salvini di maio

PIATTO RICCO, MI CI FICCO: ORA LA LEGA PUNTA SU FERROVIE E NEL MIRINO ENTRA ANCHE L'ENI - PARTITA COMPLICATA IN RAI: IL NODO DEL COMPENSO FAVORISCE UN AD INTERNO - VIA AL DOSSIER ANTITRUST – IL PIANO DEL GOVERNO PENTA-LEGHISTA E’ DI ESTENDERE LO SPOIL SYSTEM ANCHE AGLI INCARICHI NON ANCORA IN SCADENZA…

SALVINI SMARTPHONE

Marco Conti per il Messaggero

 

Chiusa una partita, quella della Cassa depositi e prestiti, molte altre ne rimangono aperte. «Piatto ricco, mi ci ficco» verrebbe da dire ricordando che proprio l' arrivo di una valanga di nomine in società pubbliche e partecipate fu uno dei motivi che spinse a comporre l' attuale governo. Ieri nel vertice di Palazzo Chigi non si è parlato d' altro che di Cdp e di come ripartire le deleghe, ma la fumata bianca di ieri è importante perché sblocca altre rilevanti partite proprio perché è stato individuato un metodo e messo a punto un bilancino perfetto che manovrano i plenipotenziari dei due partiti. ovvero Giancarlo Giorgetti per la Lega e Stefano Buffagni per il Movimento Cinquestelle.

 

bonomi

IL TENTATIVO La prima pedina che dovrebbe andare a dama è quella delle Ferrovie anche se l' attuale numero uno, Renato Mazzoncini (è stato riconfermato per tre anni dal governo Gentiloni) non intende mollare sua sponte. Nel risiko governativo quella poltrona è in quota Lega anche perchè il Carroccio intende smontare la fusione di FS con Anas pur sapendo che non sarà indolore. L' arrivo alla FS di Giuseppe Bonomi, ex ad di Sea e presidente di Alitalia, non è però scontato e circolano molti altri nomi. A cominciare da quello di Maurizio Manfellotto, ad di HitachiRail, e di Massimo Sarmi, ex di Poste italiane.

 

Ma se le FS rientrano nel pacchetto Cdp, le nomine in Rai viaggiano per conto proprio. Anche stavolta tocca al Mef proporre i due nomi per il cda al governo, ma la partita è complicata dall' intenzione dei due soci di maggioranza di definire, prima delle nomina dell' amministratore delegato e del presidente, anche gli organigrammi interni. A Saxa Rubra direttori e vicedirettori di testata e di reti sono da tempo in fermento e i tentativi di riposizionamento avviati da tempo.

mazzoncini delrio

 

Ma se il puzzle interno è più o meno facile grazie al mai dismesso manuale Cencelli, più complicato trovare l' ad. La caccia è in corso e affidata ad una società esterna, ma il problema è lo stipendio visto che il M5S nega che il governo intenda levare il tetto dei 240 mila euro. Al momento - svanita l' idea di chiamare costosissimi supermanager, i nomi su cui si ragiona sono quelli di Fabrizio Salini (ex La7), Andrea Castellari (Viacom), Andrea Cardamone, (ad Widiba) e Gianpaolo Tagliavia (Rai), ma il problema del compenso potrebbe favorire il candidate interna. Regge invece il nome della Bianchi Clerici (Lega) come presidente, anche se dovrà passare il vaglio della Commissione di Vigilanza.

 

L' ATTESA Da cambiare anche i vertici del Gestore Servizi Energetici, società da 15 miliari l' anno che il M5S vorrebbero affidare a Alberto Biancardi e la Lega a Giuseppe Nucci. Così come in scadenza le poltrone di Sogei, Invimit ed Eur spa. Tutte società con corposi e costosi amministratori che sembrano sopravvivere anche al governo del cambiamento.

matteo salvini luigi di maio

 

Scadenze anche nelle authority. A novembre termina il mandato anche il collegio dell' Antitrust, ma forse si dovrà accelerare visto che ad ottobre il presidente Giovanni Pitruzzella lascerà per andare alla Corte di Giustizia europea. In continua prorogatio sono invece i vertici dell' authority per l' Energia.

 

fabrizio pagani

Proprio perché si ragiona sul complessivo puzzle entrano nella riffa anche i vertici che scadono nel 2019. Anche in questo caso le poltrone, da Fincantieri a Snam e Italgas, sono molto appetite e nell' attesa dei nomi si mettono le bandierine con i colori dei partiti. Un' attenzione particolare è rivolta a Leonardo e ai problemi giudiziari di Alessandro Profumo. Così come nel mirino del M5S è Fabrizio Pagani al quale sono state già chieste le dimissioni. Pagani, già al Mef con Padoan, è l' attuale rappresentate del Tesoro nel cda dell' Eni. Dimissione chieste anche al presidente dell' Inps Tito Boeri che però è un osso duro, come ben sa anche Matteo Renzi.

GIOVANNI TRIAGiovanna Bianchi Clerici

 

TITO BOERI MATTEO RENZIbianchi clerici

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…