salvini

SI SALVINI CHI PUÒ – MENTRE AL PORTO DI TRAPANI SI ATTENDE L’ARRIVO DELLA “DICIOTTI” CON 67 MIGRANTI, SI CONSUMA L’ENNESIMO STRAPPO NEL GOVERNO – SALVINI DA INNSBRUCK (DOVE NASCE “L’ASSE DEI VOLENTEROSI CON AUSTRIA E GERMANIA”) INSISTE: “VOGLIO I NOMI DEI DIROTTATORI, DEVONO SCENDERE IN MANETTE” 

1 - MIGRANTI, LA DICIOTTI A TRAPANI MA SALVINI FRENA ANCORA. POLIZIA A BORDO NAVE

Da www.ansa.it

diciotti

 

Molo vuoto e nessuna attività propedeutica all'accoglienza in corso. Si presenta così il porto di Trapani stamattina dove è attesa la nave Diciotti della Guardia costiera con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa.

 

Segno che l'approdo e lo sbarco non avverranno come previsto alle 8, ma, almeno alcune ore dopo. La nave infatti è ancora in navigazione.

 

Attualmente, secondo quanto si apprende da fonti locali, è al largo della costa di Marsala e non si può stimare l'orario di approdo nel porto. Intanto nel molo di Trapani è arrivato personale della polizia di Stato.

SALVINI SEEHOFER

 

Presenti anche dei furgoni con delle transenne del Comune, che non state ancora scaricate a terra. Sul molo giornalisti, fotografi e giornalisti in attesa.

 

A bordo della nave, a quanto si apprende, ci sono uomini della capitaneria di Porto e della polizia di Stato. Per ora la posizione del Viminale non cambia.

 

nave diciotti migranti 6

Intanto a Innsbruck il ministro dell'Interno Salvini ha raggiunto un accordo con i colleghi tedesco Seehofer e austriaco Kickl per un "asse di volenterosi" guidato da Austria, Germania e Italia per frenare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, in modo da far giungere sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre. Lo hanno annunciato i tre ministri al termine di un vertice trilaterale.

 

"Sarà una soddisfazione se le proposte italiane potranno diventare europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi. Se il modello italiano diventerà europeo è motivo di orgoglio", ha aggiunto Salvini.

 

matteo salvini con i migranti

In vista del vertice austriaco, ieri c'era stata una riunione del governo, al termine della quale Salvini aveva ribadito che "con Conte c'è una linea comune: rafforzare la sicurezza dei cittadini italiani ponendo al centro del Vertice il fatto che non possiamo essere lasciati soli". 

 

Impostare con gli altri Paesi Ue il principio di condivisione dei flussi migratori con soluzioni operative condivise. E' quanto sarebbe emerso, secondo fonti di governo, in occasione dell'incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini.

 

elisabetta trenta

Nell'incontro Conte avrebbe aggiornato Salvini sugli esiti della riunione sull'immigrazione di ieri in vista anche del vertice di Innsbruck. Cioè, la fase attuativa dopo le conclusioni del consiglio europeo.

 

Nessuno "scontro" nel governo sull'accoglienza, assicura il ministro e vicepremier Matteo Salvini. "Parlano i numeri. Il governo lavora in maniera compatta" dice Salvini lasciando palazzo Chigi a chi gli chiede un commento sule parole del ministro Elisabetta Trenta che sostiene che non si possa risolvere la questione con i respingimenti.

 

vox thalassa

Quanto agli altri componenti del governo, a partire dal ministro dei Trasporti, "sento più Toninelli e Di Maio dei miei genitori. Leggo sui giornali cose divertenti ma, ripeto, parlano i numeri" conclude.

 

"Le minacce sul fronte Sud per quanto riguarda il terrorismo sono molto significative", ha detto il premier Giuseppe Conte al suo arrivo al vertice Nato a Bruxelles, sottolinenando l'importanza del rafforzamento dell'hub Nato di Napoli.

nave diciotti migranti 3

 

"Dalla stessa immigrazione - ha detto - potrebbero arrivare rischi e pericoli di foreign fighter". "L'incontro con Salvini" di stamattina "è andato molto bene, ci siamo aggiornati.

 

A breve assumeremo iniziative italiane per dare continuità alle conclusioni del vertice Ue di giugno" ha precisato Conte.

 

SALVINI DI MAIO CONTE

IL premier ha fatto sapere poi che dall'incontro con Angela Merkel è emersa un'"ottima apertura per quanto riguarda l'attuazione delle conclusioni che abbiamo condiviso al Consiglio Europeo" sul tema migranti.

 

"Adesso si tratta di attuare questo piano - ha aggiunto Conte - con quelle idee e quei principi. Quindi dovremo lavorarci nei prossimi giorni con lei e con le istituzioni europee".

 

2 - LE CONDIZIONI DI SALVINI PER LO SBARCO "I DIROTTATORI SCENDANO IN MANETTE"

Carlo Bertini per “la Stampa”

 

nave diciotti migranti 4

Il tentativo di smorzare i toni subito dopo aver messo i puntini sulle «i», o di blindare la tenuta del governo negando che vi siano due linee, non attenua le uscite del ministro della Difesa Trenta sui migranti.

 

Che fanno capire come tra gli alleati di governo non vi sia precisamente identità di vedute. Salvini non ha certo gradito la decisione del ministro dei Trasporti Toninelli di far attraccare la nave a Trapani e fa di tutto per tenere il punto sulla linea della fermezza.

 

«Il porto per la nave Diciotti sarà assegnato solo dopo che saranno fatti i nomi dei finti profughi, che invece che in un albergo, finiranno in prigione per le loro azioni a bordo della Vos Thalassa».

SALVINI DI MAIO FLINSTONES

 

La linea della fermezza

Il vicepremier leghista frena: «Prima di concedere qualsiasi autorizzazione attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che devono scendere in manette».

 

E infatti uomini della Polizia di Stato sono saliti a bordo della Diciotti - che procedendo con i motori al minimo dovrebbe attraccare stamane a Trapani - per accertare i fatti avvenuti sulla Vos Thalassa.

 

nave diciotti migranti 2

I migranti temevano di essere riportati indietro e dopo momenti di tensione, la nave ha cambiato rotta, dirigendosi verso nord, fino al trasbordo dei profughi sulla Diciotti della Guardia costiera.

 

Il ministro dell' Interno detta la regola d' ingaggio e poi si chiude a Palazzo Chigi con il premier Conte per ribadire la posizione italiana da portare nei consessi europei. «Con Conte c' è una linea comune: rafforzare la sicurezza dei cittadini italiani, ponendo al centro del dibattito europeo il fatto che non possiamo essere lasciati soli».

vox thalassa 3

 

Sopire le tensioni

Di Maio invece non vuole rimarcare il punto strappato da Toninelli rivendicando la giurisdizione sui porti. E lascia piantare a Salvini tutti i suoi paletti e le sue condizioni. Ma si capisce pure tutto il malcontento interno con cui deve barcamenarsi il capo grillino, costretto a tirare un colpo al cerchio e uno alla botte.

nave diciotti migranti 5

 

«Non vorrei un altro titolo contro il ministro dell' interno. Se si tratta di una nave italiana intervenuta in una situazione che dovremo chiarire, bisogna farla sbarcare. Non è immaginabile che noi chiudiamo i porti ad una nave italiana, ma condivido tutte le perplessità di quanto accade nel Mediterraneo».

 

Ma i due partiti alleati fanno di tutto per sopire le tensioni, come si vede dall' ok di Salvini al taglio dei vitalizi e dalla mano tesa di Di Maio sui voucher.

GIUSEPPE CONTE VERSIONE POLLO - VIGNETTA BENNY

 

Lo strappo poi rientrato

La giornata comincia con l' eco delle parole della titolare della Difesa su Avvenire, il giornale dei vescovi. «Il Mediterraneo è sempre stato un mare aperto e continuerà ad esserlo. L' apertura è la sua ricchezza.

 

La strada è regolamentare, non chiudere. La parola accoglienza è bella, la parola respingimenti è brutta», dice la Trenta.

 

E ancora: «L' Italia non si gira dall' altra parte. Non l' ha fatto e non lo farà. C' è il diritto di assicurare un asilo a chi fugge dalla guerra. E il diritto di arrivare e trovare un lavoro.

 

migranti diciotti

Ho guardato cento volte le foto di migranti e ho pensato sempre una cosa: una famiglia che mette un figlio su un barcone sperando di regalargli la vita va solo aiutata». Ecco, lo strappo è compiuto, pure se la ministra liquida «il tentativo di metterci l' uno contro l' altro.

 

Mi dispiace deludervi: non ci riuscirete! All' interno di questo governo, come è naturale che sia, possono esserci sensibilità diverse, ma remiamo tutti nella stessa direzione».

 

nave diciotti migranti 1

Ma la stessa giornata si conclude con la rivendicazione di Salvini dei risultati ottenuti nel bilaterale con il collega tedesco. «Abbiamo chiesto e ottenuto supporto per intervenire su frontiere esterne, supporto e soldi per Africa. Interverremo per suddividere i migranti che sbarcano in Italia».

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...