO BEFERA

Come se non bastasse i controlli si incroceranno con quelli della Banca d'Italia su spostamenti di denaro giudicati "sospetti". A questo punto il sistema confronta i dati sulle movimentazioni finanziarie con quelli del reddito e se non sono in linea scatta la richiesta di chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Ovviamente il contribuente potrà spiegare il perché di uscite ed entrate ma se le spiegazioni non saranno esaurienti partirà il temuto avviso di accertamento.

L'obiettivo, come ha spiegato nei giorni scorsi Befera, «è di formare delle liste di contribuenti, già individuati in base a elementi di rilevanza fiscale, da sottoporre all'accertamento sintetico». Insomma delle vere black-list, sulle quali si concentreranno i controlli di un fisco sempre più agguerrito nella caccia ai 180 miliardi di evasione che più di ogni altra cosa fanno della nostra un'economia debole.

 

 

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