SPINELLI-COLTELLI - NELLA GUERRA TRA IL CORAZZIERE SCALFARI E BARBARA SPINELLI SULLE CRITICHE A BELLA NAPOLI, TRAVAGLIO E GLI ANTI CAV SULLA STESSA SPONDA ANTI-NAPO DEL BANANA

Luca Mastrantonio per il "Corriere della Sera"

Alle critiche di Eugenio Scalfari di domenica per l'appoggio alla campagna di Marco Travaglio e Beppe Grillo contro Giorgio Napolitano, Barbara Spinelli ha replicato lunedì su Repubblica drammatizzando i toni: si dice «stupita» per gli attacchi portati «con violenza» alle sue idee e alla sua «persona». Violento, aggiunge, è l'uso fatto di Altiero Spinelli, padre dell'europeismo, «del quale nessuno di noi può appropriarsi»: non ne sono eredi, dice la figlia, «né Scalfari, né il presidente della Repubblica, né io».

E su Grillo: va «ascoltato», perché «non è solo l'Italia peggiore che ha votato per lui a febbraio». Mettere il grillismo sullo stesso piano di Alba dorata «è una controverità», sostiene; infine, Spinelli giudica «scorretto accusare Grillo di condannare alla gogna i giornalisti, quando all'interno di una stessa testata appaiono attacchi di questo tipo ai colleghi». Nota su Twitter Claudio Petruccioli: così Spinelli equipara Scalfari a Grillo.

La conclusione di Barbara Spinelli (replica cui sono seguite affettuose righe di Scalfari) è in linea con l'articolo del Fatto Quotidiano uscito lo stesso giorno, senza firma. Si sostiene che «la gogna non l'ha allestita Grillo contro una penna ostile ai 5 Stelle, ma Scalfari contro Spinelli, la più prestigiosa editorialista di Repubblica».

Dopo un plauso a Gad Lerner, «anche lui firma illustre del quotidiano», si infierisce sui giornalisti messi all'indice dai grillini: Maria Novella Oppo (Unità ), Francesco Merlo (Repubblica ) e Pierluigi Battista (Corriere ): scriverebbero, sostiene l'anonimo autore, articoli «menzogneri». Mentre la destra, con il Giornale , si gode il soccorso rosso nella campagna anti quirinalizia, la sinistra si spacca: MicroMega , gruppo Espresso, schiera pro Spinelli Roberta De Monticelli, mentre l'Unità , sempre lunedì, con una vignetta di Sergio Staino in prima pagina, saluta «due buone notizie in un giorno solo»: Gianni Cuperlo presidente pd e «Scalfari che sculaccia Spinelli». Lerner sul blog bacchetta l'amico: «Bobo, ti ha dato di volta il cervello? Hai bevuto un bicchiere di troppo?».

Per poi ospitare un intervento di Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e giustizia, contro il fondatore di Repubblica : «Lo scontro tra Scalfari e Spinelli va ben oltre la rottura di un'antica amicizia»; riguarda, ad esempio, «cosa sia stato il berlusconismo», e «come si debba agire oggi, con lo spettro di nuovi fascismi».

Ieri il Fatto è tornato sulla polemica, con un colpo d'ala di Fabrizio d'Esposito, che ha ricostruito i contrasti tra Altiero Spinelli e la linea del Pci di Giorgio Amendola, che lo espulse perché «deviazionista» antistalinista. Una finezza alla Giambattista Vico. Ma qui non si tratta solo di divisioni interne alla sinistra, visibili nella spaccatura interna a Repubblica , tra chi critica Grillo e difende il Colle e chi fa il contrario, cioè tra Scalfari e Merlo da una parte e Stefano Rodotà e Barbara Spinelli dall'altra.

La faglia è profonda, ha un fronte ampio, attraversa sinistra e destra antiberlusconiana, creando strani smottamenti: nell'attacco a Napolitano, infatti, chi sta con Grillo, come Travaglio e Spinelli, si trova dalla stessa parte di colui il quale era considerato il male assoluto, cioè Silvio Berlusconi.

 

 

BARBARA SPINELLISCALFARI NAPOLITANOSCALFARI E NAPOLITANO ALLA FESTA DEL 2 GIUGNOMARCO TRAVAGLIO CON BEPPE GRILLOmaria novella oppofrr03 walter veltroni sandra bonsanti alfredo raichlinAltiero Spinelli

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO