UCCI UCCI, HANNO INDAGATO RANUCCI – LA PROCURA DI RAVENNA HA APERTO UN’INDAGINE PER DIFFAMAZIONE E RIVELAZIONE DI SEGRETO DI STATO CONTRO IL CONDUTTORE DI “REPORT” E IL GIORNALISTA GIORGIO MOTTOLA, PER LA MESSA IN ONDA DELL’ORMAI FAMOSO VIDEO DELL’INCONTRO TRA MANCINI E RENZI ALL’AUTOGRILL DI FIANO ROMANO – È STATA DAVVERO UN’ANONIMA INSEGNANTE A CONSEGNARLO ALLA TRASMISSIONE DI RAITRE? SENTITA ANCHE FRANCESCA CHAOUQUI PER UNA CONVERSAZIONE SUL COINVOLGIMENTO DI CECILIA MAROGNA – IL DAGO-RETROSCENA SULLA DECISIONE (BY GABRIELLI) DI FAR FUORI LO 007

-

Condividi questo articolo


Felice Manti per “il Giornale”

 

SIGFRIDO RANUCCI SIGFRIDO RANUCCI

C'è un'indagine della Procura di Ravenna per diffamazione e rivelazione di segreto di Stato sul filmato di 28 secondi che riprende l'ex premier Matteo Renzi e l'ex 007 Marco Mancini all'Autogrill di Fiano Romano il 23 dicembre 2020. Filmato che un'insegnante rimasta anonima avrebbe recapitato a Report, che l'ha pubblicato quattro mesi dopo: «Mi sembrava strano che un senatore - disse la donna in tv - si vedesse per 40 minuti con una persona, che alla fine gli disse sono a disposizione».

 

Anche per quel video la carriera di Mancini, che puntava alla poltrona di numero due del Dis, finì in malo modo. Secondo un retroscena pubblicato da Dagospia a rimuovere lo scomodo funzionario sarebbe stato il sottosegretario Franco Gabrielli.

 

marco mancini e matteo renzi marco mancini e matteo renzi

«Il nuovo capo del Dis Elisabetta Belloni temporeggiava sullo 007, disposto a tutto pur di diventare vicedirettore, al punto che dopo le promesse mancate di Giuseppe Conte e Angelo Vecchione (ex capo dei Servizi di osservanza grillina, ndr), aveva bussato alla porta di Matteo Renzi». Inutilmente. Alla fine a porgere il calice amaro a Mancini fu il vice della Belloni, Bruno Valensie, «in un incontro iniziato alle 11 e finito alle 17, con un Mancini impazzito che ne ha urlate di tutti i colori».

 

francesca chaouqui francesca chaouqui

A quanto ha appreso il Giornale, la Procura di Ravenna ha aperto un'inchiesta e ha indagato Ranucci assieme all'autore del servizio Giorgio Mottola, per capire se davvero è stata una fonte anonima a recapitare la cassetta o se dietro c'è un regolamento di conti tra 007. I due cadono dalle nubi: «L'indagine? La annunciammo in una puntata dell'ottobre scorso, quando Mottola andò a trovate Mancini a Pavia», dicono da Report.

 

sigfrido ranucci 2 sigfrido ranucci 2

Ma nel servizio si dice solo che Mancini ha presentato querela, mentre al Giornale risulta che sia Ranucci sia Mottola siano stati indagati e interrogati, assieme anche a Francesca Chaoqui: «È vero - dice la Papessa, che dopo il suo coinvolgimento nello scandalo Vatileaks 2 ha una società di consulenza a Roma e collabora, tra gli altri, con Matteo Salvini - Report ha mandato in onda una registrazione di una conversazione tra me e Giorgio Mottola in cui, spiegando al giornalista il coinvolgimento di Cecilia Marogna come rappresentante presso i servizi segreti italiani, essa non avesse credito presso le istituzioni, ma veniva ascoltata per cortesia nei confronti di uno stato estero.

 

CECILIA MAROGNA CECILIA MAROGNA

Da questa conversazione poi mandata in onda da Report l'ipotesi che io fossi a conoscenza di vicende che riguardassero il dottor Mancini e da qui la volontà dei pm di Ravenna di capire meglio il mio ruolo». Ma chi è la Marogna? E che c'entra con Report?

 

La donna, coinvolta nel processo in Vaticano sul palazzo di Sloane Avenue per i suoi rapporti con monsignor Angelo Becciu di cui si è occupato proprio Mottola, dice di aver lavorato per la Santa sede con l'ok del Pontefice per la liberazione di una suora in Colombia e di avere agganci nei servizi segreti, tanto da aver accreditato qualche anno fa, presso la Segreteria di Stato, i vertici dei servizi di allora, i generali Luciano Carta e Giovanni Caravelli.

 

«Chiarito che il mio coinvolgimento fosse esclusivamente relativo alle vicende vaticane e non a quelle italiane, di cui niente conosco, la mia posizione è stata chiarita», dice la Chaouqui. Chissà se i pm sono dello stesso avviso.

ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI MATTEO RENZI E MARCO MANCINI report incontro mancini renzi report incontro mancini renzi report incontro mancini renzi 1 report incontro mancini renzi 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…