salvini ballerina papeete

POPOLO DI MERDA! – BARBARA PALOMBELLI SCHIAFFEGGIA LA SINISTRA CHE ATTACCA SALVINI IN MODALITÀ BALNEARE: "SE QUALCUNO PENSA DI ANDARE CONTRO IL GOVERNO DEMONIZZANDO CHI STA AL MARE IN MAGLIETTA O IN MUTANDE, CREDO CHE ABBIA SBAGLIATO STRADA. A MENO CHE NON SIA LA CODA DI QUEL DISPREZZO PER IL POPOLO DELLE PERSONE NORMALI CHE ASSAGGIAI NEL 2000 QUANDO CONDUCEVO IL ''GRANDE FRATELLO'' SU STREAM…” - GIULIANO FERRARA: ''SE LO SCONTRO È TRA LE VACANZE PACCHIANE E QUELLE INTELLIGENTI CHE PIACCIONO ALL'ESPRESSO, LA PARTITA È FATTA: HANNO VINTO LE VACANZE POPOLARI"

Palombelli e Rutelli a Sabaudia

ÈLITE VS POPOLO

Liberoquotidiano.it

 

 

Barbara Palombelli schiaffeggia sonoramente la sinistra che attacca Matteo Salvini per un costumino e la pancetta in spiaggia. "Amo i balneari. Frequento e conosco quasi tutte le spiagge italiane...", scrive su Facebook la giornalista Mediaset, "se qualcuno pensa di andare contro il governo demonizzando chi sta al mare in maglietta, in pareo o in mutande, credo che abbia sbagliato strada". "A meno che non sia la coda di quel disprezzo per il popolo delle persone normali che assaggiai nel 2000", prosegue la Palombelli, sempre molto efficace nei suoi commenti, "quando conducevo il venerdì il Grande fratello su Stream... le migliaia di ragazzini in fila per un posto nella società mi avevano conquistato, sono loro il nostro futuro. Oggi e ieri. Vomitare snobismo contro le persone non va bene, se si fa politica (io per fortuna non la faccio, scrissi nel 2000 che la sinistra vera avrebbe cercato di tesserare quei ragazzi del Gf, non li avrebbe coperti di insulti per 20 anni...ti ricordi Fabrizio Rondolino?)". Una bomba, come sempre.

romano prodi sul pattino con la moglie flaviamatteo salvini balla al papeete

 

MUTANDE PAZZE

Azzurra Barbuto per “Libero”

 

matteo salvini fa llinguacce al papeete

Un uomo sulla Luna non suscita tanto scalpore quanto un politico sotto il sole, se quest' ultimo è il leader della Lega Matteo Salvini. Dopo essere stato criticato aspramente per alcune delle sue abitudini da normale essere umano, come mangiare il pane con la Nutella a colazione, addentare panini imbottiti all' ora di pranzo e preparare mega piatti di pasta asciutta la sera rincasando da una pesante giornata di lavoro, adesso il ministro dell' Interno è finito nel tritacarne mediatico perché reo di avere indossato nientepopodimeno che il costume da bagno in spiaggia con l' aggravante di essersi recato nella discoteca del lido dove i villeggianti hanno intonato l' inno di Mameli.

Matteo Renzipierferdinando casini e la compagna colombiana 1

 

La sinistra ha gridato allo scandalo, indignata dall' esposizione indecente di carne nuda da parte di un rappresentante delle istituzioni, il quale, secondo i progressisti, non dovrebbe andare al mare né spogliarsi di giacca e cravatta, bensì stare tappato nel suo ufficio persino nelle afose domeniche di agosto abbottonato fino al collo al fine di dare una parvenza di serietà. Il nostro inno nazionale sarebbe stato dissacrato dal ministro poiché suonato dentro un luogo di perdizione e volgare quale sarebbe la discoteca, tra ragazze in bikini e giovanotti in infradito.

matteo salvini deejay al papeete 1

 

Come se non bastasse, qualcuno dei presenti al party sulla sabbia ha cantato "Faccetta nera" ed i radical-chic della penisola non ci hanno visto più. La canzone, scritta nel 1935 da Renato Micheli e musicata da Mario Ruccione, condannava la schiavitù ancora vigente in Etiopia e celebrava l' unione del popolo abissino con quello italiano, che si proponeva di liberare il primo dal giogo dello schiavismo. Per il Partito democratico, tutto ciò è intollerabile e Salvini ancora una volta è stato descritto come un ominicchio rozzo, un politico impresentabile, uno sporco fascista dai comportamenti imbarazzanti.

MATTEO SALVINI IN SPIAGGIA BY OSHO

 

giorgio napolitano ed enrico berlinguer

Qualcuno ha persino commentato il fisico di Matteo, giudicandolo troppo in sovrappeso per scoprirsi con tanta disinvoltura. Roba che tutti gli italiani che non hanno superato la prova costume dovrebbero quantomeno incazzarsi rivendicando il diritto a non essere perfetti!

 

matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 2

Insomma, su giornali e canali televisivi non si è fatto altro che parlare della pancetta del vicepremier e del suo outfit come se si trattasse di una questione di Stato. Il centrosinistra mira a scardinare il potere di Salvini facendo leva sulle sue mutande, invece di proporsi quale alternativa valida e prestare attenzione ai problemi reali dei cittadini, inclusi quei milioni di abitanti del Belpaese che in piena estate frequentano spiagge e locali della movida.

matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 3

 

Eppure tanti politici, tra cui i membri del Pd, gli stessi che adesso si scandalizzano davanti alle immagini di Salvini sul bagnasciuga, allorché erano a capo di importanti dicasteri si concedevano le vacanze sui litorali, facevano il bagno a mare, si infilavano striminziti costumini, senza sollevare lo sdegno generale. È storica la fotografia di Giorgio Napolitano ed Enrico Berlinguer in ammollo nelle acque dell' Isola d' Elba, ovviamente a torso nudo.

 

matteo salvini in spiaggia a milano marittima 7

Correva l' anno 1978. Persino Sergio Mattarella nel mese di agosto raggiunge la Sardegna, come i suoi predecessori Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi, il quale amava fare il bagno con la moglie, e Giorgio Napolitano, che tuttora non considera immorale tuffarsi nelle acque stromboliane in boxer. E ci mancherebbe!

matteo salvini in spiaggia a milano marittima 3

 

Il ministro dell' Istruzione del governo Renzi, Stefania Giannini, era stata immortalata addirittura con le tette al vento mentre se ne stava abbandonata sulla sua sdraio.

Negli anni Ottanta il "cinghialone" Bettino Craxi sfoggiava il suo fisico bestiale sulle spiagge tunisine. Aldo Moro negli anni Settanta arrivava su quella di Terracina in ciabatte e pantaloncini, portandosi dietro ombrellone e sdraio, proprio come Walter Veltroni, il quale preferiva Sabaudia. Nel 1998 non hanno turbato nessuno le foto del Mortadella, ossia Romano Prodi, in ferie a Gallipoli con culottes e ciccia in evidenza.

SALVINI VERDINI

 

carlo azeglio ciampi voga sul pattino

Umberto Bossi negli anni Novanta esibiva un costumino striminzito. L' allora leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, invece, vestiva braghe mimetiche, e nient' altro. A Capalbio nello stesso periodo storico era facile ammirare l' asciutto e pallido Piero Fassino passeggiare lungo la riva con addosso un microscopico slip. Meglio una pancia prominente che l' asciugamano posto ad altezza ascellare con il quale Pierferdinando Casini è solito cingere il suo girovita.

 

SALVINI PAPEETEpierferdinando casini al mare

I democratici che oggi si mostrano schifati davanti a Salvini a petto nudo, non hanno fatto una piega di fronte all' allora primo ministro Matteo Renzi, paparazzato più volte nelle medesime condizioni. E dopo di lui fu il turno di Paolo Gentiloni. Del resto, chi mai potrebbe pretendere che i politici se ne stiano sotto l' ombrellone o in piscina con la giacca? O che essi non vedano mai la luce del sole, che bacia i belli sì, ma anche i brutti?

MATTEO SALVINI CON IL FIGLIO

 

Assurdo ma vero: il leader più discusso per il suo look estivo non è il capo del Carroccio, bensì proprio il più castigato, colui che non mostra neanche un centimetro di pelle, ossia Silvio Berlusconi, il quale durante il soggiorno a Porto Cervo indossa bandana, camicia e pantalone. Il tutto rigorosamente bianco. Del resto, la classe non è acqua.

Forse ministri e deputati andrebbero valutati per il loro operato e non per forma fisica e gusto nell' abbigliarsi.

Meglio un capo di Stato o di governo in mutande che non uno che in mutande ci lascia.

matteo salvini in spiaggia a milano marittima 4matteo salvini in spiaggia a milano marittima 5RENZI RENZI A CERVIA milano marittima, il figlio di salvini sale nella moto d'acqua della polizia 13

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?