luca palamara

TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE SUL CASO PALAMARA: ''LE INTERCETTAZIONI SI PUBBLICANO PER I NEMICI, SI RIASSUMONO PER GLI AMICI E SI OMETTONO PER I COLLEGHI. CON SPECIALE ATTENZIONE PER VICINI DI SCRIVANIA, FONTI PRIVILEGIATE E AFFETTI STABILI DEL DIRETTORE. ANCHE SE IL CASO HA MANDATO IN TILT IL SISTEMA, LA REGOLA VIENE RISPETTATA. QUANDO A ESSERE INGIUSTAMENTE SPUTTANATO, RICATTATO, MOSTRIFICATO SARÀ STATO IL 100% DEI GIORNALISTI, DEI MAGISTRATI E DEI POLITICI, FORSE SI POTRÀ PENSARE A UNA RIFORMA''

Francesco Cundari per www.linkiesta.it

 

Si sa che in Italia le intercettazioni si pubblicano per i nemici, si riassumono per gli amici e si omettono per i colleghi. Con speciale attenzione per vicini di scrivania, fonti privilegiate e affetti stabili del direttore (categoria in cui rientrano per funzione tutti i componenti della compagine editoriale, con i rispettivi parenti fino al dodicesimo grado, amici anche non tanto cari, amanti e affini).

 

luca palamara nicola zingaretti

Fatta questa doverosa cernita informale, non c’è giornalista, o quasi, che risparmi al lettore la puntigliosa trascrizione di ogni genere di insinuazione, calunnia o semplice pettegolezzo sia stato propalato al telefono, anche sul conto di terzi che nulla hanno a che fare con niente (né con l’inchiesta, né con alcuno degli interlocutori) e si ritrovano sbattuti in prima pagina, con tanto di foto e didascalia segnaletica, per l’unica colpa di essere stati nominati. Non di rado semplicemente perché uno dei due intercettati riferiva quello che gli aveva raccontato qualcun altro, che magari a sua volta l’aveva sentito dire da non si sa chi, e così via.

 

Questa consolidata prassi comune della stampa italiana, questa cultura condivisa del diritto allo sputtanamento del prossimo, lascia comunque ampio spazio per importanti distinzioni, come dimostra abbondantemente il modo in cui i diversi giornali hanno raccontato quanto emerso dai brogliacci dell’inchiesta su Luca Palamara (ex presidente dell’Anm, membro del Csm e capocorrente della magistratura associata).

Cascini Alfano Palamara

 

Da un lato ci sono infatti quotidiani che hanno passato l’intero ventennio berlusconiano a indignarsi per l’indegno mercato delle intercettazioni, impegnati da giorni a pubblicare virgolettati, con tanto di nome-cognome-e-foto, di qualunque cronista abbia parlato con Palamara anche semplicemente per chiedergli un’intervista; dall’altro lato ci sono i quotidiani che hanno passato l’intero ventennio berlusconiano a difendere fino allo stremo il diritto-dovere di pubblicare regolarmente ogni privata conversazione da loro insindacabilmente giudicata una «notizia» (con tanto di «Pronto, chi parla?», «Eh? Che hai detto? Non ti sento…») e adesso infilano a pagina 147 anodine ricostruzioni da cui non si capisce nemmeno cosa sia successo, né con chi ce l’abbiano l’editorialista indignato o l’intervistato contrito della pagina accanto.

luca palamara luca lotti

 

In verità, trattandosi di intercettazioni che riguardano prevalentemente magistrati che parlano tra di loro, e qualche volta giornalisti, si capisce che il meccanismo, pur così rodato, sia andato occasionalmente in tilt. Va detto però che le regole fondamentali del genere sono state rispettate.

 

Per quanto riguarda ad esempio le persone del tutto estranee ai fatti oggetto dell’inchiesta ma tirate ugualmente in ballo nelle intercettazioni, in nove casi su dieci si è seguito comunque il protocollo standard. Protocollo che a seconda del grado di prossimità (vedi schema illustrato all’inizio) prevede, per i nemici, che il loro nome «spunti» nelle intercettazioni; per i non-amici, i quali faranno bene a rigare dritto, che le intercettazioni proiettino imprecisate «ombre» su di loro; per gli amici carissimi e le altissime cariche istituzionali, laddove non sia proprio possibile tacerne, che dal caso emergano nauseabondi «veleni» contro di loro.

 

palamara - lotito

Dal punto di vista fattuale, com’è ovvio, stiamo parlando della stessa identica cosa. Ma se provate ad associare mentalmente il vostro nome a un titolo come «Scandalo X, spunta il nome di Tizio», o invece «ombre su Tizio», o meglio ancora «veleni su Tizio», capite subito la differenza.

 

La stessa che passa tra una carezza, un buffetto e un cazzotto. E che permette di distinguere la «doverosa collegialità» dall’«indegno mercanteggiamento», gli «accordi alla luce del sole» dai «patti inconfessabili», il «fondamentale pluralismo» dal «correntismo deteriore» di cui traboccano editoriali e interviste di questi giorni. Non diversamente da tutti gli altri giorni, salvo rare pause, degli ultimi quindici anni.

 

LUCA PALAMARA PUBBLICA SU TWITTER LA FOTO CON MARCO TRAVAGLIO AL CONVEGNO DI UNICOST IN PUGLIA

Quando a essere ingiustamente sputtanato, ricattato, mostrificato sarà stato il cento per cento dei giornalisti, dei magistrati e dei politici, l’ipotesi di una riforma che metta davvero fine a un simile andazzo avrà qualche possibilità di essere realizzata. Ai ritmi attuali, non dovrebbe dunque mancare molto.

palamara foto mezzelani gmt Luca Palamara e Gaetano Gifuni luca palamara chicco testa

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...