SAPIENTONI CON LE ORECCHIE D’ASINO - “QUANTI SVARIONI NELLE MISURE VARATE DAL GOVERNO DEI TECNICI. DALL’IMU ALLA RIFORMA DEL LAVORO AL TRATTAMENTO DEGLI ESODATI, LE NORME SONO PIENE DI FALLE CHE RISCHIANO DI PRODURRE EFFETTI NEGATIVI” - IL ‘’GIORNALE’’ METTE IN FILA GLI ERRORACCI DEL GOVERNO DI RIGOR MONTIS. GLI ALTRI GRANDI GIORNALI, SCIVOLATI SU UN TAPPETINO DI BAVA, FATICANO A RIALZARSI E A RIORDINARE LE IDEE….

Antonio Signorini per "il Giornale"

A storcere la bocca di fronte al testo del Disegno di legge sul lavoro sono anche gli esponenti del Pd più esperti della materia, con buona pace delle battutacce di Tiziano Treu su Sacconi e Brunetta «revanscisti» e nostalgici delle rispettive riforme.

Elsa Fornero, anche la nuova Imu e la vicenda degli esodati hanno provocato diverse critiche al governo tecnico che sorprendono perché sono tanto più radicali e per quanto più tecnica è la fonte dalla quale provengono. Alcune sono firmate da istituzioni come la Corte dei conti, altre un po' più di parte, come i centri studi di Confindustria e delle Pmi; altre ancora provenienti dai consulenti del lavoro.

Tutte talmente oggettive che a Giuliano Cazzola del Pdl ieri è venuto facile tirare le somme e suggerire a Monti di chiedere «riservatamente» un'opinione sulla riforma del lavoro «a qualche giuslavorista della Bocconi di cui si fidi». Così «si renderà conto che il suo governo non sta rendendo un buon servizio al Paese».

Ci sono le norme sulla flessibilità in entrata che rischiano di scoraggiare chi ha intenzione di assumere e di penalizzare le imprese con l'ennesima selva di vincoli e controlli, tanto utili sulla carta quanto dannosi o ignorati nella realtà.

Pochi giorni fa è stato il centro studi dei consulenti del lavoro a fare il punto sulla norma che trasforma alcuni contratti di aziende con partite Iva in lavoro subordinato quando c'è monocommittenza, sei mesi di lavoro in un anno e postazione dentro l'azienda. Bastano due requisiti per la «parasubordinazione» del rapporto. La correzione dell'anomalia che si vuole correggere, cioè rapporti di lavoro poco chiari, per i consulenti del lavoro rischia di trasformarsi in una soluzione che è peggio del danno.

«L'effetto perverso negativo» rischia di diventare «la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, scaturente dal timore di conversioni forzose e dei costi ingiustificati». Se l'obiettivo dei tecnici era creare lavoro, insomma, sono finiti fuori bersaglio. Questo, detto da chi le norme e l'organizzazione del lavoro la pratica quotidianamente.

C'è poi la «falla» scovata ieri da Confindustria nel testo del Ddl. Sono scomparse le tipizzazioni, cioè l'individuazione dei casi in cui il comportamento del lavoratore può non dare luogo a un licenziamento, ma a una sanzione conservativa. Questo darà maggiore discrezionalità al giudice e, in sostanza, rende ancora meno chiara e trasparente la normativa.

È tutta «tecnica» la vicenda degli esodati, cioè dei lavoratori usciti dalle aziende e sempre più lontani dalla pensione a causa della riforma. Ma a parte il balletto delle cifre (dai 65mila del governo ai 150 dei tecnici fino ai 200 mila dei sindacati) la sostanza della vicenda è che il governo si è accorto che con il salva-Italia, non aveva incluso nella platea di ex lavoratori che potevano andare in pensione con le vecchie regole qualche migliaio di esodati (ad esempio quelli che avevano sottoscritto accordi con le aziende con uno scivolo per la pensione). Si è cercato di riparare con il milleproroghe. Ma ancora non si sa come saranno «salvati» e, soprattutto, con quali soldi.

L'Imu, la nuova imposta comunale che sostituisce l'Ici e altri tributi locali, è finita sabato sotto la lente della Corte dei conti. La mancata riproposizione dell'abbattimento dell'aliquota Imu nei confronti di possessori di alloggi concessi in locazione «suscita perplessità» e «tale previsione, unitamente alla revisione degli estimi catastali - secondo i giudici contabili - potrebbe ridurre la convenienza alla regolarizzazione dei rapporti locativi».

In sostanza, il governo che ha fatto della lotta all'evasione la sua principale cifra, incoraggia gli affitti in nero. Critiche di merito, al quale il governo può rispondere, tecnicamente, correggendo la rotta. Oppure politicamente, difendendo a spada tratta le sue scelte.

 

Le supposte di Mario Monti MARIO MONTI IN CONFERENZA STAMPAELSA FORNERO CON IL DITINO ALZATOimposta municipale unicagoverno monti GIULIANO CAZZOLA

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT