mario draghi

TEMPO DI DRAGHI – NEL PALAZZO TUTTI DISCUTONO SULL' IPOTESI DI UN GOVERNO RETTO DALL'EX PRESIDENTE DELLA BCE, E MOLTI LO PRONOSTICANO IN CARICA “ENTRO L'ESTATE”. “L’ESECUTIVO È FINITO’, DICEVA IERI UN AUTOREVOLE ESPONENTE DEM. GIORGETTI  PARAGONA 'SUPERMARIO' A RONALDO: “CR7 SI STA SCALDANDO A BORDO CAMPO”. MA L'AVVENTO DI DRAGHI AVREBBE 'L'EFFETTO DELLA LIVELLA' E RAPPRESENTEREBBE IL COMMISSARIAMENTO DELL' ATTUALE CLASSE POLITICA…

https://m.dagospia.com/arriva-l-effetto-draghi-basta-un-articolo-di-super-mario-per-far-scendere-lo-spread-231291

 

https://m.dagospia.com/italia-e-spagna-traditi-dalla-volonta-di-potere-di-macron-e-merkel-l-ambiguita-di-draghi-231365

 

 

Francesco Verderami per il Corriere della Sera

 

draghi

Gli applausi bipartisan rivolti a Draghi erano un modo per esorcizzarlo. Perché è vero che nel Palazzo tutti discutono sull' ipotesi di un governo retto dall' ex presidente della Bce, e molti lo pronosticano in carica «entro l' estate».

 

 

Ma sia chi lo invoca sia chi lo contrasta è consapevole che una simile soluzione avrebbe sulla politica l' effetto della «livella», rappresenterebbe il commissariamento dell' attuale classe dirigente, sarebbe - per usare le parole di un ministro - «il default di un' intera generazione». E allora si capisce come mai Draghi, dopo l' articolo scritto per il Financial Times , sia stato sommerso dagli elogi ma tenuto a debita distanza. E si capisce perché il suo intervento abbia imposto a ogni leader di cambiare il proprio atteggiamento.

 

Il giorno prima di Draghi, per esempio, Conte non aveva accennato all' unità nazionale nel suo discorso alla Camera, nonostante le esortazioni di Mattarella e le pressioni degli alleati democratici. Il giorno dopo Draghi, lo stesso Conte ha rilanciato l' unità nazionale nel suo discorso al Senato, invitando i rappresentanti dell' opposizione a Palazzo Chigi.

MARIO DRAGHI

 

Ed è chiaro che l' ha fatto per provare a proteggersi. Si vedrà peraltro fino a che punto il premier vorrà condividere con il centrodestra la gestione di questo passaggio drammatico, se in nome della «coesione» sarà pronto a confrontarsi sui provvedimenti economici ma anche sulle centinaia di nomine da varare entro la metà di aprile.

Di certo c' è che nel giro di ventiquattro ore è cambiato tutto, nel senso che l' esternazione di Draghi ha imposto un' accelerazione a processi politici comunque già in atto.

Nel corso della segreteria del Pd, Zingaretti ha tentato di porre un argine al precipitare degli eventi, sostenendo che «parlare di un governo Draghi serve solo a indebolire il governo». Ma quale governo: quello delle liti tra il premier e il titolare dell' Economia sugli strumenti da adottare per le misure emergenziali? O quello delle divergenze di vedute sulla politica estera tra il titolare della Farnesina e il responsabile della Difesa?

DRAGHI MARCHIONNE

 

«Il governo è finito», diceva ieri un autorevole esponente dem al termine di una riunione del gruppo della Camera. E la notizia - filtrata sui media tedeschi - di una «forte irritazione» della Merkel per i toni usati da Conte durante il vertice europeo, veniva commentata con un secco: «Lo stanno mollando». Franceschini, che si sta sfiancando a Palazzo Chigi nel tentativo di reggere la baracca, esorta i compagni di partito a mantenere la calma: «Dobbiamo arrivare alla fine dell' emergenza sanitaria. Poi vedremo». E in quel «poi vedremo» si avverte l' ineluttabilità delle cose e insieme il timore che «un' operazione Monti 2 ci faccia fare la fine del Monti 1». Il ricordo della «non vittoria» di Bersani, si collega alle preoccupazioni di Zingaretti, che stava cercando di realizzare la remuntada su Salvini.

 

Ma la «livella» Draghi non impatterebbe solo sulle forze di governo. Certo, l' altro giorno il leghista Giorgetti ha esultato leggendo l' articolo dell' ex presidente della Bce, paragonato a Ronaldo: «CR7 si sta scaldando a bordo campo», ha commentato con un collega di partito. Chissà se Salvini nutre lo stesso entusiasmo, perché la sua reazione è parsa strumentale. Qual è il pensiero autentico del capo del Carroccio: quello espresso al Senato, dove ha ringraziato Draghi, o quello del giorno dopo, quando ha mandato a quel paese l' Europa in cui Draghi crede?

mattarella draghi gualtieri

 

È su queste considerazioni che si basa una parte della tesi sostenuta dal ministro Guerini con alcuni compagni del Pd, e cioè che - di fronte all' ipotesi di un gabinetto di unità nazionale - «non è chiaro cosa farebbero i sovranisti né come reagirebbero i Cinque Stelle». Le sue conclusioni sono l' altra parte della tesi: «... Insomma, non si vede oggi il quadro politico di domani».

 

I dirigenti dem sono costretti dunque a constatare che gli attuali equilibri non possono reggere la durezza della crisi, collegano le relazioni di Draghi con il Colle e traguardano l' esito della faccenda all'«estate». Ma il timing politico potrebbe cambiare, vista la relazione che hanno ricevuto dal Copasir: «Quando la curva dell' emergenza sanitaria in discesa incrocerà la curva dell' emergenza sociale in salita, a quell' incrocio potrebbe verificarsi la rottura del sistema». La campana suona per tutti i partiti.

MARIO DRAGHI.

 

MARIO DRAGHI CHRISTINE LAGARDE

 

christine lagarde mario draghi 4christine lagarde mario draghi 1LAUTENSCHLAGER DRAGHIchristine lagarde mario draghichristine lagarde mario draghi 2mario draghi christine lagarde

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT