1. RE GIORGIO HA TIRATO FUORI DALL'UOVO LA SORPRESA PASQUALE: DUE GRUPPI RISTRETTI DI "COMPETENTI DI DIVERSE CULTURE", UNO POLITICO ISTITUZIONALE E UNO ECONOMICO SOCIALE 2. IN BREVE, SONO LE DUE SOLITE LOGGE MASSONICHE ANTAGONISTE D'ITALIA: UNA DI ISPIRAZIONE EX FRANCESE-FILOEUROPEA-BILDERBERG E L'ALTRA DI ISPIRAZIONE EX ANGLO AMERICAN-ATLANTICA, LE QUALI, DOPO AVER GIOCATO ALLE ELEZIONI E ALLA FORMAZIONE DEL GOVERNO SENZA ESITO COSTRUTTIVO OGGI, GIUSTAMENTE, RIPRENDONO IN MANO IL BOCCINO E VEDONO CHI “PICCHIA” MEGLIO E FA FILOTTO SUL BILIARDO ITALICO 3. I BOOKMAKERS ACCETTANO SCOMMESSE SUL TANDEM GIANNI LETTA E GIULIANO AMATO

1. DAGOREPORT/1
Ha passato una notte insonne Re Giorgio, ha meditato a lungo e quando stava per decidere di dimettersi, di fronte alla difficolta' della situazione e alle pretese di chi avrebbe voluto forzargli la mano, ha avuto un lampo di consapevolezza che ha fatto scomparire tutto lo sconforto, le delusioni e le amarezze dei giorni scorsi: "Resto a bordo, cazzo, non posso abbandonare ora la nave".

E ha tirato fuori dall'uovo la sorpresa pasquale: due gruppi ristretti di "competenti di diverse culture", uno politico istituzionale e uno economico sociale. I nomi dei componenti saranno resi noti oggi pomeriggio e si insedieranno martedì. In poche ore dovranno predisporre un programma limitato e condiviso di cose da fare subito. È presumibile che all'interno di questi due gruppi di lavoro vi sia già il prossimo presidente del Consiglio e parte della stessa lista dei ministri. I tempi: entro la settimana prossima.

Re Giorgio mette così tutti a nudo di fronte alle proprie responsabilità, passando dal metodo al merito dopo che il metodo e' miseramente naufragato tra egoismi di parte, faide interne ai partiti pronte a scatenare Bruto e Cassio ovunque, e sfidandoli di fatto a votare contro un governo siffatto in Parlamento, cosa che si porterebbe dietro un disastro elettorale per le forze politiche che se ne dovessero rendere protagoniste.

Non c'è dubbio che il Presidente della Repubblica si e' schierato dalla parte del Paese di fronte ai miopi tatticismi di tanti improvvisati leader politici che sembrano aver smarrito il senso dello Stato solo per dar corso a piccole vendette e dispettose ritorsioni. E non c'è dubbio che per la politica tutta si tratta di una gravissima sconfitta.

Napolitano, di fronte ai nani politici che ha di fronte, si dimostra sempre di più un gigante e non a caso, ha detto oggi, "continuo ad avere fiducia nella possibilità di responsabile superamento del momento cruciale che l'Italia attraversa e continuerò ad agire così fino all'ultimo giorno del mio mandato come il senso dell'interesse nazionale mi suggerisce e non nascondendo al Paese le difficoltà che sto incontrando".

Ora i politici, vecchi e nuovi, sono davvero tutti nudi davanti al Colle. Anche per Grillo sta per finire la comoda rendita di posizione di dire no a qualunque cosa: di fronte ai cambiamenti veri che l'Agenda Napolitano imporrà al Parlamento nei prossimi giorni attraverso il "suo" governo, anch'egli dovrà trovare il modo di dare una mano positiva al Paese se non vuol correre il rischio di una frantumazione anticipata della sua clamorosa ma anche fragile e contraddittoria creatura politica.

Ancora: Berlusconi non porta a casa gran parte delle sue eccessive pretese, per Bersani svanisce il sogno di essere il primo post comunista a salire a Palazzo Chigi attraverso un percorso elettorale e nel Pd da martedì nulla sarà più come prima. Del resto, la Jena Barenghi lo descrive benissimo su La Stampa di oggi: "se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi. Il Pd non ha scelto la terza via".

Del resto, non poteva pretendere di fare governicchi inseguendo per di più i grillini che non vedevano l'ora di umiliarlo dopo che qualcuno lo ha illuso che un gruppo di senatori a 5 Stelle al Senato sarebbero confluiti nel gruppo misto per poterlo votare la fiducia. Ne' va sottaciuta la grave responsabilità dei cosiddetti giovani turchi, Orfini e Orlando in testa, che con saccenza e arroganza lo hanno spinto nel vicolo cieco.

Anche Berlusconi deve capire che nessuno può garantirgli nulla, non esiste nel nostro ordinamento questa possibilità. Ed invece le sue "tutele" può trovarle in un quadro di riforme e di cambiamento che un governo "terzo" come quello che si profila sarà in grado di fare, soprattutto se (come pare) insieme alla legge elettorale si pone l'obiettivo del superamento del bicameralismo, tema questo largamente condiviso. Dando così al "governo del Presidente" un orizzonte temporale da qui alle elezioni europee nella tarda primavera del 2014, con risultati tangibili per il Paese.

2. DAGOREPORT/2 - "SO' DDU' LOGGE"
"Non c'è dubbio - si legge su un'Agenzia stampa di Trivandrum, Kerala. India - il Presidente Napolitano ha chiarissimo il suo ruolo di armonizzatore degli apparenti opposti. Un vero Guru. Abbiamo visto: un signore con molti anni e molta esperienza, ex comunista - ex neoliberista - (tra poco) ex presidente ... abbiamo visto la sua deflezione oculare e l'abbiamo sentito parlare. Un discorso degno di Ermete Trismegisto, di Yogy Ramacharaka ... ispirato alla visione di un Nuovo Ordine Mondiale, chiarissimo". "Rimetto tutto nelle mani di Yin e Yang. Si confrontino, come fanno da millenni e se la sbrighino loro".

Resta da capire chi è Yin e chi è Yang. Secondo alcuni osservatori di Sri Lanka sono le due Logge massoniche antagoniste d'Italia: una di ispirazione ex francese-filoeuropea-Bilderberg e l'altra di ispirazione ex anglo american-atlantica, le quali, dopo aver giocato alle Elezioni e alla formazione del Governo senza esito costruttivo oggi - giustamente - riprendono in mano il boccino e vedono chi "picchia" meglio e fa filotto sul biliardo italico.

Secondo altri, osservatori più tradizionali: No! Non è così! I due gruppi che verranno incaricati dal Presidente, di cui è chiara solo che "hanno personalità", sono il vecchio centrodestra e il vecchio centro sinistra, incarnati nei loro ipotetici condottieri ancora non rivelati. I bookmakers inglesi accettano scommesse sul tandem Gianni Letta e Giuliano Amato.

Allora c'abbiamo ragione noi dicono gli osservatori di Sri Lanka: "so' ddu' Logge". Secondo altri ancora si tratta invece di Shiva e Visnù, chiamati a pronunciarsi in quel breve periodo in cui ancora il Presidente può fare Brahma.

 

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