italia euro crac

POVERA ITALIA, LO SENTI ‘STO PROFUMO DI TROIKA? - LO SCUDO ANTI SPREAD DELLA BCE PUO’ DIVENTARE UN SILURO TRA LE CHIAPPE - A DECIDERE SE ATTIVARLO SARÀ IL BOARD DELLA BANCA CENTRALE - SIGNIFICA CHE UN GOVERNO POTREBBE VALUTARE LA NECESSITÀ DI ATTIVARLO MA LA BCE POTREBBE NON ESSERE D'ACCORDO. OPPURE, IL CONTRARIO. UN GOVERNO NON LO VUOLE E INVECE SE LO VEDE ATTIVATO CON TUTTE LE CONDIZIONALITÀ DEL CASO - SE L'ITALIA NON FOSSE PROTETTA DALLO SCUDO, CI POTREBBE ESSERE L'OMT (OUTRIGHT MONETARY TRANSACTIONS), UN PIANO DI SALVATAGGIO A CONDIZIONI SAREBBERO DRASTICHE (CIOE’ BYE BYE SOVRANITÀ)

LO SCUDO ANTI SPREAD DELLA BCE

Claudio Antonelli per “La Verità”

 

I mercati adorano gli schemi e le certezze. Vale per i titoli, le azioni, le società gli Stati o ovviamente pure le banche centrali. Per l'ennesima volta la numero uno della Bce ha parlato dallo scranno più alto dell'Eurotower e ha fatto capire che non ha idea di che cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

SPREAD ITALIANO 2

 

Diciamo che per un presidente, il cui compito sarebbe quello di domare l'inflazione e gli spread, non è per nulla una buona mossa d'avvio. Tanto più se l'incertezza piove sul tavolo dei futuri acquisti di titoli di Stati dell'eurozona in generale, in particolare dei nostri Btp. Ieri era infatti attesa la decisione sul rialzo dei tassi e sulle condizionalità che saranno imposte ai Paesi coinvolti nel piano di riequilibrio degli spread.

RAIDER TAX CONTRO LA SPECULAZIONE SULLO SPREAD

 

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea così ha deciso di alzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento e ha approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, sigla Tpi).

 

spread

Il primo aumento dei tassi in undici anni è stato quindi superiore alle attese, anche se negli ultimi giorni sempre più analisti avevano spostato le loro stime verso i 50 punti base, e diverso dalle indicazioni per 25 base diffuse da Francoforte nello scorso meeting. L'intervento più deciso «si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito «dal Tpi a un'efficace trasmissione della politica monetaria», si legge nella nota diffusa ieri pomeriggio.

 

CHRISTINE LAGARDE

«Ciò sosterrà il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo di medio termine rafforzando l'ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando che le condizioni della domanda si adeguino in linea con il conseguimento dell'obiettivo di inflazione nel medio periodo».

 

Per quanto riguarda il meccanismo anti-frammentazione, viene specificato che, «il Consiglio direttivo ha ritenuto necessaria l'istituzione del Tpi al fine di sostenere l'efficace trasmissione della politica monetaria» e che «il Tpirappresenta un ulteriore strumento a disposizione attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro».

 

spread

«La portata degli acquisti del Tpi dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria», viene aggiunto nella dichiarazione ufficiale salvo concludere che «gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante». E qui finisce la parte trasparente del discorso di Christine Lagarde.

 

Lo schema degli aiuti lascia infatti aperte fin troppe finestre e numerosi criteri che sfiorano eccessivamente la componente politica dell'Unione europea. Vale per i parametri di attivazione, per la possibilità di accedere allo schema di aiuti e infine per la decisione di attivare il Tpi. L'entità degli acquisti dipenderà dalla gravità dei rischi che incombono sulla trasmissione della politica monetaria.

 

KLAAS KNOT CHRISTINE LAGARDE

A decidere sarà ovviamente il board della Bce, il quale valuterà su quali Paesi intervenire e quali titoli. Spetterà sempre al board della Bce esaminare un elenco di criteri per valutare se i Paesi in cui la la banca centrale può effettuare acquisti nell'ambito del Tpi «perseguono politiche fiscali e macroeconomiche sane e sostenibili».

Fra questi il rispetto dei parametri di bilancio dell'Ue, l'assenza di gravi squilibri macroeconomici, la sostenibilità di bilancio e l'attuazione di politiche macroeconomiche sane e sostenibili.

 

christine lagarde con mario draghi

Ed è su questi quattro argomenti che la Bce dovrà a sua volta passare la mano al Consiglio e alla Commissione Ue. Basterà non rispettare i parametri del Pnrr oppure le indicazioni di natura economica di Bruxelles per trovarsi al di fuori dell'ombrello del Tpi. Basterà un richiamo per vedere sfumare la campagna di acquisti dei Btp.

 

Ma ciò che lascia ancor più perplessi è che non esiste a priori un criterio di attivazione dell'ombrello. La decisione di far scatatre il Tpi si baserà «su una valutazione globale che tenga conto degli indicatori di mercato e dei problemi di trasmissione, dell'esistenza di criteri di ammissibilità e di un giudizio che confermi che l'attivazione degli acquisti sia proporzionata al raggiungimento dell'obiettivo primario della Bce».

christine lagarde mario draghi

 

Un criterio estremamente ampio che apre a due scenari.

Un governo potrebbe valutare la necessità di attivare il Tpi, ma la Bce potrebbe non essere d'accordo. Oppure, ancora peggio, il contrario. Un governo potrebbe ritenere che non ci sono le condizioni per il Tpi eppure trovarsi invischiato nel programma con tutte le conseguenze. A quel punto scatterebbero le condizionalità in ogni caso, un paio di manette del modello che più ci si agita e più si stringe la morsa attorno ai polsi. Resta infine l'ipotesi più complessa e violenta.

 

Che succede se un Paese come l'Italia, tanto per fare un esempio, si scoprirà al di fuori del Tpi? Che strumento potrà usare la Bce per sostenere i titoli sovrani? Bisognerà fare un salto indietro nel 2012, quando la Bce a guida Mario Draghi inventò l'Omt, outright monetary transactions, un piano di salvataggio monetario destinato a un singolo Paese schiacciato dal peso di squilibri fiscali. Qui le condizioni sarebbero drastiche. Gli acquisti sarebbero correlati al Mes con un piano di rientro che avrebbe le stesse funzioni della Troika, pur sotto altro nome. E a quel punto sovranità azzerata.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO