bonafede conte di matteo

LA RIFORMA ALLA ROVESCIA DI BONAFEDE: PIÙ POTERE ALLE CORRENTI E AL CSM (DOPO IL CASO PALAMARA!) – ‘AFFARITALIANI’ SCODELLA IL DOCUMENTO, UNA TOPPA CHE È PEGGIO DEL BUCO. IL CONSIGLIO SUPERIORE VEDRA’ AMPLIATI I SUOI POTERI. COL DOPPIO TURNO NELLE ELEZIONI DEI COMPONENTI DEL CSM LE CORRENTI POTRANNO CONTINUARE A FARE IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO. E NON SI PARLA DI SEPARAZIONE DI CARRIERE TRA GIUDICI E PM…

Antonio Amorosi per affaritaliani.it

 

“Poiché non si poteva trovare la giustizia, si è inventato il potere”, ha scritto il filosofo Blaise Pascal. Si poteva peggiorare la condizione in cui versa la giustizia italiana?

alfonso bonafede

Presentata come la risposta del governo allo scandalo del CSM la riforma della magistratura proposta dal ministro Bonafede sembra riuscirci, dando il termometro della prostrazione dello stato di diritto nel nostro Paese.

 

 

 

"Il vero e proprio terremoto che sta investendo la magistratura italiana dopo il 'caso Palamara' impone una risposta tempestiva delle istituzioni, ne va della credibilità della magistratura, a cui il nostro Stato di diritto non può rinunciare", aveva annunciato giorni fa il ministro.

 

 

 

Sono anni che questo Paese attende una riforma seria della giustizia.

I lettori potranno rendersi conto di che risposta sia leggendo integralmente il testo pubblicato in esclusiva da Affaritaliani. 

riforma bonafede affaritaliani

 

 

Il documento la scorsa settimana è stato portato all'esame dei partiti della maggioranza: Movimento 5 Stelle, Pd, Italia viva e Leu. Propagandata come la risposta allo scandalo delle correnti in magistratura, di fatto rinforza il potere proprio delle correnti che col doppio turno nelle elezioni dei componenti del Csm potranno continuare a fare il bello e il cattivo tempo, correnti che nei 24 articoli presentati non sono neanche citate. In più viene ampliato il potere del Consiglio Superiore, quindi sempre delle correnti che lo determinano, e si limita quello dei procuratori capo sui territori.

bonafede

 

 

 

Il Csm potrà esercitare la supervisione e il controllo sul funzionamento degli uffici delle procure, cioè gli organi che sul territorio esercitano l'attività inquirente: l’accusa. I componenti del massimo organo della magistratura verranno sempre decisi dai giochi di potere all'interno delle correnti, se non avverrà una reale riforma, e avranno addirittura il potere di controllo sulle inchieste territoriali, andando a incidere sui criteri di assegnazione dei procedimenti giudiziari e sulle priorità nella trattazione degli affari. Accentrare il potere, anche in funzione disciplinare o paradisciplinare, aumenta la discrezionalità del suo esercizio e lo concentra in poche mani. Non serve citare Pascal né i primordi della dottrina politica o di quella giurisdizionale per capirne le conseguenze.Con questa nuova riforma finisce la cosiddetta piena autonomia concessa ai capi delle procure e quella classica di ogni magistrato dovrà incanalarsi, con ancora più forza, nella scia dell’una o dell’altra corrente del Csm.

 

 

 

francesco basentini alfonso bonafede

Non si parla di separazione di carriere tra giudici e pm, anzi nel suo burocratese gli articoli confondono ulteriormente i due ruoli, né vi sono mirabolanti nuovi assetti organizzativi, né riferimenti al merito o a meccanismi di meritocrazia. Il termine “merito” viene citato nel documento ben 7 volte ma non si capisce bene cosa sia. Viene privilegiata solo l'anzianità che resta di fatto l'unico vero criterio di qualità. Se non ci sono altri criteri è normale che i magistrati senza corrente, per quanto meritevoli, continueranno ad essere emarginati ed ignorati, peggio di prima.

 

 

 

Molta attenzione invece è riservata al meccanismo di elezione del CSM che avverrà con un doppio turno. I magistrati voteranno in 19 piccoli collegi più 1 centrale, con preferenze multiple, 3, considerando anche le quote rosa. Chi vota più di un nome dovrà metterlo di sesso diverso. 

 

alfonso. bonafede

“Uno dei diciannove collegi è costituito dai magistrati della Corte suprema di cassazione con funzioni di legittimità, della Procura generale presso la stessa Corte e del Tribunale superiore delle acque pubbliche.  Un ulteriore collegio è costituito dai magistrati collocati fuori ruolo, dai magistrati dell’ufficio del massimario e del ruolo della Corte di Cassazione, dai magistrati della Corte di appello di Roma e della Procura generale presso la medesima Corte e dai magistrati della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo”.

 

Dopo il primo turno di voto, verificato il dato elettorale, si potrà determinare chi vince il secondo, dando inevitabilmente fondo a tutti gli accordi possibili tra correnti. Facile è capire che queste primeggeranno come sempre e il loro controllo sul CSM resterà intatto, come si è letto nelle intercettazioni del caso Palamara.

 

alfonso bonafede luigi di maio

 

 

Se il magistrato decide di entrare in politica non potrà tornare indietro a rivestire il vecchio ruolo, se non svolgendo un'attività amministrativa, conservando il trattamento economico. Viene ulteriormente indebolito il ruolo delle forze politiche dentro il CSM, sbilanciando ulteriormente il rapporto tra queste ultime e la magistratura in favore delle toghe.Il Csm poi aumenta nei componenti e il parlamento non potrà più eleggere nessuno nell'organismo che abbia nei cinque anni precedenti ricoperto la carica di deputato, senatore, consigliere regionale e sindaco.

 

 

 

giuseppe conte alfonso bonafede

La legge non è uguale per tutti, lo sappiamo. Al nostro disastrato stato di diritto, invece di  aggiungere la prosopopea delle grandi riforme a mezzo stampa,  potremmo portare invece alcuni timidi accorgimenti logistici. Primo, incidere a lettere cubitali in ogni aula il monito "ricordatevi di Enzo Tortora" parafrasando il monito che il Doge della Serenissima Repubblica veneta era solito volgere ai giudici dopo la clamorosa condanna a morte di un fornaio al posto di un nobile (parafrasando la leggenda del ‘povero fornaretto’, citata spesso dall’avvocato friuliano Gianberto Zilli). Da cui l’ulteriore leggenda della ‘maledizione del fornaretto’ con la morte di tutti i personaggi coinvolti nella vicenda. Secondo, spostare la frase “la legge è uguale per tutti” dalle spalle dei giudici a davanti agli occhi dei giudici. Chissà che questi due piccoli accorgimenti non facciano meno danni della riforma del ministro Bonafede.

alfonso bonafede, luigi di maio e giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...