fedez pro ddl zan

QUALCUNO FERMI L’ISTERIA COLLETTIVA SUL DDL ZAN - OGNI ANNO SONO APPENA 35 LE SEGNALAZIONI DI CRIMINI O DISCORSI D'ODIO LEGATI ALL'ORIENTAMENTO SESSUALE: EPPURE PER LA SINISTRA E I GRILLINI, GALVANIZZATI DA FEDEZ, LA VIOLENZA DI GENERE È UN’EMERGENZA - "LIBERO": ''LA NUOVA LEGGE SARÀ EFFICACE NON PER SALVAGUARDARE PERSONE GIÀ TUTELATE, MA NEL LIMITARE LA LIBERTÀ DI PAROLA...''

Fausto Carioti per "Libero Quotidiano"

 

Douglas Murray

«Sono cominciate come legittime campagne per i diritti umani. È per questo che sono arrivate a tanto. A un certo punto, però, si sono sfondate le barriere di sicurezza. Non contenti di essere uguali, hanno preso a collocarsi su posizioni insostenibili in quanto "migliori". Qualcuno ribatterà che l'intento era semplicemente quello di passare per un po' da "migliori" in modo da pareggiare il campo di gioco della storia. Finora nessuno ha suggerito quando si sia ottenuta tale ipercorrezione, o su chi si possa contare (...) (...) per darne l'annuncio. Quel che tutti sanno è come verranno chiamati coloro che pestino queste trappole esplosive piazzate di recente. "Intolleranti", "omofobi", "sessisti", "misogini", "razzisti" e "transfobici", tanto per cominciare».

 

fedez PRO DDL ZAN

Pare un filmato girato nel giardino italiano, dove risuonano gli anatemi di Michela Murgia e altri nanetti del pensiero. Invece le parole qui sopra le ha scritte nei mesi scorsi un commentatore politico inglese che si chiama Douglas Murray, conservatore, incidentalmente omosessuale.

 

Il fatto che il movimento Lgbt abbia «cominciato a comportarsi - da vincitore - come un tempo facevano i suoi avversari» (sempre Murray), dettando ciò che è giusto e ciò che non lo è, finendo poi scavalcato dai suoi aspiranti salvatori nella corsa verso le nuove intolleranze, non è, insomma, un'esclusiva italiana. Fa parte dell'attentato alla libertà di espressione in atto in ogni angolo d'Occidente.

 

FEDEZ

Un'isteria collettiva che qui da noi si è raggrumata attorno al disegno di legge Zan, già approvato alla Camera e presto all'attenzione del Senato. Quello per cui Fedez (ognuno ha il Bob Dylan che si merita) ha predicato l'altro giorno, dal palco del concertone.

 

LE CIFRE NON MENTONO

Basterebbe un numero, per smontare l'urgenza del provvedimento: 35,1. Sono le segnalazioni relative a crimini o discorsi d'odio contro l'orientamento sessuale o l'identità di genere che ogni anno, in media, arrivano all'Oscad, l'Osservatorio del Viminale cui affluiscono i dati di polizia, carabinieri, vittime, associazioni, testimoni.

 

FEDEZ

Appena 316 casi dal 2011 al 2019. Semplici segnalazioni, non reati veri e propri, che alla fine saranno ancor meno. Le sole profanazioni di tombe per odio razziale e religioso risulterebbero essere quattro volte di più, 146 l'anno, ma nessuno ne fa una battaglia politica.

 

L'ultimo dei problemi reali che hanno gli italiani, a maggior ragione in tempo di Covid, è dunque quello in cima all'agenda della sinistra e dei grillini. Pure ieri costoro, galvanizzati da Fedez, hanno proseguito la crociata che dovrebbe liberare l'Italia dal male. Per alimentare l'ossessione devono far credere non solo che ci sia un'emergenza enorme, smentita dai numeri, ma anche che i crimini ai danni di omosessuali, lesbiche e trans oggi rimangano impuniti. Come ha detto il cantante, la legge Zan serve a difendere «persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza».

 

VLADIMIR LUXURIA PRO DDL ZAN

Che è una menzogna, ovviamente: quelle persone sono già tutelate, dalle stesse leggi che valgono per ogni italiano. L'idea di inasprire le pene per ridurre i reati ai loro danni non solo crea disuguaglianze tra cittadini, ma è infondata quanto la pretesa di limitare gli omicidi punendo gli assassini con la pena di morte: cosa che non accade, come dimostrano le statistiche.

 

TUTTO IN TRIBUNALE

Dove la legge di Alessandro Zan e Laura Boldrini promette di essere efficace, invece, è nel limitare la libertà di parola. Finirà dinanzi al giudice chi si ostina a credere che il sesso sia un dato biologico.

 

Il caso che in Inghilterra ha visto Joanne Rowling bruciata dalla nuova inquisizione è nato così: la scrittrice si era permessa di difendere una fiscalista cacciata dall'istituto in cui lavorava per aver sostenuto che l'identità sessuale di un individuo non può essere cambiata da un provvedimento amministrativo.

 

ddl zan 7

Rischierà l'insegnante che dovrà spiegare agli alunni le differenze tra uomo e donna, i docenti cattolici dovranno prendere a pugni la loro coscienza e trasmettere dogmi in cui non credono o pagare in prima persona il prezzo della coerenza.

 

Il tutto affogato in un mare di storture e superficialità che gli stessi omosessuali conoscono bene e spesso disprezzano. Come l'idea che esista una «comunità» Lgbt alla quale appartengono felicemente, in piena identità di vedute, gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.

 

ddl zan 9

Gruppi (e già è un errore chiamarli così) che sui confini dei diritti dei trans, ad esempio, hanno mostrato di avere idee contrastanti: razzisti e transfobici pure loro?

 

ddl zan 5

O la vigliaccheria con cui si sorvola sul fatto che i pericoli non vengono dalle istituzioni occidentali, assediate dagli zeloti dei «nuovi diritti», ma da musulmani come Omar Mateen, l'affiliato all'Isis che nel 2016 uccise 49 persone in un club gay di Orlando, in Florida.

ddl zan

 

O nei 73 Paesi dove è illegale essere gay, in otto dei quali è prevista la pena di morte per gli omosessuali, incluso l'Iran che tanto piace ad Alessandro Di Battista: pure lui paladino della legge Zan, manco a dirlo.

ddl zanddl zanddl zan

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO