LA POVERTÀ CHE CI ASPETTA - GIOVANNINI CONFESSA: “IN FUTURO SARA’ MOLTO DIFFICILE ASSICURARE PENSIONI DIGNITOSE” (INIZIARE A TAGLIARE LE PENSIONI D’ORO, NO?)

Il ministro del lavoro sgancia l’atomica sui pensionati di dopodomani: “La messa in sicurezza del sistema pensionistico non assicurerà necessariamente un futuro dignitoso per tante persone, anche a causa dell'entrata tardiva nel mondo del lavoro e per la frammentarietà del lavoro stesso”…

Condividi questo articolo


Da Repubblica.it

"La messa in sicurezza del sistema pensionistico non assicurerà necessariamente un futuro dignitoso per tante persone". Sebbene l'obiettivo sia proprio quello di "assicurare pensioni dignitose tra trent'anni, con la sfida di guardare al futuro e non limitarci ad aggiustamenti per il presente", il risultato pare comunque difficile da realizzare. E' il timore e l'impegno espresso dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini, intervenuto in videoconferenza alla seconda edizione del convegno "Tutto lavoro" del Sole 24 Ore.

Enrico GiovanniniEnrico Giovannini

Per il ministro "il problema più ampio che si manifesterà tra trent'anni è che con questa situazione economica, con l'entrata tardiva nel mondo del lavoro, e la frammentarietà del lavoro stesso, sarà molto difficile assicurare, con questo sistema contributivo, pensioni dignitose".

Enrico GiovanniniEnrico Giovannini

Proprio sul mondo del lavoro si è concentrata l'attenzione di Giovannini, che ha affrontato il tema della riforma delle norme che lo regolano: la stagione di riforme del mercato del lavoro "non termina mai perchè ci sono evoluzioni continue", però "non si può ogni volta smontare tutto quanto fatto", ha ricordato.

Rispetto alle misure per agevolare la flessibilità in uscita, il Governo "ha elaborato una proposta che non ha costi paragonabili ad altre e che prevede la compartecipazione dei lavoratori, dello Stato e delle imprese. In alcuni settori un'età media molto elevata del lavoratore non aiuta la crescità di produttività", ha spiegato tra l'altro, aggiungendo che "sono in programma la prossima settimana" incontri con le parti sociali.

Giovanni Floris e Elsa ForneroGiovanni Floris e Elsa Fornero

Un contratto particolare, quello per Expo 2015, secondo il ministro è "in dirittura d'arrivo: abbiamo un'ipotesi che stiamo perfezionando. Come spesso in questi casi le parti sociali si rivolgono al governo chiedendo dove sono gli incentivi", ha spiegato, però "credo che siamo ormai in dirittura d'arrivo". Un ottimismo che desta "sorpresa" nella Cgil, tanto che il segretario confederale Serena Sorrentino precisa: "Allo stato attuale, non c'è alcun accordo su Expo né tantomeno siamo stati informati del fatto che il Governo abbia una proposta".

DISOCCUPAZIONE GIOVANILEDISOCCUPAZIONE GIOVANILE

Giovannini è intervenuto anche sulla questione del taglio limitato al cuneo fiscale della Legge di Stabilità, che ha scatenato violente critiche e accuse di mancato coraggio. Ma il ministro motiva questo ridimensionamento rispetto alle previsioni iniziali per la decisione di non gravare ulteriormente sulla sanità: "La decisione di non tagliare la sanità ha ridotto, soprattutto per le imprese, la possibilità di tagliare ulteriormente il cuneo fiscale nella misura indicata da altri". Per il ministro comunque ci sono "spazi in futuro per ridurre ancora il cuneo fiscale".

PENSIONATI RITIRANO ALLA POSTAPENSIONATI RITIRANO ALLA POSTA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…