joe biden xi jinping

LA RUSSIA E’ SOLO UNA ROGNA TEMPORANEA: LA SFIDA DEGLI USA E’ LA CINA - AL G7 IN GERMANIA, BIDEN METTE PECHINO NEL MIRINO E INVOCA UN’INTESA GLOBALE PER FERMARLA – A WASHINGTON NON E’ SFUGGITO IL SOCCORSO OFFERTO A MOSCA DAI PAESI “BRICS”, CON CINA E INDIA IN TESTA - UNA DELLE MOSSE DELLA CASA BIANCA PER ATTUTIRE L'IMPATTO DI PECHINO SULLE DINAMICHE GLOBALI, È LANCIARE LA "GLOBAL INFRASTRUCTURE PARTNERSHIP": SI TRATTA DI AIUTARE LO SVILUPPO DI PAESI A MEDIO REDDITO PER IMPEDIRE CHE FINISCANO NELLA TRAPPOLA DEL DEBITO CON LA CINA, DIVENTANDONE DI FATTO VASSALLI NEI DECENNI FUTURI…

Alberto Simoni Per “la Stampa”

 

xi jinping joe biden

Questa mattina l'Air Force One decollerà dalla base di Andrew in Maryland e farà rotta verso il G7, Joe Biden firmerà il libro degli ospiti in tarda serata e solo in quel momento forse riuscirà a staccare gli occhi da un'America sotto choc per la decisione sull'aborto della Corte suprema. La missione in Europa fra G7 e vertice Nato però non si mostra delle più facili.

 

Il presidente americano parteciperà a sette sessioni del summit dei Grandi e la Casa Bianca ha voluto accentuare in un briefing che particolarmente importante sarà quello sull'economia. Che si intreccia con il tema energetico e con il tema del grano. Su quest' ultimo aspetto ieri i ministri degli Esteri del G7 hanno sottolineato - per bocca della tedesca Annalena Baerbock - che «la Russia tiene in ostaggio l'intero mondo».

 

BIDEN XI JINPING

Prima di partire il presidente Usa ha nuovamente incalzato i produttori di greggio invitandoli ad aumentare la produzione. Nei giorni scorsi si era lanciato in un appassionato j' accuse denunciando «l'avidità» delle compagnie che vogliono arricchirsi mantenendo i prezzi alti. Finora le decisioni prese dalla Casa Bianca - consentire una maggior quota di etanolo nella benzina e liberare le riserve strategiche - non hanno avuto l'effetto sperato di abbassare i prezzi. L'inflazione anche per questo si tiene su livelli record, sia negli Usa sia nel Vecchio Continente.

 

XI JINPING JOE BIDEN

Ed è una questione che finirà sul tavolo dei Grandi dove si guarda con attenzione alle mosse dei Brics a sostegno di Putin. Washington ha promesso un aiuto all'Europa per quanto concerne le forniture di gas e petrolio. Per questo ha consentito all'italiana Eni e alla spagnola Repsol di importare greggio dal Venezuela garantendo una parziale sospensione dell'embargo.

 

E la missione che Biden farà in Medio Oriente dove a metà luglio incontrerà i leader del Golfo va nella direzione di provare ad aumentare le quote di greggio sui mercati mondiali. Biden, spiegano alcuni analisti vicini ai democratici, è consapevole che l'unità dell'asse transatlantico non può reggere all'infinito dinanzi a una crisi energetica. Al G7 garantirà quindi l'appoggio americano.

joe biden xi jinping

 

Il sostegno - nemmeno tanto velato ormai - della Cina alla Russia (in maggio Pechino ha acquistato il 28 per cento in più di greggio russo, mentre l'import dell'India ha superato quello complessivo dell'Unione europea), ha portato il tema Pechino nell'agenda del G7 (oltre che in quella della Nato). Ambienti diplomatici Usa sottolineano che ormai «la leva che ha la Cina nelle economia e nelle infrastrutture strategiche dei Paesi occidentali è troppo importante per essere ignorata».

 

putin xi jinping

È un tema che sin dall'Amministrazione Obama, gli Stati Uniti avevano posto sul tavolo, ma che oggi, con una Cina che sbanda verso la Russia, Washington vuole sollevare. Sia al G7 - in prospettiva economica e finanziaria - sia al vertice Nato da un punto di vista strategico. Una delle mosse concrete però che la Casa Bianca ha intenzione di fare per attutire l'impatto di Pechino sulle dinamiche globali, è lanciare la "Global Infrastructure Partnership" che già lo scorso anno i leader del G7 avevano deciso di esplorare.

 

Si tratta di finanziare e aiutare lo sviluppo di Paesi a medio reddito per impedire che finiscano nella trappola del debito con la Cina, diventandone di fatto vassalli nei decenni futuri. Per Washington è una questione prioritaria, ha spiegato John Kirby, responsabile della comunicazione per la Sicurezza della Casa Bianca. Così facendo - è la tesi degli Usa - si migliora la competitività strategica americana nell'ambito della sicurezza nazionale.-

XI JINPING E VLADIMIR PUTINJOE BIDEN E XI JINPING

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…