partito sintetico danimarca

SE I POLITICI SONO PIPPE, AFFIDIAMOCI AI ROBOT – IN DANIMARCA È NATO IL PARTITO SINTETICO, IL CUI PROGRAMMA È SCRITTO DA UN SISTEMA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE – LANCIATO DAL COLLETTIVO DI ARTISTI “COMPUTERLARS”, HA MESSO ASSIEME TUTTE LE PROPOSTE DEI PARTITI MARGINALI DANESI DAL 1970 A OGGI – PUNTA AGLI ASTENSIONISTI E PROMETTE UN REDDITO DI CITTADINANZA SUPERIORE AL SALARIO MEDIO (ALTRO CHE LA DEMOCRAZIE DIRETTA DEI GRILLINI...)

Da “Libero Quotidiano”

 

Bryld Staunaes del collettivo computerlars

Punta agli astensionisti e promette un reddito di cittadinanza superiore al salario medio. Si chiama Partito Sintetico la nuova formazione politica danese il cui programma è interamente scritto da un sistema di intelligenza artificiale e che spera di arrivare in Parlamento dopo le elezioni nazionali di giugno 2023.

 

Lanciato a fine maggio dal collettivo di artisti Computer Lars, la formazione politica vuole raggiungere il 15% dei danesi che non hanno esercitato il diritto di voto nelle precedenti elezioni del 2019, nella convinzione che si siano astenuti perché nessuno dei partiti tradizionali si è rivolto a loro.

 

Bryld Staunaes del collettivo computerlars 2

Mettendo assieme tutte le proposte dei partiti marginali danesi dal 1970 a oggi, il sistema di intelligenza artificiale del Partito Sintetico ha quindi sviluppato un programma che ritiene rappresenti «le visioni politiche della persona comune», ha detto uno dei membri del collettivo, Asker Bryld Staunaes.

 

Il Partito Sintetico vuole essere anche una risposta ironica alle centinaia di piccoli partiti creati nel corso degli anni, alcuni basati più sulla presa in giro o sulla critica della società che sulla vera politica di governo. La Danimarca conta attualmente 230 micro-partiti di questo tipo, compreso il Partito Sintetico. «È un modo per imitare e simulare il processo politico, ma in un confronto diretto tra l'apparato legislativo, l'applicazione politica e i diritti di organizzazione», ha precisato Bryld Staunaes.

 

partito sintetico danimarca

Tra le proposte del partito c'è l'introduzione di un reddito di base universale di 100mila corone al mese, poco meno di 13.500 euro e oltre il doppio dello stipendio medio danese. Il partito sostiene anche l'aggiunta di un 18mo obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che consentirebbe a «umani e algoritmi di coesistere in modo più diretto di adesso», ha affermato l'artista tra i promotori.

 

Resta da vedere se il partito avrà abbastanza sostegno per candidarsi alle elezioni del 2023: ha bisogno di 20.182 firme per farlo e attualmente ne conta solo quattro, secondo i dati ufficiali. Ma se riuscirà a guadagnarsi un seggio in Parlamento, il Partito Sintetico prevede di utilizzare il suo mandato per collegare l'intelligenza artificiale al lavoro svolto dai membri dell'assemblea.

Bryld Staunaes del collettivo computerlars 3

 

«L'idea- ha spiegato Bryld Staunaes - è di prendere questa enorme forza politica ed economica» dettata dagli algoritmi «per cercare di includerla nel sistema politico tradizionale». Le persone potranno interagire direttamente con il sistema di intelligenza artificiale del partito sulla piattaforma di messaggistica Discord tramite chatbot. Il Partito Sintetico prevede di tenere la sua prima manifestazione elettorale «per un pubblico umano» a settembre.

intelligenza artificialeintelligenza artificiale

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."